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Outing, parla Michelangelo Signorile, il suo inventore
Danimarca, torna la sinistra, tornano i diritti LGBTQ*
UK, una “divisione gay” nel gruppo anti-islamico EDL
Jonathan de Falco, dal calcio professionista al porno

MOVIMENTO Il gran giorno (se così lo vogliamo chiamare…) è arrivato. Il conto alla rovescia per l’outing lanciato da Aurelio Mancuso contro politici e personaggi pubblici gay ma omofobi (patente data dal creatore di Equality in persona!) è terminato. Oggi sapremo se questa controversa minaccia, di cui si può a malapena comprendere lo spirito, troverà attuazione o se sarà l’ennesima bufala di Mancuso, che di outing di massa parla da anni (l’ultima volta nello scorso luglio; Il Grande Colibrì) senza mai dare – fortunatamente – seguito ai suoi bellicosi propositi. Certo, stavolta far finta di niente ed annunciare la stessa cosa tra qualche mese risulta un po’ più difficile: l’attenzione mediatica è forte, se ne parla anche all’estero (TETU), ma Mancuso ha trovato un formidabile paracadute: tanti appelli, dai politici gay dichiarati ai giornalisti, ai media specializzati, forse lo porteranno sulla via del buonsenso. Oppure gli daranno la chance di reiterare la minaccia tra qualche mese, quando tutti saranno di nuovo disposti a cascarci…   (M.)

CULTURA Per capire meglio di cosa si parla quando si discute di outing può essere utile andare a leggere cosa ne pensa Michelangelo Signorile, attivista e giornalista gay statunitense ritenuto l’ideatore di questa pratica politica. Nel 1997 Signorile venne intervistato per Babilonia da Giovanni Dall’Orto e già allora illustrò la sua tesi secondo cui l’outing sarebbe lecito perché sarebbe giusto conoscere e divulgare anche “il minimo dettaglio privato di qualsiasi personaggio famoso“, politico o star di Hollywood poco importa, per denunciare l’ipocrisia e dare il buon esempio. Dalle dichiarazioni sui sex club e sulla prevenzione dell’Hiv/Aids emerge bene la carica moralizzatrice di Signorile e delle sue campagne… Nella nuova intervista rilasciata a Gay.it, l’attivista USA ripete praticamente gli stessi concetti, a parte giustificare l’outing solo “quando è significativo” per colpire politici omofobi che opprimo le persone LGBTQ* (ma allora cosa c’entrano gli attori?) e affermare “queste persone non meritano di essere protette“. Con buona pace della cultura del diritto e del rispetto…   (P.)

MONDO Una buona notizia nel risultato delle elezioni danesi, che ha visto tornare al governo i partiti di sinistra dopo dieci anni di governo di coalizione di destra, che tuttavia si era distinta per grandi aperture (almeno a parole) riguardo i diritti LGBTQ* (tanto che il penultimo primo ministro, Fogh Rasmussen, aveva perorato la causa del matrimonio gay anche all’interno della Chiesa di stato danese). Oggi che la destra è passata all’opposizione il presidente del principale partito dell’ex coalizione di governo (Venstre), Kristian Jensen, esce allo scoperto e pronuncia un no netto ai matrimoni omosessuali. In risposta a questa dichiarazione i due partiti socialista e socialdemocratico che fanno parte della coalizione di sinistra promettono, per bocca di Karen Klint e e Pernille Vigsø Bagge, di abolire il divieto di matrimoni omosessuali nell’unico paese della penisola scandinava dove ancora vige per i non etero la semplice unione civile (Out & About).   (M.)

MOI L’English Defence League è uno strano mostro: fondato nel 2009 in Inghilterra, questo movimento è riuscito a mettere insieme giovani estremisti di destra e di sinistra, hooligans, povera gente impaurita dall’immigrazione, “rispettabili” intellettuali e giornalisti… La League non ha un impianto ideologico ben definito, l’unico collante di questa strana accozzaglia è rappresentato dall’odio nei confronti dell’Islam (ovviamente definito sempre e comunque “fondamentalista“). Simile per molti aspetti più alla Lega Nord che ai classi gruppi fascisti, il movimento rifiuta l’anti-semitismo (nell’accezione limitata di anti-ebraismo) e l’omofobia e anzi ha creato al proprio interno una divisione ebraica (nonostante gli strali di molti gruppi e rabbini) e una divisione LGBTQ*. Quest’ultima è guidata da un intellettuale comunista che giustifica il proprio astio nei confronti dei musulmani, equiparati ai nazisti, con lo slogan “Hamas odia i gay” (Sabotage Times).   (P.)

SESSUALITA’ Non che ci credesse ancora qualcuno, ma la teoria (difesa a spada tratta dall’ex ct dell’Italia, Marcello Lippi) che non esistano calciatori gay subisce una nuova smentita (in attesa dell’outing di Mancuso sui calciatori…). L’ex giocatore professionista belga Jonathan de Falco ha appeso infatti gli scarpini al chiodo e si è dato al cinema. Hard. E gay. L’ex calciatore del Racing Mechelen, che ha scelto il nome d’arte di Stany Falcone, ritiratosi dai campi di gioco negli scorsi mesi a causa di un grave infortunio, ammette purtroppo che “se la cosa fosse stata nota, avrei avuto indubbiamente dei problemi. Il mondo del calcio non è pronto per giocatori omosessuali. C’è troppo pregiudizio e troppa poca tolleranza” (Justin Campaign).   (M.)

Michele Benini e Pier Cesare Notaro
©2011 Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì

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