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In Italia parlare di sessualità per molte persone ed in molti contesti è ancora un tabù. Questa resistenza nel discutere liberamente dei propri desideri, delle proprie fantasie e della propria affettività è ancora più vera quando tra il cervello e gli organi sessuali si inserisce anche una disabilità di tipo fisico e sensoriale (come approfondito nell’intervista a Tim Dean su Il grande colibrì). Parlare liberamente di assistenti sessuali, magari pagati e pagate in qualche percentuale anche dalla sanità pubblica, accennare anche solamente al fatto che le persone con un qualche tipo di disabilità fisica possano provare istinti sessuali senza vergognarsi, vivendo così il più naturale istinto di ogni essere umano, sembra oggi essere un argomento ancora di discussione difficile e non chiaro un po’ per tutti.

Per capire meglio quale sia la reale situazione in Italia su queste tematiche, dal 2010 un gruppo di amiche e amici, conosciutisi grazie al progetto dedicato all’accoglienza delle persone con disabilità durante il Bologna Pride 2008, ha deciso di mettere a disposizione, in modo totalmente gratuito, la propria professionalità e la propria voglia di dare maggior spazio a questa tematica.

E oggi, finalmente, è giunta quasi al termine la produzione di un documentario, “Sesso, Amore & Disabilità“, nonostante la sfiducia iniziale di molti e gli alti costi di trasporto sostenuti per incontrare più protagonisti possibile in giro per l’Italia: infatti, Adriano Silanus, ideatore principale e regista di questo lungometraggio ha viaggiato in lungo ed in largo tutta la penisola per poter dare il più possibile voce a donne e uomini che fino ad ora erano rimaste e rimasti zitti su uno dei propri bisogni primari, la sessualità, senza comunque tralasciare l’opinione di chi ogni giorno condivide parte della propria vita con queste persone, come per esempio i genitori, i parenti e gli operatori sanitari.

Come vedremo nel documentario, sono proprio le figure più vicine ai disabili fisici e sensoriali che spesso, per un motivo o per un altro, tendono a bloccare, quasi per un senso di protezione da eventuali delusioni, l’avvicinamento dei loro cari al mondo del sesso.

Dopo aver ricevuto il patrocinio gratuito di vari enti pubblici locali e nazionali, oggi il gruppo di lavoro ha aperto un piccolo spazio su Produzioni dal basso per poter riuscire a portare a termine in brevissimo tempo il progetto. Con una piccola offerta di 10 euro, corrispondente all’acquisto di una “azione”, ci potrete aiutare nel coprire le ultime spese, legate soprattutto agli spostamenti per poter effettuare le interviste. Potete inoltre accedere direttamente alla presentazione del nostro progetto e al nostro gruppo Facebook, dove si possono scambiare idee ed opinioni sulla tematica con altri navigatori della rete.

 

Jonathan Mastellari
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