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Wajahat Abbas Kazmi ha partecipato il 30 giugno 2018 al Pride di Milano, sfilando con l’associazione Il Grande Colibrì portando la sua testimonianza di persona musulmana omosessuale e il banner arcobaleno Allah Loves Equality.

A seguito delle sue foto circolate online, Kazmi è stato vittima di messaggi di incitamento all’odio ed è stato oggetto di numerose minacce di morte in più lingue.

L’associazione Il Grande Colibrì sostiene il suo associato e cofondatore e ha immediatamente preso provvedimenti per sporgere denuncia presso le autorità competenti e ha provveduto a contattare la Rete Lenford (associazione di avvocate, avvocati e praticanti costituita allo scopo di sviluppare e diffondere la cultura e il rispetto dei diritti delle persone LGBTI) per perseguire con azioni legali le persone autrici di minacce di morte e messaggi di calunnia e diffamazione.

È necessario enfatizzare, specialmente nel contesto attuale, che Wajahat non è solo, ma è parte di una collettività che crede nel suo messaggio e Il Grande Colibrì, combattendo ogni forma di discriminazione, non accetterà passivamente vessazioni e minacce omo e islamofobe, specialmente se rivolte ai suoi membri.

Al momento in cui scriviamo questo comunicato, la situazione è ancora in corso, le minacce continuano ad arrivare e stiamo consultando i nostri legali e le forze dell’ordine; non appena avremo informazioni più precise, provvederemo a comunicarle sui nostri canali ufficiali, attraverso il nostro sito internet e la nostra pagina Facebook.

Ringraziamo le associazioni e le singole persone che ci stanno offrendo supporto e solidarietà. Ringraziamo Amnesty International Italia (di cui Kazmi fa parte) per l’appoggio e la solidarietà che, attraverso il presidente Antonio Marchesi ed il portavoce Riccardo Noury, ci hanno dichiarato e ci stanno offrendo.

Invitiamo a segnalarci ogni messaggio di odio verso Wajahat e Allah Loves Equality al fine di agire legalmente contro gli autori e le autrici.

Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì

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