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Africa e omosessualità: un binomio che siamo abituati ad associare a dichiarazioni assurde, a storie di violenza, a leggi liberticide, a minacce apocalittiche. Eppure nel continente africano moltissime persone lottano ogni giorno, avvolte in una cappa di indifferenza, per difendere i diritti delle persone LGBT. Sono attivisti e semplici individui di cui è molto difficile sentire la voce. Per questo l’incontro che ha riunito a KwaZulu Natal, in Sudafrica, più di trenta importanti personalità africane, soprattutto pastori cristiani, per lanciare un appello a favore della libertà e della dignità di omosessuali e transessuali non deve passare sotto silenzio. I promotori del’evento (tra i quali la celebre giurista ugandese Sylvia Tamale, il teologo sudafricano Gerald West, il pastore episcopale e ricercatore scientifico Kapya Kaoma) hanno redatto una Dichiarazione che Il Grande Colibrì ha tradotto in italiano.

Noi, leader religiosi, studiosi e membri della società civile africani, siamo molto preoccupati per il benessere del nostro amato continente e per la demonizzazione e la criminalizzazione delle minoranze sessuali nel continente;

noi, leader religiosi, studiosi e membri della società civile africani, ci siamo riuniti a KwaZulu Natal dal 28 al 31 agosto 2014 in risposta ai recenti e controversi dibattiti sulla sessualità umana sul continente. Riconoscendo il fatto che siamo parte della comunità globale, ci siamo incontrati in Sudafrica, un paese la cui costituzione riconosce e protegge i diritti delle minoranze sessuali;

consapevoli del ruolo di leadership nella promozione della giustizia sociale e della dignità umana che gli studiosi, le istituzioni religiose e le chiese hanno tradizionalmente avuto in Africa;
turbati da come la religione venga usata in modo distorto per aumentare l’emarginazione e l’esclusione delle minoranze sessuali dalla società e dalle comunità di fede;
prendendo atto delle raccomandazioni sulla sessualità umana fatte dalla Decima assemblea del Consiglio mondiale delle chiese al Comitato centrale e della successiva approvazione dei Termini di riferimento per il Gruppo di riferimento sulla sessualità umana per camminare insieme in un pellegrinaggio di giustizia e di pace dal 2014 al 2021;
osservando la risoluzione sulla violenza e sulle altre violazioni dei diritti umani in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere reali o percepiti in Africa emessa nell’aprile 2014 dalla Commissione africana sui diritti dell’essere umano e dei popoli;
riconoscendo che le minoranze sessuali, le donne e i bambini nel continente fanno fronte a omicidi, minacce di morte, violenze e discriminazioni;

facciamo appello alle istituzioni religiose, specialmente alle chiese cristiane, affinché si prendano cura dell’ultimo tra noi come ha fatto Cristo; creino spazi sicuri per incontrarsi con la diversità sessuale all’interno del corpo di Cristo; parlino apertamente delle diversità sessuali e delle avversità nella sessualità umana; rompano il circolo vizioso di vergogna, segretezza, violenza e silenzio che umilia, demonizza e uccide; condannino apertamente la violenza contro le minoranze sessuali;

facciamo appello a tutti gli studiosi africani e a tutte le istituzioni accademiche africane affinché si assumano la piena responsabilità di riflettere e produrre conoscenze credibili sulla sessualità umana; conducano ricerche che diano lo slancio alle istituzioni locali africane, alla chiesa e alle conoscenze e alle pratiche autoctone per una comprensione più profonda della sessualità umana; incorporino le questioni relative alla sessualità umana nello sviluppo della conoscenza; guidino il pubblico nella comprensione della diversità sessuale;

facciamo appello a tutti i nostri governi in Africa affinché prendano sul serio la missione dello stato nella protezione di tutti i cittadini, inclusi quelli con disabilità, e di tutte le comunità che sono colpite e che convivono con l’HIV e l’AIDS; perseguano riforme legislative e sociali per aumentare la protezione e il miglioramento delle condizioni di vita delle minoranze sessuali; dialoghino con le istituzioni tradizionali, politiche e religiose locali africani per promuovere la dignità umana; abroghino le leggi coloniali contro la sodomia e si oppongano al tentativo di criminalizzare ulteriormente le minoranze sessuali;

facciamo appello a tutti gli africani sul continente e nella diaspora affinché rispettino i diritti umani di tutte le persone, comprese le minoranze sessuali; si oppongano e si astengano dalla violenza diretta contro le minoranze sessuali e sostengano le famiglie e le comunità delle minoranze sessuali;

facciamo appello alla comunità internazionale e ai partner internazionali affinché rispettino e al tempo stesso appoggino il cammino e i processi dell’Africa verso una comprensione migliore della sessualità umana e l’inclusione socio-economica, politica e religiosa delle minoranze sessuali; denuncino ogni informazione fuorviante sui temi della sessualità umana; sostengano il nostro impegno a produrre e diffondere pubblicazioni scientifiche e generali dentro e fuori l’Africa.

Noi, leader religiosi, studiosi e membri della società civile africani riuniti in questo incontro consultivo a KwaZulu Natal, ci impegniamo a sostenere queste raccomandazioni. Ci impegniamo inoltre a condividere questa visione con tutti i partner e gli africani su tutto il continente e nella diaspora e ad essere inclusivi nel nostro cammino verso una comprensione e un rispetto migliori della diversità della sessualità umana attraverso ricerche, azioni di sensibilizzazione, pubblicazioni e consultazioni.

 

Traduzione di Pier
©2014 Il Grande Colibrì

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