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Come per ogni genere di manifestazione, spesso anche le celebrazioni dei Pride sono occasione di qualche polemica e negli Stati Uniti questo, negli ultimi anni, avviene con maggiore frequenza, sia che finiscano sotto accusa scelte economiche [Il Grande Colibrì], sia che ad essere contestate siano partecipazioni politiche [Il Grande Colibrì]. Ma poche diatribe possono essere surreali come quella che ha animato i giorni precedenti la manifestazione in programma per oggi a Dallas, a causa delle numerose e burocratiche norme che ne regoleranno la partecipazione. Si va dal divieto di bere alcolici a quello di sparare con pistole ad acqua, dal permesso di distribuire preservativi al divieto di dare al pubblico qualsiasi cosa che serva esplicitamente o suggerisca un uso sessuale (e cos’altro sarebbe un condom?).

Le polemiche non si sono però sviluppate da queste regole cervellotiche e contraddittorie, ma dagli articoli 4.7 e 4.8 che vietano esplicitamente l’esposizione dei genitali o del seno femminile e la rappresentazione di atti sessuali reali o simulati, nonché l’esposizione di forme genitali o falliche. Michael Doughman, promotore della manifestazione, non si inquieta perché dice che le regole non sono nuove, ma ammette che è stato chiesto ai ballerini dei carri di non indossare indumenti intimi ma costumi da bagno (che lasciano intravedere meno le nudità proibite). E dal canto suo Jeremy Liebbe, sergente della polizia cittadina, sembra promettere tolleranza: “Quello che non vogliamo è vedere un’erezione in presenza di un bambino: questo sarebbe un crimine” [Dallas Voice].

Però l’inquietudine del pubblico ha suggerito un ammorbidimento di linea anche da parte degli organizzatori, per cui l’abbigliamento intimo (peraltro non esplicitamente proibito dai numerosi commi del regolamento) sarà benvenuto alla parata. E’ ancora Michael Doughman a tentare di rattoppare un buco facendo forse sorridere un po’: “Non so da dove sia saltato fuori che chi sarà in intimo sarà arrestato: non lo abbiamo mai detto noi, non lo ha mai detto la polizia. Quello che non può essere tollerato è un’erezione visibile attraverso un paio di mutande bagnate” spiega con qualche imbarazzo l’esponente della Dallas Tavern Guild che gestisce l’organizzazione [Dallas Voice], scatenando le ironie dei commentatori, con tanto di ipotetico segnale stradale con la scritta “zona libera da erezioni” [Bilerico Report].

E, posto che naturalmente esistono cose più preoccupanti contro cui opporsi, come spiega John Aravosis [America Blog, via Wayback Machine], in pratica i partecipanti maschi all’odierno Pride di Dallas sono avvisati: se vogliono andare in mutande bianche (o che comunque lascino vedere qualcosa che opportunamente bagnato potrebbe costargli un arresto per oltraggio alla decenza) sono pregati di stare lontani dal viagra, dal contatto con altri esseri eccitanti o anche solo dal guardare in giro ragazzi troppo avvenenti (sperando sempre che il pene non si risvegli da solo per i fatti suoi, come a volte capita). Se invece non sono sicuri di riuscire a tenere le proprie emozioni sotto controllo, meglio il nero. Che, tra l’altro, slancia.

 

Michele
©2013 Il Grande Colibrì

6 Comments

  • AKODI MAKAMBA ha detto:

    Io sono favorevole a qualsiasi manifestazione per la libertà… Tuttavia non capisco perché i gay hanno di esprimersi così amaro e un po' irrispettoso; Non vediamo il dritto sessuale, mostrando la sua abilità al fine di affermare la loro sessualità, per essere gay, non abbiamo bisogno o abbiamo bisogno di esporre i nostri genitali per dire al mondo che siamo o ciò che siamo, in una manifestazione pubblica che prenderemo in considerazione, le persone come un tutto, bambini e anziani, dobbiamo preservare e rispettare. Se vogliamo rispetto al mondo, dobbiamo dare e far rispettare. Gracia

  • AKODI MAKAMBA ha detto:

    Sou a favor de qualquer manifestação a favor da liberdade…. todavia não entendo o porque o gay tem que expressar-se de forma acintosa e um tanto quanto desrespeitosa; Não vemos os heteros sexuais exibindo seus dotes a fim de afirmar sua sexualidade, para ser gay, não carecemos ou precisamos expor nossos genitais para dizer ao mundo o que somos ou a que viemos, em uma manifestação publica havemos de levar em conta, as pessoas como um todo, crianças e idosos, que devemos preservar e respeitar. se quisermos respeito do mundo, devemos dar e impor. gracia.

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    @ Marcello: hai colto nel segno, non si può andare al Pride con la pistola ad. Acqua, ma con armi vere sì…
    @ associazione attivisti harvey milk: mi siete mancati, le vostre sgrammaticate sciocchezze mi risollevano sempre l'umore: il puritanesimo gay ė un vero cult per me!

    Michele

  • DIAMO IL NOSTRO APPOGGIO AGLI ORGANIZATORI DEL PRIDE DI DALLAS CHE NON VOGLIONO PERSONE NUDE E CON MUTANDE BAGNATE E IN CALORE COME ANIMALI MA VOGLIONO UN PRIDE CON SERIETA E COMPOSTEZZA E QUELLO CHE CHIEDIAMO ANCHE NOI ASSOCIAZIONI OMOSESSUALI SERIE COME LA NOSTRA CHE IL PRIDE QUI IN ITALIA TARGATO ARCIGAY DEVE SPARIRE VISTO CHE E SOLO UNO SCANDALO PER LA COMUNITA' OMOSESSUALE E UNA VERGOGNA E QUESTO NOI NON LO VOGLIAMO E PER QUESTO CHE SPERIAMO CHE IL PARLAMENTO ACCETTI E DECIDA DI FAR PASSARE LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE SUL ABOLIZIONE DELLA CARNEVALATTA E SCHIFOSISSIMA SFILATA DI ESSERI UMANI CHE NON HANNO PIU UNA LORO IDENTITA? E DIGNITA E PUDORE DELLA LORO PERSONA E ANIMA

  • Marcello ha detto:

    Potrebbero portare con se dei fucili in parata, e sopra le canne mettere dei preservativi. Ovviamente indossando mutande mimetiche.

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