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Ciao, eccomi di nuovo a scrivervi! Spero che vi ricordate di me, mi chiamo Samir, musulmano e arabo [Il Grande Colibrì]. Mi hanno chiesto il mio parere su certi argomenti per un semplice motivo, che appartengo a una cultura diversa da quella dell’Occidente e spero che queste righe non offendano nessuno.

Al mio arrivo in Italia all’inizio non ho avuto il tempo di frequentare dei gay oppure dei locali e altro perché ero indaffarato in altro e perché non avevo né documenti né la lingua per comunicare con gli altri, ma dopo un paio di mesi, quando mi sono trasferito in Toscana, ho cominciato un po’, fra uscire e lavorare, a imparare un po’ la lingua italiana.

Mi ricordo bene il primo posto dove ho messo i piedi: è quello della sauna. Non lo sapevo ancora della sua esistenza. Oh Gesù, era così strano per me togliere le mutande per mettere un semplice asciugamano, quasi quasi non lo volevo, ma il mio amico mi ha detto che qui funziona così. Sinceramente ho provato all’inizio a non toglierla mai, ma nemmeno per farmi la doccia, invece vedevo la gente che girava anche senza. Ero così imbarazzato che qualsiasi persona che mi guardava diventavo rosso. Dopo un po’ il mio amico è sparito per lasciarmi da solo, allora lì cominciò il bello.

Ero seduto su una panchina e a un certo punto mi trovo accanto dieci o pure di più persone che mi circondavano, belli e brutti, alcuni mi toccavano e altri si masturbavano. Vi giuro, per tutto il tempo ero rimasto imbalsamato e non capivo nemmeno che cosa stava succedendo: va bene che il mio amico mi ha detto che qui funziona così, ma non che la gente ti viene a toccare e fa altro davanti! Mi sembrava un’eternità che il mio amico mi aveva abbandonato per il mio destino. Oh mamma, cosa faccio ora? Ogni tanto, quando mi toccava qualcuno, facevo un sorrisino, ma era peggio perché ecco che quello lì si avvicina di più. Non vi so dire che cosa mi ha detto, solo che non capivo nulla e continuavo a sorridere.

Ma l’unica cosa che mi consolava era che c’era un giovane bello, insomma il mio tipo, che mi piaceva, ma era appartato in un angolo che guardava questo ragazzo in mezzo a questa gente. Capivo che anch’io gli piacevo, ma ero totalmente eccitato: non riuscivo ad alzarmi altrimenti mi saltavano addosso.

Allora ho detto tra me e me: spero che prima o poi arriva il mio amico a salvarmi, perché non ce la facevo più. E ecco che Dio mi ascolta. Gli ho chiesto: dove cazzo eri? E lui mi ha risposto semplicemente: ero a scopare. Non ho ribattuto e gli ho chiesto solo un favore, di farmi uscire di mezzo a questa gente. Mi ha detto che solo io lo potevo fare, basta spingere la mano che mi tocca che poi le persone vanno via perché capiscono che non sei interessato. E così ho cominciato a fare e non pensavo che era così facile: la folla intorno a me cominciava a svanire, per poi rimanere da solo di fronte a quello che mi piaceva. L’ho detto al mio amico e lui mi ha detto: basta che fai un giro che poi quel ragazzo ti segue. E così è successo.

Mi sono fermato in un angolo quasi buio e lui accanto a me e continuava a guardarmi e anche io ogni tanto. Dopo un lungo tempo che ci si lanciava gli sguardi eccolo che si avvicina. Mi dice: ciao. Me lo ricordo bene! Poi il resto non capivo niente. A un certo punto gli chiesi: francese, english? E lui mi ha risposto: francese. Ah ecco, bene! Cosa fai qui? Niente, un giro con il mio amico, ma come vedi sparisce spesso. E tu niente? È la prima volta che vengo. Di dove sei? Marocco, e tu? Di Pontedera. Bene, anche se non sapevo che città era ho detto: vai Samir, ti piace. Ero così eccitato che ha capito anche lui: mi ha preso dalla mano e siamo entrati dentro la cabina sotto gli occhi dei curiosi. Finalmente io e lui tête-à-tête… wow! La prima volta che faccio un rapporto con un uomo come si deve!

Era così bello farlo che quasi quasi venivo tutti i giorni, ma non potevo permettermelo perché non guadagnavo così bene. Dopo un po’ ho cominciato a frequentare anche altri locali gay e tutto il resto. Ho cominciato anche a capire come funziona il resto. Che cosa ho pensato di tutto questo? Oddio, ma che bordello c’è qui! Ci sono tanti gay in Italia? Ma quasi tutti gli italiani sono gay? Ma solo perché in Marocco era così difficile incontrare un gay perché tutti o quasi tutti si nascondono, invece a Firenze ero circondato da tutti i gay. Negozi di abbigliamento, bar e strade, quando uscivo guardavo dappertutto perché ero troppo curioso.

Dopo un paio di mesi ho cominciato ad adattarmi e a capire tutto insomma, così alla svelta. E vi giuro che quello che ho scopato in un anno non l’ho mai fatto in tutto il resto di questi anni: ero affamato di sesso. Ma vi devo dire che ero molto richiesto in qualsiasi locale entravo solo perché ero giovane e carino, ma soprattutto anche una nuova faccia, come si dice in quei locali.

Mi sembrava che tutti gli italiani gay amano il gay arabo e che sono tutti bravi nei confronti dello straniero, ma con il passare degli anni ho cominciato a cambiare idea: non è così sempre. Ecco quello che ti dice: che schifo, o: perché non tornano al loro paese. All’inizio lo associavo all’invidia o al fatto che hai rifiutato di dargli un po’ di tempo, ma purtroppo ho capito che c’è tanta gente intollerante nei confronti dei gay arabi e ancora peggio se sei musulmano e la cosa è peggiorata con i tempi, specialmente dopo l’11 settembre: quando chattavo e dicevo che sono marocchino, a volte mi rispondevano alcuni che sono musulmano del cazzo e pure terrorista.

Ma ormai non mi faceva né caldo né freddo, è come se fossi stato vaccinato, ma la cosa che mi faceva tare male è che quello che te lo dice è un gay come te e dicevo: ma come, abbiamo sempre sofferto, ci hanno ammazzati, torturati e si sentono ancora dire queste parole? Il gay deve essere il primo a capire la sofferenza degli altri, a prescindere di che nazionalità sei oppure che credenza hai.

L’intolleranza c’è sempre stata, forse era meno visibile, ma ora l’Italia ha scoperto lo straniero, perché una volta c’era ma era invisibile, invece ora è uscito alla luce e ha cominciato a fare paura e di più quando la stampa parla di alcuni episodi di omicidi o furti. Ma sai, una volta una signora mi ha detto: guarda Samir che non fa notizia quando un cane morde un bimbo, ma la notizia è quando un bimbo morde un cane, per dire che queste cose ci sono sempre state.

Il diario di Samir 2 – Sesso, amici e… carabinieri

Il diario di Samir 3 – Le marchette al cinema porno

Samir
©2012 Il Grande Colibrì
foto: Google

15 Comments

  • Claudio ha detto:

    Un musulmano usa l’esclamazione “Oh Gesù”?!?
    Ammettiamolo: è un po’ difficile da credere.

    Le puntate del “Diario di Samir” sono piacevoli da leggere, ma si dica chiaramente che o sono racconti di fantasia, o non li ha scritti Samir ma un italiano.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Claudio, le riveleremo un segreto: ci sono persone nate in tutti e cinque i continenti che parlano e scrivono con grande disinvoltura in italiano (al massimo scappa qualche piccolo errore, ma tutti gli articoli vengono corretti prima di essere pubblicati, sia quando chi scrive è di madre lingua italiana sia in caso contrario). Comunque l’unica cosa di fantasia in Samir è il nome, per ovvie ragioni.

  • Brasile87 ha detto:

    Samir, mi piacciono molto i tuoi racconti! Mi sto emozionando ad ogni riga che leggo! Leggendo la tua storia mi ci sono ritrovato anche io in situazioni simili e perciò mi identifico molto con i tuoi racconti…. Confesso che addirittura mi piacerebbe conoscerti, se mai fosse possibile, anche solo scambiarci mail o scriverci su whatsapp…

  • Anonimo ha detto:

    che onore: mi ha risposto Samir in persona!
    non ho grandi storie da raccontare, non m'è mai capitato niente di particolare, una vita tranquilla.
    forse una cosina sì: alcuni miei colleghi di lavoro si sono introdotti di frodo nella mia posta elettronica, spiandomi per sette mesi, raccogliendo dati e fatti privati.
    Poi, hanno mandato tutto anonimamente al Direttore Generale della mia Azienda, convinti di tirarmi il pacco (leggi licenziamento o trasferimento con ignominia, o anche solo sputtanamento con risolini).
    invece, il Capo del Personale mi ha convocato per dirmi cosa stava succedendo, che all'Azienda gliene fotte un cazzo della mia vita privata, che siamo del 2012 e che non si prestano a fare da killer per assecondare l'odio di qualche collega vigliacco…
    questo anonimato è un po' più grave del mio, nes pà?

  • samir ha detto:

    oh mamma mi sento protetto con te pier si ti avesse conociuto prima di sicuro ma di sicuro mi sarai innamorato di te comunque uno che usa un nome anonimo di sicuro ha tante paure e comunque diamolo un chance a raccontare la sua storia lo so che sara diversa ma mi fa piacere leggerla .

  • Anonimo ha detto:

    ho scoperto questo sito da due giorni, e mi piace.
    lo frequenterò spesso, credo.
    informa, apre la mente, è piuttosto intrigante: una piacevole novità per me.
    in quanto a te, rilassati…
    capisco che sei un militante, ma stai un po' calmo.
    poi dicono che noi gay siamo tutti isterici.
    se qualcuno legge il nostro epistolario, lo penserà davvero (di entrambi!)
    Pace?

  • Anonimo ha detto:

    come sei acido … e che t'ho mai fatto? sono solo perplesso che un ragazzo arabo che non vive in Italia da tantissimo tempo sappia scrivere l'Italiano così bene! Quindi, o è talentuoso (e può essere), o non è chi dice di essere: ti sembra poi impossibile?
    p.s.: grazie per l'offerta di correggermi le bozze, ma spero non ce ne sia bisogno: io scrivo di mestiere, mi piace pensare di saperlo fare …

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Ho solo risposto con ironia a insinuazioni, loro sì piuttosto acide.
      Mi fa davvero poco piacere, per usare un eufemismo, che l'impegno e il coraggio di ragazzi che espongono le proprie esperienze con tanta sincerità siano ripagati in questo modo da anonimi commentatori.
      E' ovvio che qualche errore di sintassi o di grammatica può essere corretto prima della pubblicazione, ma senza inventare una parola.
      Ti segnalo, comunque, che un altro collaboratore del sito, Lyas, è altrettanto virtuoso pur essendo in Italia da molti meno anni…

  • Anonimo ha detto:

    bè, o è molto talentuoso, o non è Samir l'Arabo …

  • Anonimo ha detto:

    stò Samir, per essere in Italia da pochissimi mesi, si esprime con una finezza di linguaggio che pochi Italiani oriundi saprebbero … mah!

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Già solo il suo racconto, fino al punto in cui è arrivato, si svolge in più tempo di "pochissimi mesi", ma comunque Samir in pochi anni ha acquisito una competenza in italiano molto elevata. Il mio lavoro di correzione di bozze è molto limitato.

  • Anonimo ha detto:

    io ho preso una strada molto diversa di quella che ha preso samir io ho cercato l'amore piu che soldi…………. perchè ero cosi orgolioso d'essere berbero musulmano e troppo buono non ho mai abasato il mio proprio sguardo per offendere il mio orgolio non mai fatto l'escort oppure (marocain gigolo) ragazzi la mai storia e molto diversa dalle vostre vi lo raconto quando verrà il momento giusto

  • zizou ha detto:

    bravoo samir ho letto la tua storia sembri un bravo ragazzoo complimenti e condivido pienamente gli ultimi tre paragrafi della storia della sauna di come visto il ragazzo straniero o meglio lo straniero arabao e gay in italia verissimo quello che hai detto l ho vissuto anchio

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