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MONDO Dopo la rassegna stampa speciale sull’Africa subsahariana (leggi l’articolo), ecco nuove cattive notizie dal Sudafrica: Junior Mayema è un ragazzo gay congolese di 24 anni, rifugiatosi nella Rainbow Nation dopo che la madre ha cercato di ucciderlo, il pastore evangelico ha tentato di “guarirlo” negandogli il cibo e il padre ha istigato l’intera comunità a maltrattarlo e malmenarlo. Una storia drammatica che non si è risolta con la protezione offerta dal Sudafrica, dal momento che il ragazzo è stato lasciato a se stesso e ha subito innumerevoli discriminazioni (ILGA). Ora è partito un appello per permettere a Junior di rifugiarsi negli USA (Change). Intanto, sempre in Sudafrica, si complica il processo intentato da alcune associazioni LGBTQ* contro un ambasciatore accusato di aver scritto un articolo omofobico (Mail&Guardian).

MOVIMENTO Si avvicina l’11 settembre, l’anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, e la Chiesa Battista di Westboro si prepara a fare gli straordinari: questo gruppo di fanatici cristiani sarà presente in tutti i luoghi in cui si commemoreranno le vittime della strage con i suoi ormai famosi cartelli “Sia lodato Dio per l’11 settembre” e “God hates fags” (Dio odia i froci), di solito esposti in occasione di funerali militari e manifestazioni omosessuali. La setta, infatti, ritiene che ogni disgrazia, soprattutto guerre e cataclismi, sia una punizione di Dio contro un’umanità troppo tollerante nei confronti delle persone LGBTQ*, le quali dovrebbero essere sterminate.

MOIWould you have sex with an Arab?” (Faresti sesso con un arabo?): il titolo del documentario della regista francese Yolande Zauberman, presentato alla Biennale di Venezia, è una domanda che in un mondo ideale potrebbe suonare persino banale, ma che, invece, affascina e inquieta, soprattutto se viene posta a ebrei, palestinesi e arabi israeliani. La possibilità di avere un rapporto con l’altro apre scenari non immaginati: ci si rende conto che con l’altro, con cui spesso non si è pronti a spartire nulla, si potrebbe invece raggiungere un’intimità assoluta. E’ la potenza dell’attrazione e dell’amore, il lato terribile ed esaltante delle “coppie miste” (leggi l’articolo su iGC). Zauberman filma anche i Palestinian Queer Parties organizzati da Al-Qaws, l’associazione israeliana che lotta per i diritti delle persone LGBTQ* palestinesi (segui MOI Musulmani Omosessuali in Italia).

CRONACA Non solo la Direttiva 2004/33/CE non richiede di vietare a gay e bisessuali di donare il sangue, ma il diritto comunitario, combattendo contro ogni forma di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, non può tollerare un divieto di questo tipo: lo ha affermato ufficialmente John Dalli, commissario europeo per la salute ed i consumatori (Public Service). E così il Regno Unito corre subito ai ripari: dal 7 novembre la donazione sarà negata non a qualsiasi uomo che abbia avuto anche un solo rapporto omosessuale in tutta la vita, ma solo a quelli che lo abbiano avuto negli ultimi 12 mesi (Telegraph). Rimane un mistero perché le autorità sanitarie della Regina considerino solo il sesso dei partecipanti ad un rapporto sessuale e non la sua effettiva pericolosità…


SESSUALITA’ Le donne lesbiche sono le più monogame (solo l’8% ha avuto relazioni al di fuori della coppia), gli uomini gay i più promiscui (la percentuale schizza al 59%), mentre le persone eterosessuali si collocano a metà strada (14% le donne, 10% gli uomini): sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Family Process. Il dato più interessante, però, è il crollo delle infedeltà rispetto ai dati registrati nel 1975: la causa sarebbe da ricercare nell’avvento dell’AIDS, che ha reso meno attraenti i rapporti occasionali, e, per quanto le riguarda gli omosessuali, nella maggiore accettazione sociale delle coppie dello stesso sesso (Corriere).

 

Pier
Copyright©2011PierCesareNotaro

3 Comments

  • Antonio ha detto:

    Ogni forma di violazione dell' intimità umana , a prescindere dalla sessualità evidenziata, è una VIOLENZA. Il rispetto nei confronti dell' uomo non può essere schiacciato dai costumi e dalla culturà di un paese, bensì dovrebbe esserne nutrito . Bisogna spargere l' idea che essere se stessi è dono di Dio , è forza e coraggio e la società hai il compito di imparare a condividere le diversità individuali del prossimo , diventa persino divertente farlo , stimola la curiosità , dona ossigeno alla vita. Il rispetto è la prima virtù. BISOGNA RISPETTARE . Come si può non capirlo?

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    @ Ahmed: Per la storia d'amore tra un arabo e un ebreo intendi forse il racconto "Il grande colibrì"?

  • Ahmed ha detto:

    Voglio vedere questo documentario! Mi piaceva anche l'articolo sui coppie misti collegati, bellissimo! E la storia di amore tra un arabo e un Ebreo? Ma non riesce a trovare!

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