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Un omosessuale italiano è stato ucciso nella notte tra il 1° e il 2 agosto nella medina di Hammamet (nella foto), in Tunisia. A darne notizia ora è anche l’ANSA, ma la notizia circolava sui social network e sui blog tunisini già dalla mattina del 2 agosto, grazie ad agenzie di stampa locali (che parlavano genericamente di un italiano ucciso in un tentativo di furto) e al disperato appello lanciato su Facebook da una cittadina e scrittrice francese soggiornante in Tunisia, Martine Costa, che lamenta il barbaro omicidio del suo “incantevole amico” Angelo. Noi de Il grande colibrì siamo stati subito informati del fatto da alcuni attivisti tunisini e abbiamo deciso di approfondire meglio la vicenda.

Nel post di Martine Costa, incentrato più su una filippica contro i tunisini e il Ramadan che sulla tragedia stessa e copiato e incollato parola per parola dal giornale online Tunis Tribune, da cui poi ANSA ha ripreso la notizia, si dice che Angelo sarebbe stato ucciso verso le 2 del mattino con parecchie coltellate (“più di dieci”, “una dozzina”) e infine sgozzato. Si dice anche che l’uomo avrebbe gridato aiuto, che molti vicini avrebbero sentito le sue urla, ma che nessuno sarebbe intervenuto. Infine il movente è dato per certo: Angelo era omosessuale, il suo assassino un omofobo.

Lo scritto di Costa ha avuto grande eco in Tunisia, sia per l’orrore che descrive, sia per alcune espressioni molto dure contro i tunisini e contro l’Islam (espressioni offensive, ma certo comprensibili se scritte sulla scia della rabbia per il feroce assassinio di un amico).

Abbiamo quindi contattato alcuni attivisti tunisini e la stessa Martine Costa. Gli attivisti ci hanno confermato che i media parlavano dell’uccisione di un italiano e dell’arresto, dopo poche ore, del suo assassino (un ventenne), ma solo Costa parlava dell’omosessualità della vittima. Nulla di strano: le autorità tunisine farebbero di tutto pur di non far emergere la matrice omofobica di un omicidio. Nel frattempo circolavano voci, a parere nostro infondate, secondo cui l’uomo assassinato sarebbe stato un prete.

Intanto sentiamo anche Martine Costa, la quale per prima cosa ci chiede di menzionarla come autrice del “pezzo” sulla morte di Angelo. Poi, però, non sa dire molto di Angelo: non sa che cognome avesse, non sa da dove venisse. Lo ha conosciuto solo da quindici giorni, ci dice, e quindi non sa darci questo tipo di informazioni. Dopo qualche nostra insistenza, finalmente Costa contatta quella che sembrerebbe essere un’amica intima di Angelo, la signora A. R., italiana. Tramite lei riesce a darci qualche dato in più: Angelo aveva come cognome V. C. (preferiamo non riportare il cognome per intero) ed era di Napoli. Non era un prete, ma “un grande truccatore in Italia, aveva lavorato con importanti personalità, era un artista!”. Cerchiamo su internet informazioni su Angelo V. C. e troviamo solo un link su un promoter di prodotti cosmetici in una cittadina pugliese.

Finalmente riusciamo a entrare in contatto direttamente, tramite Facebook, con l’amica di Angelo, A. R., ma non riusciamo ad ottenere un quadro più chiaro. Anzi, le informazioni diventano ancora più divergenti. Se da una parte A. R. (o meglio, il marito di A. R., come ci spiegherà dopo un bel po’ chi scrive sul profilo della donna), conferma che Angelo era pugliese e non campano,  dall’altra sostiene che il cadavere sia stato trovato da amici poco dopo la mezzanotte con tre coltellate, due sulla schiena e una sul petto – esattamente come nel frattempo iniziano a scrivere i media locali tunisini. Rimane ancora misterioso come si faccia a dire che i vicini abbiano sentito le urla di Angelo: solo supposizioni?

Lo smarrimento è piuttosto forte: non crediamo che nessuno abbia motivo di mentire, ma le ricostruzioni fornite evidentemente non coincidono. Non coincidono dati essenziali dell’identità della vittima (campano o pugliese? prete, truccatore o promoter?), il movente dell’omicidio (furto o omofobia?), i suoi tempi (è stato ucciso prima di mezzanotte o alle due del mattino?) e le sue dinamiche (tre pugnalate o una dozzina seguita dallo sgozzamento?). Non interessandoci fare uno scoop, decidiamo di non pubblicare la notizia prima di aver raccolto elementi più certi. Intanto però ANSA riporta l’articolo di Tunis Tribune, che altro non è che il post pubblicato su Facebook da Costa.

Non rimane che chiedere alle autorità tunisine di fare piena luce sulla tragedia, dal momento che forse non basta aver arrestato l’assassino poche ore dopo il delitto. E chiedere alle autorità italiane di esigere risposte certe dalla Tunisia. Lo si deve per rendere giustizia all’uomo assassinato e ai suoi familiari (a proposito: la Farnesina afferma di aver contattato lei la famiglia, A. R. conferma questa versione, ma Costa sostiene di aver dato lei l’annuncio alla nipote dell’uomo). Lo si deve per tentare di garantire un futuro migliore a chi in Tunisia lotta ogni giorno per vedere garantiti i propri diritti fondamentali. E ha bisogno di denunce chiare e nette, senza possibilità di strumentalizzazioni e di dubbi.

 

Pier
con il contributo di Hassen
©2012 Il Grande Colibrì

131 Comments

  • Anonimo ha detto:

    Caro Pier, permettimi di integrare il tuo testo: "gli immigrati rubano e spacciano (es.Chanane Mohamed Lamine e Azouz Marzouk), "rom che rapiscono i bambini" (es. vicenda di Ponte Mammolo), i gay che i bambini preferiscono violentarli (es. caso Andy Cannon), i comunisti che invece se li mangiano (es. Andrej Chikatilo), gli ebrei usurai che controllano l'economia mondiale (es. rothschild, shapiro, gensler, dimon, blankfein etc ) . Queste non sono fantasie, caro Pier, sono dati di fatto. Non ho mai sentito invece "i disabili che, da mangiatori inutili quali sono, mandano in fallimento lo Stato". Posso dirti però che i "falsi disabili" stanno creando un danno non da poco allo Stato. Ma questo è un altro discorso.
    Saluti.

    • Michele Benini ha detto:

      Si trovano immigrati che rubano e spacciano, esattamente come si trovano italiani che rubano e spacciano, rom che rapiscono bambini (anche se tutti i casi sollevati in questi anni sono sempre stati smentiti dagli esiti delle inchieste) esattamente come italiani che rapiscono bambini, gay che i bambini preferiscono violentarli, esattamente come etero che i bambini preferiscono violentarli (potremmo citare, solo a titolo di esempio Roman Polanski), e via discorrendo.
      Chi invece sceglie di assimilare gli immigrati a delinquenti, i rom a ladri di bambini, i gay a pedofili o è in malafede oppure vuol dire proprio che non è capace di leggere le statistiche. E allora, forse, se non sa leggere, potrebbe fare a meno di sproloquiare…

  • Michele Benini ha detto:

    Questo post ormai è il paradiso dell'"alias"…

  • Gianni ha detto:

    Dedicato con tutto il cuore ai signori Pier e Michele. Al fondo, nel virgolettato a seguito dell'articolo, riporto un post del sig. Pier del 13/08/2013, affinché si renda conto di quanto, purtroppo, avevo ragione. Se solo in provincia di Lecce la frode é di 1.831.509 faccia una estensione su scala nazionale e poi capirà quanto ci costano gli immigrati!!! Ha capito adesso quando parlavo di "enorme danno?" Ha capito, o no! Altro che saldo positivo dell'INPS!!!!! E ripeto che l'errore non é solo degli immigrati ma anche delle leggi, volute dalla sinistra, che li trasformano in sanguisughe.
    Saluti
    Gianni

    Lecce, frode all'Inps. Danno 1,8 mln. di euro
    Sabato, 13 ottobre 2012 – 14:24:00

    All’esito dell’operazione “EXODUS” – condotta dalla Guardia di Finanza di Lecce per verificare la regolarità del cd. assegno sociale riconosciuto a cittadini extracomunitari titolari di carta di soggiorno / permesso di soggiorno di lungo periodo – i Finanzieri del capoluogo salentino, dopo averne informato la locale Procura della Repubblica, hanno segnalato alla Direzione Provinciale dell’INPS di Lecce, per le conseguenti azioni di recupero, ottantotto cittadini immigrati che nel periodo 2007/2012 hanno riscosso assegni sociali non spettanti per un importo complessivo di euro 1.831.509.
    Nel dettaglio, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che dei succitati ottantotto beneficiari di detta provvidenza sociale:
    sedici hanno fatto uso di un permesso di soggiorno, concesso per motivi di lavoro, ottenuto in mancanza dei requisiti reddituali previsti, percependo, indebitamente, emolumenti complessivi per euro 305.167;
    settantadue hanno sfruttato, invece, le false attestazioni che i propri congiunti avevano prodotto alle Autorità competenti per dichiarare il possesso del requisito minimo reddituale necessario ad ottenere il loro ricongiungimento, percependo, anch’essi indebitamente, assegni sociali complessivamente pari ad euro 1.526.342.
    All’esito delle prolungate attività, la Guardia di Finanza ha monitorato, complessivamente, la posizione di centotrentaquattro persone di nazionalità extracomunitaria. Più in dettaglio:
    ottantotto persone sono risultate essere beneficiarie, in modo indebito, del richiamato assegno sociale;
    altri quarantasei soggetti, invece, hanno consentito ai primi, di richiedere, e poi ottenere, detta provvidenza economica.
    L’assegno sociale costituisce una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge. In particolari condizioni – ed è questo il caso esaminato dai Finanzieri leccesi – possono averne diritto i cittadini comunitari, gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE nel caso di cittadini soggiornanti di lungo periodo.

    Parte del post del sig. Pier del 13/08/2013
    "Una piccola nota finale sull'INPS (che, faccio notare, non elargisce assegni comunali): l'ente riceve dagli immigrati 6 miliardi 260 milioni di euro circa e versa agli immigrati 2 miliardi 500 milioni di euro circa. L'enorme danno nei suoi conti, insomma, è costituito da quasi 4 miliardi… di attivo! In altri termini, oltre il 45% dell'attivo dell'INPS è dovuto ai contributi degli immigrati (ovviamente questo non giustifica eventuali truffe, che per altro sono compiute in larga parte da italiani). Strano danno davvero, come strana era la deriva criminale (v. tuo commento precedente) che in realtà è una diminuzione costante dei reati da più di 20 anni.

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    Invece per avere la residenza in Italia nessuna legge chiede di avere soldi (ma anche casa, lavoro, conoscenze linguistiche, ecc…), vero tony1?

    • tony1 ha detto:

      Per avere la residenza in Italia, bisogna avere il permesso di soggiorno che viene rilasciato quanto il decreto sui flussi migratori viene varato e a condizione che si abbia un lavoro…..questo consente al cittadino straniero di aquisire tutti i diritti come per gli Italiani;
      Mentre per gli Italiani residenti come me in Tunisia viene richiesto l'accredito permanente e dimostrabile sul proprio conto corrente, questo ti da diritto solo al permesso di soggiorno, tutto il resto devi pagarlo compreso una tassa ogni qualvolta devi uscire dal paese.
      Gli Italiani che richiedono il permesso di soggiorno lo fanno perchè ogni 3 mesi devono uscire dal paese, diventa una scelta obligata per coloro per ragioni economiche hanno fatto questa scelta, per la maggior parte si tratta di pensionati con la minima, essendo questo paese molto più conveninte viverci fatto salvo lo stato di salute della persona ( farsi curare qui non è certamente salutare ) sono stato ricoverato per un intossicazione per 3 giorni ho pagato circa 1500,00 euro, ha già.. noi siamo ricchi……..
      Inoltre mentre da noi vengono offerti servizi astistenziali al cittadino ecstracomunitario in Tunisia c'è solo l'Ambasciata a cui rivolgerti, la quale fà quello che può; molto poco se no niente.

  • Anonimo ha detto:

    Sapevate che i matrimoni misti vengono riconosciuti solo a condizione che il coniuge occidentale si converta all'islam
    – che il marito può togliere i figli alla moglie e ripudiarla
    – un occidentale non può comprare terreni e immobili senza avere l'autorizazione del governatorato, che di solito arriva dopo anni e dopo che avete pagato ed è sempre negativa
    – che durante il ramadam i non mussulmani possono esssere Ripresi….. se fumano o mangiano in pubblico
    – che nelle moschee è vitato l'ingresso hai non mussulmani
    – che se non avete un assicurazione sanitaria si paga tutto compreso i medicinali che eventualmente l'ospedale vi somministra
    etc.etc.etc….
    Potrei continuare, molti residenti sono coppie etero e lo fanno per motivi economici, ogni qualvolta vi rivolgete alla nostra ambasciata per problemi la risposta è sempre la stessa: o vi mangiate sta minestra o vi buttate dalla finestra

  • tony1 ha detto:

    Vedo che molte persono parlano di un mondo che non hanno mai conosciuto, penso che per avere un idea di cosa si parli bisogna frequentare i luoghi e gli abitanti in questione.
    Vi siete mai chiesti come vivono gli occidentali che li risiedono? quali diritti ad essi sono riconosciuti? NESSUNO! solo per avere la residenza dovete dimostrare alla polizia di avere il conto in banca, viceversa si è espulsi e accompagnati alla frontiera.

  • Anonimo ha detto:

    Quella Jihad venuta dall'Italia
    di Paolo Biondani
    Arrestati nel nostro Paese, mandati nelle prigioni di Libia e Tunisia, liberati dopo le rivoluzioni: la strana storia dei terroristi islamici che ora guidano gli attacchi contro l'Occidente
    (04 ottobre 2012)
    Il comizio di Abu YiadC'è un filo nero che collega l'Italia alle rivolte anti-americane scatenate dagli estremisti salafiti in Tunisia, Libia ed Egitto. Tra i capi delle fazioni integraliste finite sotto accusa per i violenti assalti alle ambasciate statunitensi, spuntano alcuni dei più pericolosi esponenti delle cellule terroristiche inquisite in Italia. L'Espresso ha scoperto su Internet il video di un comizio incendiario dello sceicco Abu Iyad, il leader del gruppo salafita "Ansar Al Sharia", che ora è il ricercato numero uno per l'attacco del 14 settembre scorso all'ambasciata americana di Tunisi: al suo fianco, sul palco, compaiono Sami Essid Ben Khemais e Mehdi Kammoun, due tunisini che vivevano tra Milano e Gallarate (Varese), entrambi arrestati e condannati con sentenza definitiva come affiliati a un'organizzazione terroristica che disponeva anche di esplosivo, sequestato dalla polizia tedesca in un covo dei loro complici in Germania.

    I due condannati hanno scontato più di sette anni di reclusione in Italia, in carceri di massima sicurezza: espulsi in Tunisia, sono tornati liberi con l'amnista generale che ha beneficiato tutti i detenuti politici dopo la rivoluzione pacifica che ha abbattuto la dittatura di Ben Alì. Ora Essid e Kammoun sono responsabili della sicurezza dello sceicco Abu Iyad, che nel video pubblicato da L'Espresso incita i fedeli alla "guerra santa contro gli infedeli occidentali", citando a modello "Afghanistan, Iraq, Cecenia e Somalia".

    L'Espresso ha contato altri dieci militanti integralisti, condannati in Italia per terrorismo internazionale, che ora sono tornati liberi in Tunisia, Libia, Egitto e Marocco.

    L'espulsione forzata di Sami Essid, decisa nel 2008 dopo la sua condanna defiitiva come capo di una cellula terorristica con ramificazioni in Afghanistan e Algeria, aveva provocato un caso diplomatico internazionale: la Corte europea per i diritti umani ha infatti condannato l'Italia per averlo esposto al rischio di torture in Tunisia. In effetti Essid fu rinchiuso per ordine di un tribunale militare tunisino in un carcere-lager, da cui è evaso durante la rivolta popolare.

    Altri integralisti salafiti, da tempo residenti in Italia, sono stati espulsi anche di recente verso la Libia, dove l'attacco armato alla sede diplomatica americana dell'11 settembre scorso è costato la vita a quattro persone tra cui l'ambasciatore statunitense.

    La cellula terroristica scoperta a Milano che faceva capo a Sami Essid, chiamato "l'emiro Saber" dai suoi affiliati, aveva rapporti strettissimi con il gruppo dei tunisini, traspiantati in Belgio, che fornirono i passaporti falsi ai due killer (anche loro tunisini) del comandante anti-taliban Ahmed Shah Massoud, ucciso in Afghanistan il 9 settembre 2001: un attentato preparatorio, secondo gli esperti, delle stragi dell'11 settembre negli Stati Uniti. Il capo-cellula in Belgio era l'imam Tarek Maaroufi, a sua volta indagato (e ricercato) in Italia: scontata la pena, anche lui è tornato libero ed è rientrato in Tunisia.
    terrorismo
    |
    Abu Iyad

    ——————————————————————————–

  • Anonimo ha detto:

    Non esiste al mondo alcun paese musulmano democratico:la democrazia non è
    conciliabile con l'islamismo e questi paesi per essere governati hanno bisogno del pugno di ferro!
    Torna BEN ALI',spero.

  • gianni ha detto:

    La crescita dell'integralismo in Tunisia é direttamente proporzionale alla crisi politico-morale-economica del Paese. L'Occidente ha contribuito in modo ignobile alla crescita di questa realtà. Ben Alì & co. sono stati vezzeggiati da organizzazioni italiane e straniere (vedi il libro di Gaetana Pace, oppure la laurea Honoris Causa dell'Università di Ancona allo stesso dittatore per i diritti umani!!!, ma anche certi discorsi agli ambasciatori tunisini accreditati in Vaticano o presso la Repubblica Italiana, discorsi di sostegno, congratulazioni e vivissimi auguri per il regime ipercorrotto e asfissiante di Ben Alì, organismi dell'Unione Europea che si dimostravano compiaciuti del sistema dittatoriale e che, allo stesso, elargivano senza sosta aiuti, contributi, doni!!!). Ciò che più mi rattrista é constatare che ci siano state flagranti connivenze col regime di Ben Alì e che oggi nessuno ne parli. Penso al Corriere di Tunisi, giornale edito in Tunisia dalla famiglia Finzi (la sig.ra Silvia ha addirittura ricevuto una medaglia d'oro dal vecchio regime), che per vent'anni ha esaltato, blandito e sostenuto il regime di Ben Alì (con i finanziamenti della Repubblica Italiana!!!), e che da un giorno all'altro ha cambiato registro!!! Che schifo!!!
    Ai tuisini é stata tolta la dignità di un popolo, quindi alla massa non é rimasto che Dio. E questa é una realtà molto pericolosa. In questo clima l'omosessualità, espressione di libertà di scelta sessuale, é considerata come massima rappresentazione dell'aberrazione umana, e come dice chiaramente il Corano, deve essere punita con la morte!!! Gli omosessuali diventano così il capro espiatorio più visibile e più annientabile della società. Alle organizzazioni occidentali, come MOI, il compito di intervenire presso il Governo della Tunisia per pretendere garanzie di incolumità e rispetto. Ma nell'attuale caos mi sembra molto difficile.

  • tony1 ha detto:

    In Tunisia ci vivo da 3 anni e molti residenti come me incominciano a pensare di cambiare paese, i motivi sono:
    – estremismo religioso crescente dei salafiti
    – scarsa sicurezza
    – corruzione crescente

  • tony1 ha detto:

    La rivoluzione dei gelsomino si è trasformata in quella dei crisantemi
    Coloro che frequentano la tunisia si saranno sicuramente accorti che il clima di sicurezza che c'era al tempo del vecchio regime è cambiato; bastava solo minacciare di chiamare la polizia che i male intenzionati desistevano, oggi se ne fregano della polizia, la polizia finge di non vedere. Basta essere occidentali perchè questo costituisca motivo per insulti per strada; alle donne danno della puttana ogni uomini gay,
    la nostra colpa è essere Gay ma degli INFEDELI
    Vivere in questi paesi è diventato molto difficile, gli stessi Tunisini se ne sono accorti; basta vedere per strada i nmerosi uomini con barba da Salafita e donne con il burca con aria di sfida.

  • Anonimo ha detto:

    Solo gli stupidi possono credere che uno va a fare l'amore armato di un coltello e che per preservare la sua dubbia verginità da un 67enne,lo ammazza,ruba il suo cellulare e lo va a vendere…
    Solo gli stupidi e la polizia tunisina ,forse…

  • gianni ha detto:

    Invio questo altro articolo per sensibilizzare la "direzione" ad aprire un dibattito sulla prostituzione maschile, sui rischi e sulla situazione psicologica di sfruttatori e sfruttati. Lascio a voi una eventuale traduzione. Penso che sia importante dibatterne proprio in conseguenza dei due fatti criminosi avvenuti ad Hammamet.
    Gianni

    Tunivisions.net

    “Tunisie , Fait divers : Meurtre du ressortissant belge à Hammamet : Ce qui n'a pas été dit! Une affaire ''homo'' Publié le 15/10/2012 Nous revenons sur le meurtre commis sur un ressortissant belge à Hammamet, pour vous donner aujourd’hui plus de détails sur ce crime. Selon le complément d'enquête menée par les autorités judiciaires, la victime, un homme d'un âge avancé, 67 ans, homosexuel, s'était lié ''intimement'' au tueur, un jeune tunisien de 24 ans, avec lequel il entretenait des relations intimes et faisait appel à ses ''services'' autant qu'il voulait. La nuit du drame, le jeune tunisien s'était acquitté de sa ''sale besogne'' avec la victime, mais le belge a exigé de faire l'échange, c'est à dire de renverser la situation pour faire l'amour au jeune homme. Surpris et emporté par la colère, et voulant ''sauver son honneur'' aurait-il avoué, le tueur aurait retiré de sa poche un couteau avec lequel il mit fin aux jours du vieil homme. Après son forfait, il s'est emparé du portable de la victime qu'il offrit à l'un de ses amis, et c'est ainsi que la police a pu remonter jusqu'à lui pour l'arrêter.

    • argo16 ha detto:

      Hai ragione Gianni a sollecitare un dibattito in merito alla prostituzione maschile, sopratutto per cercare di attuare misure di sicurezza che dissuadano i ragazzi dal far fuori i loro utenti alla prima scaramuccia, contando su un sentimento sempre più diffuso di impunità. Vivo in paesi arabi da più di 20 anni, mi trovo molto bene e farei difficilmente ritorno definitivo in Europa. Sono stato anch'io un fruitore di sesso a pagamento, continuerei ad esserlo se la mia libido non si fosse improvvisamente addormentata, sedata. Bisogna organizzarsi per garantire la sicurezza, unirsi quanto possibile. Se analizzate la serie di omicidi a danno di gay in Tunisia, avvenuti negli ultimi 10 anni, troverete un innegabile denominatore comune: le vittime erano sempre sole in casa, spesso conoscevano il proprio assassino. Evitare di isolarsi é il primo accorgimento da adottare, se si vuole continuare a vivere all'ombra dei gelsomini. La Tunisia post rivoluzionaria sta affrontando problemi molto seri, a Tataouine c'é stato il primo omicidio politico, la povertà é una realtà concreta. Mi piace pensare che noi vecchie cariatidi potremmo forse renderci utili, almeno dove é possibile, provare ad uscire dal cerchio sterile dei nostri esclusivi bisogni di piacere, dai nostri cinguettii shampati.

  • Anonimo ha detto:

    INVERNO ARABO!

  • gianni ha detto:

    Tunisie – Hammamet : meurtre d’un ressortissant belge
    NEWS, SOCIÉTÉ | LM | 12 OCTOBRE, 2012 À 15:14

    La station balnéaire de Yasmine Hammamet, s’est réveillée, en sursaut, ce matin du 12 octobre.
    Vers 4 heures du matin, des riverains ont été alertés par des cris en provenance d’une villa mitoyenne.
    Quand ils ont accouru aux nouvelles, ils ont entraperçu quelqu’un qui prenait la fuite dans l’ombre.
    En entrant dans la villa en question, ils ont découvert son locataire, un belge de 67 ans, qui gisait dans une mare de sang. Ila avait été mortellement poignardé au niveau du cœur.
    Une enquête judiciaire a été ouverte pour identifier le coupable et connaitre les dessous de l’affaire.
    Source: Mosaïque FM

  • Zorro ha detto:

    Bravo.

  • Zorro ha detto:

    Bravo.

  • Zorro ha detto:

    Guardi che non é lei a stabilire chi e cosa vogliono scrivere o pensare i lettori di questo giornale, e se non fa il maestro d'asilo é già una buona notizia (per i bambini). Su molti giornali on line si può scrivere, mica solo sul suo. Intercultura non vuol dire un cazzo di niente se si cerca di spacciarla per quello che non é oppure giustificare attraverso questa parola comportamenti che non hanno niente a che vedere con i valori della nostra società. Sul vocabolario intercultura non esiste. Vediamo se ne colgo il senso: intercultura tanto per cominciare dovrebbe essere un termine espresso al plurale, interculture cioè scambi tra duo e più culture. Ma dove abbiamo mai visto in Italia extracomunitari interessati alla conoscenza della nostra di cultura. File di extracomunitari ne vedo alle ASL, ai Patronati, agli uffici dove rilasciano il tesserino sanitario per avere assistenza gratuita, alle Caritas per mangiare gratis e magari posteggiare macchinoni proprio davanti!!! Non ne vedo mai davanti a Musei o interessati alla visita di monumenti storici del nostro Paese, a conferenze sulla Storia del nostro Paese, ai dibattiti sociali. Sì ogni tanto in televisione ti piazzano un nero e un arabo in prima fila tanto per far notare la partecipazione di un extracomunitario che rimane assente e a volte sembra un extraterrestre. Ma si può vedere quali sono i risultati nei Paesi dove, prima che in Italia, sono entrati extracomunitari di origine arabo-turco-magrebina. In Germania i turchi si sono autoghettizzati e ti rivolgono la parola solo per dirti quanto costa la merce che si compra nei loro negozi. In Francia forse c'é più dialogo, ma che dire di un locale gay che (non so se esiste ancora) era frequentato da soli arabi, e se entravi ti guardavano storto. In Inghilterra ci hanno pensato parecchie pellicole cinematografiche a trattare il tema!!! E' lei che ignora il senso della multicultura perché, allo stato attuale, multicultura non ha nessun senso.

  • Zorro ha detto:

    Credevo che lei, come ha più volte detto e ridetto, volesse parlare su MOI di intercultura, di omosessualità e di problemi legati all'immigrazione. Bene, lo scandalo di Terni riguarda strettamente l'immigrazione in quanto gli aiuti sociali dati indebitamente dall'INPS ad extracomunitari scaltri, la dicono lunga sulla "malafede dell'intercultura" che di questi abusi non ne parla mai. La cifra di 150.000 euro possiamo moltiplicarla almeno per 100 per quanto riguarda il territorio nazionale? O forse sarebbe meglio per 1000? I dati sono stati riportati solo perché l'autorità competente ha voluto far luce. Continui pure a blaterare di intercultura così quando gli italiano ne avranno le scatole piene la reazione sarà catastrofica e verremo a dire grazie a chi come lei parla one way di intercultura.
    Se io le ricordo il serg. Garcia lei mi ricorda una iena ridens (senza offesa per le iene). Le sue categorie gliele rimando con l'aggiunta che lei appartiene a quella dei lacché del potere della sinistra italiana. Visto che sostiene la propaganda politica della muticultura mi spieghi lei che cosa significa questo termine così abusato, e pensi alle sue di finezze, perché in tutti i post che ha scritto non fa che denigrare chi non la pensa come lei.

    • Michele Benini ha detto:

      Vedo che non ha saputo rispondere a quello che le chiedevo. A me di essere associato alla sinistra italiana non fa certo particolare piacere, ma è sempre meglio che essere un razzista trinariciuto come si dimostra anche lei.
      Mi rammarico se lei ignora il senso della multicultura, con cui – volenti o nolenti – dovremo tutti fare i conti. Io non faccio il maestro d'asilo, ma se vuole le posso consigliare un buon vocabolario.

  • Zorro ha detto:

    Provi a fare un'ipotesi su scala nazionale dell'assalto alla diligenza dello Stato Sociale, da parte di extracomunitari che hanno capito come si fa a "rubare in modo legale". Faccia la proporzione di quanto emerso nell'orvietano e poi vedrà come centra l'intercultura. Altro che intercultura, che non vuol dire un cazzo di niente, questa é la morte della Cultura. Qui si sta negando la realtà di un fenomeno che riguarda in modo specifico una parte degli extracomunitari. Se lo nega si dedichi ad altro! E' meglio.

    • Michele Benini ha detto:

      La sordità si può curare, l'imbecillità no. Sperando che il problema del sedicente Zorro (che somiglia però di più al sergente Garcia) sia il primo, ripeterò quanto già detto più volte nei commenti qui sopra: il fatto che alcuni extracomunitari delinquano non fa degli extracomunitari in generale dei delinquenti. I dati sono già stati riportati e non li ripeto.
      Sulle truffe all'Inps, o ad altri enti penso che potremmo cercare di vedere le statistiche di evasione fiscale dei cittadini italiani o (caso sui giornali di questi giorni) di pensionati che hanno (per errore o coscientemente non so) dichiarato il falso, facendosi assegnare una quattordicesima della pensione che non spettava loro e che oggi sono chiamati a restituirla. Vediamo le percentuali di truffatori italiani e di extracomunitari e poi, se la percentuale di extracomunitari è più alta, vedremo di affrontarlo come un problema legato all'immigrazione e all'intercultura.
      Una cosa però potrà chiarirmela forse anche se appartiene alla seconda categoria: se intercultura per lei non vuol dire "un cazzo di niente" (grande finezza, complimenti), come mai abbiamo il (dis)piacere di leggerla qui?

  • Zorro ha detto:

    Tempo fa lessi un post in cui un vostro lettore specificava quanto fosse consuetudine approfittare dello Stato Sociale in Italia, e che ultimamente molti extracomunitari, capita l'antifona, si fossero specializzati nella ricerca dell'aiuto economico sapendo di essere blanditi per ragioni elettorali. Vorrei sapere cosa ne pensate di questo articolo e se potete aprire un blog sul vostro giornale in proposito, perché se solamente a Terni esiste questa situazione, immaginate su scala nazionale!!! Questo inoltre dimostra che l'INPS é un'ente pericoloso per lo Stato, in quanto eroga aiuti illegittimi, facendoli pagare ai lavoratori attraverso l'aumento continuo delle aliquote che i lavoratori versano all'ente stesso. Anche se non centra niente con l'articolo sul fatto di Hammamet un dibattito su questo fenomeno sarebbe quanto mai interessante perché la Società ne sente il bisogno. Grazie.
    Zorro.

    20/09/2012

    Residenti all'estero recepivano pensione sociale

    La Gdf di Terni ha individuato 15 persone che recepivano indebitamente assegni sociali per un valore complessivo di 150mila euro. In Italia solo per visite mediche nelle strutture pubbliche

    ORVIETANO – Riscuotevano la pensione sociale per un valore complessivo di 150mila euro, pur non avendo la residenza effettiva in Italia: la Guardia di Finanza di Terni ha denunciato quindici persone per avere riscosso indebitamente assegni per un valore complessivo di 150mila euro.
    Le persone individuate dalla Gdf sono nate in Marocco, Albania, Tunisia, Romania e risultando residenti nella provincia ternana da svariati anni.
    Percepivano l'assegno di pensione sociale, da due-tre anni e in un caso, addirittura dal 1999: per avere diritto a tale forma di assistenza da parte dello Stato serve però il requisito essenziale della residenza effettiva e abituale sul territorio italiano.
    Le Fiamme Gialle hanno accertato che i quindici individuati, pur mantenendo formalmente la residenza a Terni provincia, erano abitualmente dimoranti all'estero, tanto da risultare nella maggior parte dei casi completamente sconosciuti nei luoghi di residenza dichiarati in Italia.
    Esaminando i dati delle Aziende sanitarie locali, la Gdf avrebbe inoltre rilevato che tali soggetti risultavano presenti sul territorio nazionale soprattutto in concomitanza di esigenze medico sanitarie che richiedevano il supporto di strutture pubbliche, anche queste agevolate in quanto esenti dal previsto ticket, in considerazione dei redditi esigui dichiarati come percepiti.
    Ai fini delle indagini le Fiamme Gialle hanno anche acquisito dati bancari da i quali sarebbe emerso che gli interessati prelevavano costantemente somme di denaro tramite degli sportelli automatici di istituti di credito all'estero.
    L'Inps di Terni provvederà al blocco delle erogazione delle pensioni e avvierà le procedure di recupero dei 150 mila euro.

    • Michele Benini ha detto:

      Mancava giusto il giustiziere mascherato per condire questo minestrone.

      Come dice l'autore del commento, il testo riportato non c'entra (!) niente con l'argomento in discussione. Né mi pare che questo blog sia il luogo dove discutere gli sprechi pubblici legati all'Inps, visto che ci occupiamo di omosessualità e intercultura.

    • Lorenzo Sturpino ha detto:

      blanditi per ragioni elettorali? Ma ricoverati, GLI EXTRACOMUNITARI NON VOTANO!!

  • gianni ha detto:

    Caro sig. Pier gli immigrati hanno diritto di voto se dopo 10 anni prendono la cittadinanza italiana. Lei dirà ma allora non sono più immigrati. Certamente, perché in loro si devono creare le condizioni per capire il Paese in cui vivono, e ciò é molto difficile e complesso. Non impossibile se c'é una volontà pulita e disponibile, e necessita tempo, molto tempo. Il voto é una cosa seria che non si può mercificare o contrabbandare. E' l'unico elemento in mano ai cittadini per poter scegliere. E chi sceglie deve avere ben chiari quali sono le realtà del Paese in cui vive: la sua economia, la sua cultura, i suoi usi e costumi, le sue ambizioni e le sue arretratezze, i suoi rapporti con il resto del Mondo, le sue contraddizioni sociali, economiche e politiche………………… e deve partecipare allo sviluppo del Paese in cui vive, come hanno fatto i nostri padri e i padri dei nostri padri e come dovremmo fare noi se non ci fossero, oltre alle crisi economiche, paludi insondabili come lo Stato Sociale mal gestito dalla politica e usato in larga parte per arraffare consenso elettorale creando un esercito di richiedenti aiuti e agevolazioni, molte volte incontrollati e illegittimi. Lo Stato Sociale, gestito in questo modo, é la fine di una società. Di più, é la fine di una civiltà.

  • gianni ha detto:

    Sì mi dedico alla filmografia dei paesi dell'Africa del Nord (le dispiace?) e sono un lettore di fantascienza solo quando leggo i suoi post.
    Forse non riesco a farle capire cosa significa "comprare-comprare-comprare il prossimo-prossimo-prossimo-prossimo voto politico", quindi glielo spiego: significa elargire oggi piccoli o grandi privilegi sotto forma di aiuti sociali e altro (ma sempre di soldi si tratta) ad immigrati che dimostrano di avere redditi molto bassi, per avere in futuro il loro voto alle elezioni politiche. Diritto di voto che la sinistra richiede a gran voce. Un po' quello che faceva Lauro a Napoli negli anni '60, dava una scarpa destra e dopo le elezioni, se il voto gli era favorevole, dava quella sinistra. La sinistra italiana invece che é molto ricca preferisce "comprare" prima. Le racconto un fatto accaduto un po' di tempo fa: in un centro culturale italo arabo in Italia, durante un'incontro con una rappresentante politica tunisina, l'assessore all'integrazione di quella città si rivolse agli arabi presenti in sala (il 90% dei presenti) e disse "se avete istanze da sottopormi non esitate a farmele avere nella sede del PD. Non posso dimenticare che sono stata eletta anche con i vostri voti". I presenti erano quasi tutti giovanissimi, figli della prima ondata migratoria, nati in Italia, quindi legittimamente votanti. Adesso ha capito!

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      C'è voluto più di un mese perché si rendesse conto che attualmente gli immigrati non hanno diritto di voto in Italia. Ma non disperi: forse entro fine anno riuscirà a capire anche che le leggi di questo paese non riconoscono la cittadinanza – e quindi il diritto di voto – in virtù dello ius soli…

    • Michele Benini ha detto:

      Sarei piuttosto felice se un partito come il PD facesse una battaglia sul diritto di voto legato allo ius soli o alla cittadinanza in cinque anni. Purtroppo simili programmi, per questo pseudo partito di sinistra, si leggono solo su "Libero" o su "il Giornale".
      (Lauro dava una scarpa prima delle elezioni e l'altra dopo le elezioni, mica dava le scarpe ai bambini di cinque anni in cambio del voto che avrebbero dovuto dargli a diciotto)

  • Gianni ha detto:

    Caro sig. Michele Benini, una volta i bambini leggevano Pinocchio e si imbattevano in personaggi come il gatto e la volpe, oggi i lettori di M.O.I. si imbattono in Michele e Pier! Tanto per mettermi sul suo stesso piano!
    Le consiglio di andare a leggere sul "vecchio" Zingarelli il significato della parola razzismo. Se lei "ignora" il significato dei termini non é colpa mia. Il problema più importante é quello che, appoggiando incondizionatamente il fenomeno immigrazione nel senso di concedere diritti a gogò, si crea inevitabilmente nella società un sentimento xenofobo. Gli italiani non sono cretini e capiscono perfettamente che una parte politica cerca di "comprare", ripeto "comprare" il prossimo voto di 3/4 milioni di immigrati-elettori.
    Se lei lavora e si spende in favore dei diritti di tutti, questo le fa onore. Meno onore le fa ribadirlo, sottolinearlo. ll diritto principale é quello del rispetto delle idee degli altri, e lei, caro sig. Michele, di rispetto ne ha ben poco, e mi sembra anche un po' isterico. Se crede opportuno che tutti debbano avere gli stessi diritti si faccia paladino del diritto di reciprocità con i Paesi musulmani, perché se non si parte da questo punto tutto il resto é aria fritta, inutile propaganda politica. Non sono compagno di merende di nessuno, forse avrei piacere di conoscere il sig. Ninoto, ma non per uno spuntino pomeridiano bensì per uno scambio di idee. Chissà un domani…….
    Se alcuni sindaci di alcune città italiane hanno fatto appello all'ambasciatore della Tunisia affinché intervenisse per cercare di contenere gli atti delinquenziali prodotti incessantemente da una parte degli immigrati tunisini viventi in Italia (le rinnovo l'invito a leggere le cronache dei giornali degli ultimi 10 anni!!!) significa che il fenomeno é di proporzioni enormi e allarmanti. E' allarmante che delinquenti incalliti possano godere di assistenza e protezione da parte di avvocati, magistrati, politici. Perché ciò avviene? Se lo chieda e si dia delle risposte.
    I miei post non sono e non saranno mai buonisti, perché il buonismo é la strada più pericolosa per creare la xenofobia, cioé il razzismo (nel senso che lei intende). A me interessa la realtà della vita, della società, della cultura. Mi interessa smascherare la cattiva fede e l'ipocrisia, che sono i mali peggiori dell'umanità, soprattutto in Occidente.
    Sono convinto che lei agisca in buona fede e creda in quello che fa. Ma credo anche che lei sia la pedina inconsapevole di un oscuro e pericolosissimo gioco politico-culturale architettato per azzannare il potere da chi non appare mai in prima persona.
    Ed é proprio a causa di questa "gioco" perfido che il sig. Angelo é stato ucciso.

    • Michele Benini ha detto:

      Ho l'impressione che oltre a dedicarsi alla filmografia sui paesi del Nordafrica, lei sia anche un lettore di fantascienza.
      Non facendo parte di una folta schiera di complottisti, non riesco a prendere diversamente in considerazione le sue ultime frasi.
      Però riprovo a farle notare, come già fece invano Pier molti messaggi fa, che cercare di ingraziarsi il voto di 4 milioni di immigrati, che non votano nemmeno nelle elezioni amministrative, appare piuttosto idiota. Non nego che di idiotismo ce ne sia parecchio nei partiti della sinistra italiana, ma sinceramente non mi pare che arrivi a questo livello.

  • Anonimo ha detto:

    Sig.Michele,si limiti ad esprimere le sue idee invece di ridicolizzare e giudicare gli altri anche se esse non sono affini alle sue:è la regola fondamentale della democrazia.
    Se Gianni fosse mio amico,non potrei che esserne fiero:le "merende"
    ognuno se le va a fare con chi vuole e a lei signor Michele,potrei suggerire,se me lo permette,di andare a farsele in questi giorni,davanti a qualche ambasciata americana insieme ai suoi più adatti"amici di merende" e di barbarie: daltronte il vecchio proverbio è valido ancora oggi:"Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei".
    Non sono buonista ma per il rispetto delle leggi da parte di tutti:i veri privilegiati sono quelli ai quali si permette di non rispettarle le regole e coloro che li difendono:i loro" compagni di merende".
    Addio Ninoto

    • Michele Benini ha detto:

      Se per caso trova un passaggio nei miei commenti in cui difendo chi non rispetta le leggi, me lo faccia sapere, anche in privato, visto che – non posso dire con dispiacere – ho letto la sua ultima parola e conto che vorrà tenervi fede.

  • Michele Benini ha detto:

    Un tempo i bambini hanno avuto la fortuna di divertirsi con Gianni e Pinotto. A noi purtroppo è capitato di imbatterci in Gianni e Ninoto e non c'è andata granché bene. Pazienza per il divertimento mancato, ma i lettori non si facciano ingannare dagli ultimi due post buonisti e vadano a rileggersi i post razzisti precedenti di questa simpatica (?) coppia e poi valutino se hanno voglia di far muro con loro contro qualcosa.
    Per quel che mi riguarda, io lavoro e mi spendo in favore dei diritti. Ma non per i gay, per tutti. Quindi anche per gli immigrati (sì, anche i tunisini), anche per i musulmani, anche per tutti gli altri che non li hanno. Anche se questo dispiace ai compagni di merende Gianni e Ninoto, i diritti o sono per tutti, oppure sono privilegi.

  • Anonimo ha detto:

    E' vero che tutti abbiamo i nostri "limiti" ,nessuno è perfetto ed è normale che sia così;di super uomini nella storia ce ne sono stati ben pochi,ma forse ce n'è uno anche tra noi,poichè bolla i suo interlocutori
    di avere "limiti personali".
    Chi dice ciò,oltre ad essere presuntuoso,è lui stesso "limitato intellettualmente";spesso la cultura non è solo frutto di studi e di lauree,ma a volte un semplice dono di natura ,e se riflettiamo bene caro Pier,con lei la natura è stata molto avara!
    Non esiste corso di laurea che possa dare a qualcuno l'aureola di Superuomo,come non basta ospitare sul"Grande colibrì",un dibattito sia pure così importante,per potersi permettere di ingiuriare i propri interlocutori che non la pensano come te essendo convinto di essere unico detentore di "verità".
    Per quanto riguarda la frase "potrebbe capitare anche a voi", non è una velata minaccia,come si è insinuato,ma semplicemente l'amara constatazione che, fin quando le cose non cambieranno in nostro favore, tutti si corre dei rischi di subire vessazioni e violenze come è capitato ad Angelo.
    Noi,come al solito,ci dividiamo, ci aggrediamo,ci offendiamo a vicenda dando di noi un misero spettacolo inconcludente e di divisioni inconciliabili.
    In altri paesi i gay si uniscono in partiti politici e,una volta eletti, riescono ad occupare posti di grande potere e prestigio contribuendo al cambiamento di mentalità ed ottenendo legislazioni in loro favore.
    Invece di battibeccarci,dovremmo fare muro tutti insieme,pretendere di essere presi sul serio e considerati comuni cittadini alla stregua di tutti gli altri e come gli altri essere rispettati.
    Se saremo riusciti a contribuire ad ottenere giustizia per Angelo,avremo fatto un grande passo avanti,altrimenti continueremo ad essere discriminati,aggrediti,insultati,…
    Solo uniti,anche se portatori di idee diverse,potremo far valere i nostri diritti.
    Meditate gente,meditate…
    Ciao Ninoto

  • gianni ha detto:

    Credo di essere il meno indicato a dare una spiegazione al mio ultimo commento, di solito si commenta ciò che dicono altre persone. Comunque, affinché l'assassinio di Angelo non cada nel dimenticatoio, sarebbe interessante creare un dibattito sull'argomento: rapporti tra la società tunisina e i visitatori/residenti non tunisini omo/etero, per rendersi conto se effettivamente la Tunisia é il paese arabo dove più facilmente si possono avanzare diritti civili, tra cui quello di non essere discriminati a causa delle proprie scelte sessuali, oppure no. Films come "L'homme de cendre" di Nouri Bouzid, "Khochkach" di Selma Baccar e, qualche anno fa, "Le fil" di Attia, hanno stimolato l'opinione pubblica tunisina sull'argomento omosessualità. Ma qual'é l'effettivo "sentiment" della società araba nei confronti della diversità?
    Saluti
    Gianni

  • gianni ha detto:

    Caro Pier, anch'io ho sentito come lei sentimenti di odio, falsità e menzogne. Ho anch'io ho percepito "limiti personali di cui forse non si ha colpa", e una malcelata, molto malcelata, "tonalità minacciosa". Per quanto riguarda l'orgoglio di essere fascisti, se lei crede che io sia fascista lo creda pure, obbedisca pure, combatta pure………… é libero di farlo. "Sbandamento neuronale" non so cosa significhi. "Disinformazione cosciente", sarà forse uno dei miei tanti limiti, ma leggo, tutti i giorni, molte testate di tutte le tendenze politiche e molta letteratura da oltre 40 anni. L'odio non mi appartiene. L'odio prospera dove si nega la realtà dei fatti.
    L'assassinio di Angelo merita un'analisi approfondita della situazione che si é creata in Tunisia nei confronti dell'omosessualità e dei rapporti tra società magrebina e stranieri visitatori o residenti, omosessuali o eterosessuali . Questo lo può fare con maggior cognizione di causa chi in quel Paese ha vissuto, meglio ancora ascoltando le posizioni di gay o etero tunisini su questo specifico atto criminale e su quelli precedenti.
    Saluti
    Gianni

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Ora, Gianni, dimmi tu quale spiegazione dare, ad esempio, al tuo ultimo commento, dato che lo fai in calce all'unico articolo italiano sulla vicenda scritto con il contributo diretto di un attivista tunisino in Tunisia e ascoltando e coinvolgendo altri tunisini in Tunisia…
      p.s.: considerare "fascista" come un non-insulto cosa significa?

  • Anonimo ha detto:

    Michele Benini,Massimo Zardi
    anche se vi fimate e orgogliosamente vi rendete visibili, altrettanto orgogliosamente,noi fantasmi per necessità,rivendichiamo il diritto ad essere tali e a esprimere altrettanto orgogliosamente le nostre idee,anche se diverse dalle vostre,ma MAGGIORITARIE nell'opinione pubblica anche di SINISTRA,solo che voi non volete accettarlo:prova ne è che non riuscendo più a difendere le vostre tesi con idee idonee, passate agli insulti personali, di stampo Mafio-fascista.
    Vogliamo che la nostra DIVERSITA',sia NORMALITA'come in tutti i paesi civili;vogliamo una vera integrazione di quelli che vengono in Italia nel rispetto delle regole e che realmente DESIDERANO integrarsi nella nostra cultura nelle nostre citta'nel mondo del lavoro e vogliono costruire con noi un percorso di progresso morale,civile e politico
    per costruire un'Italia MIGLIORE .
    L'Italia non può accogliere tutti i disperati del mondo;
    bisogna che i paesi ricchi promuovano sviluppo e lavoro nei loro paesi d'origine e li facciano camminare con le loro stesse gambe,piuttosto che fingere una improbabile accoglienza e un ipocrita buonismo, salvo poi ,una volta sul nostro territorio,lasciarli nell'anarchia più assoluta ,senza regole nè legge.
    Permettiamogli tutto:"poverini,sono migranti ,hanno tutto il diritto di non rispettare le regole ,d'insultarci,trafficare,deridreci,delinquere" ecc .
    Ribadisco:benvenuti a coloro che vengono nel rispetto e per il rispetto delle leggi del Nostro Paese;
    Chi non difende la legalità e non rispetta le idee altrui ,è antidemocratico e antitaliano e merita di essere espulso dall'Italia insieme a tutti quelli che vengono per delinquere.
    Intanto Angelo attende ancora Verità e giustizia ,ma a quanto pare , a voi non interessa.
    Occhio ,se le cose non cambiano,prima o poi qualcosa del genere potrebbe capitare anche a voi…
    Cosa che NON AUGURO A NESSUNO,meditate gente,meditate…
    Ninoto 27 agosto 2012

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Di "mafio-fascista" (e di delirante) c'è il tentativo, fatto nell'ombra, di negare diritti e di fomentare sentimenti di odio ricorrendo a menzogne e falsità (senza neppure la capacità di tenerle insieme in modo coerente, ma questi sono limiti personali di cui forse non si ha colpa), c'è l'orgoglio di essere fascisti (senza il coraggio di affermarlo, ma negando che sia qualcosa di negativo), c'è la pretesa di rappresentare l'italianità, c'è il ricorso a toni ridicolmente minacciosi.
      Ad insultare la propria intelligenza e umanità è solo chi persevera a riproporre prese di posizione in cui non si capisce mai se prevalga lo sbandamento neuronale, la disinformazione cosciente o il semplice odio.
      Aggiungo solo che su Angelo, in Italia, ha cercato di capire la verità solo questo sito e, successivamente e ricorrendo proprio agli autori di questo sito, il quotidiano "la Repubblica".

    • Michele Benini ha detto:

      Per l'anonimo di Ninoto, faccio notare che ho espresso rispetto per chi non si qualifica, ma non accetto che uno per il solo fatto di mettere un nome (non riconducibile a un profilo, a una mail o a nient'altro) possa mettere in dubbio l'autenticità dei suoi interlocutori, come ha fatto più sopra vigliaccamente il suo compagno di merende.
      Il ritornello che gli immigrati bisogna aiutarli a casa loro è sempre efficace ma purtroppo nessuno di coloro che l'ha intonato ha mai fatto nulla per aiutare le persone che affrontano il rischio della vita per avere condizioni migliori a casa propria. Questo è il dato di fatto.
      Per il resto è lurido il tentativo di mettere in bocca al sottoscritto o a chiunque altro espressioni di giustificazione nei confronti degli immigrati che delinquono. E' evidente che il rispetto della legge da parte degli individui non può essere un optional, così come dovrebbe essere altrettanto evidente che il rispetto degli individui da parte della legge dovrebbe essere il minimo, mentre non è ciò che il nostro stato tanto civilizzato offre.
      Un'ultima osservazione, caro anonimo di Ninoto: quand'anche le sue idee (?) fossero maggioritarie, questo non implicherebbe necessariamente la loro veridicità. Certo una maggioranza merita sempre rispetto, ma (solo per fare un esempio) quando invoca la pena di morte è incivile anche se è maggioranza. Per fortuna però, nella sua splendida Weltanschauung, a quelli come me dovrebbe capitare "solo" un piccolo incidente, come quello che è costato la vita ad Angelo… Ah, no, lei non me lo augura, si limita a ventilarlo. Perché è un sincero democratico, è evidente.

  • gianni ha detto:

    Vi ringrazio per le parole meravigliose con le quali irrorate le vostre lettere, parole, ne cito alcune, che vi fanno veramente onore: deficiente, ignorante, arrogante, specialista nel fare figure di merda, vigliacco, fascista, come se fascista fosse un insulto, pirla, etc. etc. Per quanto riguarda l'identità riconoscibile ribadisco: l'80/90% di chi scrive resta anonimo, e l'anonimato é una scelta. Ma scusate, a voi interessa solo vomitare insulti o vi interessa confrontarvi sulle idee? Se vi interessa solo vomitare insulti, beh, non c'é che dire, raggiungete alla perfezione il vostro scopo. O forse il confronto é antitetico al vostro concetto di Democrazia? Pensavo che un blog servisse a dialogare. "Oso" troppo? Sto anche aspettando con ansia le prove della mia ignoranza e della mia arroganza, con dati e prove e non solo con epiteti a cascata. Concludo con la già citata frase di Voltaire: "non sono d'accordo con quello che dite ma mi batterò fino alla morte affinché abbiate il diritto di dirlo". Proprio come fate voi!!!
    Saluti
    Gianni

  • Maxx ha detto:

    Massimo Zardo, Caserta. Ribadisco: ignorante, arrogante, specialista nel fare figure di merda.

  • gianni ha detto:

    Sono in attesa di avere la prova della mia ignoranza e della mia arroganza (leggere le parole del sig. Maxx), così, magari riesco a prendere provvedimenti.Per il sig. Michele: se per lei l'anonimato (io però mi firmo) "adesso assume anche il sapore un po' vigliacco", significa che considera un po' vigliacchi circa l'80%/90% di chi partecipa ai blogs sulle varie testate on line. Se per lei, e concludo, é impossibile discutere con me lasci perdere, io non voglio obbligare nessuno a far niente, né tantomeno a condividere le mie modestissime idee, desidero solo esporle, documentarle e sostenerle attraverso il ragionamento che essendo soggettivo (per buona parte degli essi umani) rimane, per una scelta pro o contro, appannaggio di chi le legge. Buona notte
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Se non è proprio deficiente, ha capito benissimo a cosa mi riferivo. Lei metteva in dubbio che Maxx fosse qualcuno che aveva già discusso con lei: lo ha scritto…
      Io rispetto l'anonimato, anche se non lo condivido. Ma se uno come lei, per il solo "coraggio" di firmarsi "gianni" (ma senza un'identità riconoscibile), osa mettere in dubbio che altri siano falsi o imbeccati, allora sì le dico che lei è un vigliacco.
      Quanto al resto, avere opinioni diverse è legittimo, supportarle con menzogne (come ha fatto lei per la gran parte dei suoi interventi) è pure possibile ma non si dovrebbe pretendere rispetto, perlomeno…

  • gianni ha detto:

    Caro Maxx (o chi per lei), mi intersserebbe avere una prova della mia stupidità e della mia arroganza, per cui se riesce a estrapolare frasi, idee o concetti da me esposti che possano validare il suo giudizio gliene ne sarei grato e resto in attesa. Altrimenti le sue parole avrebbero solo la pretesa dell'insulto, e risulterebbero figlie dell'arroganza e della stupidità.
    Saluti
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Molto bello il "chi per lei".
      Se non se ne fosse accorto, chi ha discusso con lei ha messo fin qui nomi e cognomi, a differenza del suo anonimato che adesso assume anche il sapore un po' vigliacco.
      Sul resto non entro nel merito: ho giù spiegato perché è impossibile discutere con lei e mi ripeterei

  • Maxx ha detto:

    Ciao Gianni, si, si, io dico che sei un fake, che finge di pensarla così, perché neppure un fascista è così veramento stupido e pieno di arroganza… che ne dici di…?

  • gianni ha detto:

    p.g.r. (per grazia ricevuta).
    Gianni

  • gianni ha detto:

    Mi fa piacere che, dopo aver letto l'articolo e spero anche il prosieguo, abbia compreso la situazione: c.v.d., come volevasi dimostrare!
    Grazie di cuore
    gianni

  • gianni ha detto:

    Caro Michele, mi dispiace che la mia ultima mail l'abbia condotta alla farneticazione. Visto che sripta manent mi estrapoli una frase in cui "oso dire che mi si impedisce di parlare". Il suo tono stalinista/hitleriano mi riempie di buonumore. Capisco che una mente illuminata come la sua si indispettisca delle mie semplici e chiare parole. ma siccome lei cita una mia presunta cecità le "sporgo" questo articolo fresco di giornata sul quale potrà riflettere ed eventualmente valutare a che punto é arrivato il suo abbassamento visivo.
    Saluti
    Gianni
    RONACHE
    POZZALLO – 20/08/2012
    I più scalmanati hanno iniziato ad inveire contro poliziotti
    Rivolta di 56 clandestini al centro di prima accoglienza di Pozzallo: disperati sul tetto
    La richiesta, inevasa, dei permessi di soggiorno e il possibile rimpatrio in tempi brevi scatenano l´ira degli ospiti del centro
    Calogero Castaldo

    Rivolta dei 56 immigrati clandestini rinchiusi nel centro di prima accoglienza. La richiesta, inevasa, dei permessi di soggiorno e il possibile rimpatrio in tempi brevi scatenano l´ira degli ospiti del centro. É successo quando il folto gruppo di tunisini ha pensato bene di inscenare una vigorosa protesta contro le decisioni di rimpatrio predisposte dalla Questura di Ragusa. Già nella notte, i primi turbamenti hanno agitato gli animi dei tunisini. Tanto che le forze dell´ordine, di buon mattino, hanno ostruito con una volante l´ingresso principale del sito. Le avvisaglie sono cominciate intorno alle 7 di ieri mattina quando dalle parole si è passati alle vie di fatto.

    "Non riuscirete a mandarci di nuovo in Africa" il coro unanime dei reclusi del centro. Un primo folto gruppo di africani ha caricato gli agenti presenti al Cpa. Vetri rotti, una scrivania messa sottosopra, il ripostiglio messo a soqquadro, sei degli otto rubinetti divelti come arma impropria da usare contro le forze dell´ordine, acqua per terra in diverse stanze. L´uso dei manganelli ha certamente scoraggiato i meno facinorosi che, dopo qualche minuto, hanno cessato la loro protesta, rientrando nella zona est del centro.

    I più scalmanati hanno invece iniziato ad inveire contro poliziotti e carabinieri, alcuni hanno pure guadagnato la via d´uscita per fuggire, in tre (c´è chi dice due persone) hanno trovato il modo di evadere dal centro e di far perdere le proprie tracce. A tal proposito, una segnalazione è giunta alle forze dell´ordine di un immigrato che ha percorso a piedi il Viale Australia, prima di «nascondersi» in città. I Carabinieri hanno setacciato le vie del quartiere Raganzino, in mattinata, senza riuscire a trovare anima viva.

    Ore 10. Sedici immigrati salgono sul tetto, grazie ad una pila di materassi messi l´uno sopra l´altro. Sul tetto, i sedici immigrati hanno pietre, cocci di vetro, anche un bastone di legno. Inizia la mediazione. Gli agenti, in tenuta da sommossa, agitano i manganelli, gli immigrati, a loro volta, minacciano gli agenti con gesti inequivocabili. Arriva anche il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, assieme al vicesindaco Francesco Gugliotta, e all´assessore comunale Alessandro Maiolino. Lo stesso Maiolino tenta una mediazione con il gruppo. Per tutta risposta, ottiene il gesto del «taglio della gola» col dito pollice da parte di un immigrato….
    ………………. l'articolo continua

    • Lorenzo Sturpino ha detto:

      Beh, visto che si sta così bene in questi centri di accoglienza e gli immigrati sono così felici di venire in Italia a delinquere e a rubarti il pane perché non ti fai un giro in Tunisia e poi magari in barcone e poi ricevi la scheda telefonica e tutti i ben di Dio che gli italiani danno agli stranieri e i pasti caldi e gli alloggi confortanti che gli italiani offrono a questi delinquenti di immigrati? Un bel giretto, così ti rinfreschi un po' le idee e ti togli di qui a rompere le palle! Mi sembra di sentir parlare la Santanché… E comunque di fronte ad una mela rossa non è che per te è verde e per me è rossa e questo è rispettare il pensiero altrui… Te la togliessero a te la pensione o lo stipendio e poi vedi come correresti a correre a portare la polverina bianca ai tuoi cari amici politici ricchi con i soldi nostri! A te si può rispondere solo ironicamente perché argomentare non serve a niente, t'hanno riempito la testa di scemenze e non ci entra più nulla.

  • gianni ha detto:

    Neanch'io sono uno psicoterapeuta e non mi interessa insultare nessuno, mi dispiace solo constatare l'ostilità nei confronti di pensieri diversi dai vostri. Le mie opinioni di persona adulta nascono dal bisogno di analizzare l'oggettività dei fatti. La Democrazia si basa proprio su questo confronto, che dovrebbe essere pacifico. Consiglio al sig. Michele Benini di farsi dei bagni molto caldi per rilassare il corpo e soprattutto la mente. Magari rileggendo nella vasca, speriamo non fessa, la celebre frase di Voltaire "…….non sono d'accordo con quello che dite ma mi batterò fino alla morte affinché abbiate il diritto di dirlo", riflettendo sul suo significato profondo.

    • Michele Benini ha detto:

      Se lei continua a rivoltare la frittata a ogni messaggio (nell'ultimo ha concluso il suo intervento con il contrario di quanto sostenuto nelle prime righe) ed è convinto che le sue siano idee, buon per lei. Io discuto molto volentieri, ma parlare coi sordi o mostrare una fotografia a un cieco è perfettamente inutile. Quindi andrò volentieri a fare un bagno, ma lei non osi dire che le si impedisce di parlare: sono due settimane che sproloquia scemenze su questo blog e proprio perchè qui non si censurano i commenti, nessuno le ha cancellato una virgola, benché ci fosse più di una ragione – dal mio punto di vista – per considerarla un ospite indesiderato. Dopodichè, se vuole chiami pure la mamma e si lamenti di quanto sono scortese, ma non cerchi di far passare le sue patetiche arrampicate sugli specchi come delle idee degne di un essere umano dotato di cervello.

  • gianni ha detto:

    Caro Pier, leggo sempre con interesse le sue opinioni, spesso in contrasto con le mie, e per questo rispondo prontamente ai suoi due ultimi interventi. Trovo interessante il mescolare rom rubabambini ed extracomunitari delinquenti con disabili ed ebrei usurai. Fa parte di una strategia "socio-culturale" ben precisa e radicata . Scusi, ma se alcuni rom rubano i bambini bisogna negarlo? Se alcuni extracomunitari (non pochi) spacciano, rubano e violentano bisogna negarlo? Se alcuni ebrei si sono trasformati da usurai in "raffinati speculatori finanziari internazionali" bisogna negarlo? Se i doverosi servizi ai disabili veri vengono penalizzati dai disabili falsi, bisogna negarlo? Dobbiamo diventare negazionisti solo per compiacere il suo sarcasmo? Ah, dimenticavo i comunisti mangiabambini (Benigni docet), almeno questa eventualità non può più esistere perché di comunisti non ce ne sono più.
    Ma veniamo all'antica Grecia: nella sua dotta analisi storica si é dimenticato di dire che i greci si opposero con tutte le loro forze all'invasione persiana. La demagogia è sempre pericolosa, così come lo é la negazione della realtà. A proposito delle idee "folli" come l'inesistente voto degli stranieri le pongo la seguente domanda: secondo lei i piccoli e grandi privilegi concessi da molti Comuni italiani agli extracomunitari sono finalizzati a che cosa? All'integrazione? Saranno infatti le forze politiche comunali che beneficeranno in primis del voto a livello locale. La mente degli italiani non é ancora completamente obnubilata da una certa propaganda politica. La gente capisce ancora quali sono le astuzie e i raggiri che una parte politica usa al fine di racimolare i voti necessari per appropriarsi del potere. Penso che nel sistema democratico occidentale la ricerca del consenso elettorale ad ogni costo, sia palesemente prioritaria, e si trasformi nel peggior nemico della legale Democrazia. Secondo me il primo vero Principio Universale dell'Uomo é il rispetto dell'"Altro", basato sul concetto di rispetto reciproco, questa é la regola basilare necessaria per gestire il fenomeno immigrazione. In questo, penso, sarà d'accordo con me.
    Saluti
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Rinnego me stesso per la seconda volta e mi scuso con Fiorenza per il mio ultimo intervento. Se un vaso è fesso non può che suonare fesso ed è perfettamente inutile discutere con un cretino. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Gianni, ma da dove nasce tutta questa tua confusione mentale? Semplice ignoranza, stupidità, lavaggio del cervello fascista? Certo che i tuoi commenti sono sempre un'ottima pubblicità… per chi la pensa diversamente da te! Comunque, per me discussione chiusa: non sono uno psicoterapeuta.

  • gianni ha detto:

    Condivido la lunga lettera di Ninoto, come ho già esposto anch'io, precedentemente. Credo che il fenomeno sia fondamentalmente politico: proprio oggi, per la fine del Ramadan, un articolo sulla Stampa di Torino descrive l' immigrazione nella capitale subalpina come fatto positivo dando definizioni assolutamente false sull'integrazione e sul coinvolgimento degli immigrati islamici nella società torinese. Qui prodest? Cosa significa questa mistificazione della realtà. La politica di sinistra sa di avere a disposizione un plateau di voti importante, gli immigrati rappresentano un numero di voti fondamentale, indispensabile per "arraffare" il potere! Non dimenticando il fatto criminale di Hammameth, anzi, proprio per non dimenticarci di Angelo, sarebbe interessante analizzare le relazioni, i comportamenti e le prospettive della presenza di immigrati mussulmani nella nostra società. Il rispetto é dovuto quando il rispetto si riceve. L'integrazione islamica, oggi nella società italiana, appare difficile e improbabile.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      I Greci, inventori della democrazia (governo del popolo) erano ossessionati dal pericolo dell'oclocrazia (governo delle masse): sapevano che non tutte le opinioni sono compatibili con la democrazia e temevano il trionfo dell'ignoranza e della demagogia, rapida e sicura via per la dittatura e per la perdita di libertà per tutti.
      La stessa ossessione è presente nel liberalismo moderno (no, Gianni, non parlo della perfida sinistra), che spesso appare più interessato a definire, più che la regola generale del "tutte le opinioni hanno pari cittadinanza", le sue eccezioni. Ad esempio:
      – le opinioni eccessivamente "aggressive", cioè in contrasto con i diritti fondamentali dell'essere umano (ad es., l'idea che qualcuno dia dignità a qualcun altro è una bestialità da primo colonialismo), non sono equiparabili a quelle che riconoscono tali diritti;
      – le idee eccessivamente "folli", cioè del tutto prive di razionalità (ad es., l'inesistente voto degli stranieri, privi di diritto di voto persino a livello locale, presentato come indispensabile per conquistare il potere), non sono equiparabili alle idee minimamente razionali;
      – le idee basate su bugie (ad es., l'Italia che violerebbe il diritto europeo nel riconoscere diritti agli immigrati, quando è vero il contrario) non sono equiparabili a quelle basate su dati reali.
      La convivenza sociale in Italia e in Europa è in serio pericolo. Ma il rischio nasce non da invasioni esterne, ma da invasioni interne di opinioni incompatibili con la democrazia che pretendono pari dignità senza dimostrare un minimo livello di qualità (rispetto, razionalità, verità…), che pretendono pari dignità per il solo fatto di esistere.

  • Anonimo ha detto:

    Mentre vi dilettate in disquisizioni socio-politiche perdendo di vista il tema da cui è iniziata questo dibattito,sapete a che punto sono le indagini sull'omicidio di Angelo?
    Al punto di partenza!E se continuate così,anche le nostre autorità non avranno la forza di chiedere verità alle alle autorità tunisine:divisi si perde!
    Gli stranieri,li abbiamo soccorsi in mare,li abbiamo portati sul nostro territorio, li abbiamo sfamati,dissetati,vestiti,curati,ospitati,gli abbiamo dato schede telefoniche per telefonare alle loro case,li abbiamo trasferiti in aereo in altre città italiane,li abbiamo accolti persino nelle nostre case,gli abbiamo dato lavoro,DIGNITA'e persino un Permesso di Soggiorno, anche contro le direttive europee…ecc…
    E loro per ringraziarci ,distruggono e bruciano il Centro di Prima accoglienza di Lampedusa,mettono a ferro e fuoco un intero quartiere di Bari aggredendo anche le forze dell'ordine.
    A Foggia stesse scene nel campo di Borgo Mezzanone e come se non bastasse in città,aggrediscono le forze dell'ordine che provano ad identificare i venditori ambulanti che sfacciatamente riempiono le vie del centro proprio davanti ai negozi che pur pagando regolarmente le
    tasse,devono subire minacce e concorrenza sleale.
    Stesse scene in mezza Italia.
    E poi ci sono gli spacciatori,borseggiatori che se ti azzardi a dire qualcosa ti minacciano e ti insultano.
    E poi ci sono i "trasportatori" di auto di lusso verso i paesi Balcani le cui città son piene di auto rubate in Europa e soprattutto in Italia.
    E poi ,anche minori,ubriachi o drogati alla guida di macchine rubate investono e uccidono persone indifese;magia!Il giorno dopo sono già fuori a piede libero …
    E poi ci sono quelli che trafficano in "DONNE" prostitute schiave,ci sono mariti che obbligano le mogli ad indossare il "burca"e se qualcuna osa toglierlo per il gran caldo,viene massacrata di botte anche se incinta.
    Ci sono padri che uccidono figlie solo perchè si vestono all'occidentale o si fidanzano con ragazzi italiani;bambine vendute come spose persino ad uomini vecchi,altre che subiscono la violenza e l'umiliazione dell'infibulazione ecc.
    Ci sono quelli che ti chiamano"taliano b…"oppure "finocchio di m…"
    Cosa volete che sia,non è niente, è solo il loro modo di ringraziarci,siamo noi che non li capiamo e non li lasciamo integrare.
    Ma lo volete capire che queste persone non VOGLIONO INTEGRARSI considerano il nostro paese una terra di conquista e di sfruttamento,non gli interessa la nostra cultura ,la nostra storia ,le nostre leggi,il nostro futuro!
    Basta con questo buonismo del c…
    Ci vuole LEGALITA':rispetto delle leggi che piacciano o no:
    chi viene nel rispetto della legge,per lavorare onestamente e costruire il nostro paese con noi,è mio FRATELLO;
    chi viene illegalmente , per vivere di espedienti o delinquere, deve essere ESPULSO.
    Provate voi a commettere qualche sciocchezza nei loro Paesi,o ad entrarvi illegalmente…
    Passerete guai seri! Meditate gente,meditate…
    Ninoto 19-08-2012

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Esatto Ninoto, gli immigrati rubano e spacciano. Poi ci sono i rom che rapiscono i bambini, i gay che i bambini preferiscono violentarli, i comunisti che invece se li mangiano, gli ebrei usurai che controllano l'economia mondiale, i disabili che, da mangiatori inutili quali sono, mandano in fallimento lo Stato… Per fortuna che qualcuno come te mantiene un barlume di lucidità nella visione del mondo e, senza abbandonarsi a generalizzazioni e allarmismi irrazionali, ci salverà dall'abisso…

  • gianni ha detto:

    Cara Fiorenza, la ringrazio per gli insulti. Mi dispiace per lei ma non mi danneggiano né mi turbano, e poi stia tranquilla, in questo Paese essere intelligenti non é obbligatorio, e nessuno meglio di lei lo dimostra.
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Mi scuso se, contravvenendo al mio proposito, intervengo ancora. Lo faccio solo per chiedere di evitare gli insulti gratuiti. Discutere mi pare utile, argomentare è intelligente, insultare non serve a nessuno (e vale per tutti, naturalmente, non solo per uno).

  • Fiorenza ha detto:

    Errare è comportarsi da pirla, perseverare è essere pirla. La regola di mio padre è sempre valida. Come quest altra: se uno non ci arriva, non ci arriva, e ai limiti della natura rimedio non c'è.

  • gianni ha detto:

    Caro sig. Michele Benini lei mi scrive : "…..si pubblica solo ciò che fa notizia, quindi un italiano aggredito da stranieri sì, il contrario no….". Allora sono andato a leggere gli articoli sui giornali da lei citati: bene non ho trovato neanche l'ombra di un italiano che abbia aggredito, o accoltellato, o rapinato, o ucciso un immigrato. Neanche leggendo gli articoli che lei propone riesce ad accettare la realtà? Se non ce la fa da solo vada a chiedere alle Forze dell'Ordine, loro sapranno chiarire tutti i dubbi sul : "…. si pubblica solo ciò che fa notizia……"
    Saluti
    Gianni

  • gianni ha detto:

    Siccome i miei "pregiudizi" provocano risentite e isteriche repliche mi limiterò a passarvi articoli come quello di seguito, non scritti da me, ma che tutti i giorni inondano le cronache di tutta l'Italia.
    Buona notte
    Gianni

    Cronaca
    La Polizia intensifica i controlli in zona stazione e giardini Speyer

    martedì 14 agosto 2012

    La Polizia da due giorni ha intensificato i controlli nella zona stazione e giardini Speyer anche con l'ausilio di servizi investigativi in abiti civili. I numerosi controlli eseguiti hanno permesso di rintracciare due cittadini tunisini, D.R. 33enne e H.A. 28enne, a Ravenna senza fissa dimora, ed entrambi con precedenti di spaccio di droga e furti.

    Gli stessi, dopo le formalità, sono stati accompagnati presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di Bari che provvederà al loro rimpatrio in Tunisia.
    Altri due cittadini tunisini clandestini sono stati identificati e muniti di decreto di espulsione del Prefetto con ordine del Questore a lasciare l'Italia entro 7 giorni.
    Detti servizi proseguiranno nei prossimi giorni.

  • Fiorenza ha detto:

    Gianni, adesso basta, stai facendo la figura del p…

  • gianni ha detto:

    Scusi ma sul rapporto annuale dell'INPS sono segnalate forse le false pensioni di invalidità illegittimamente elargite??? Cosa me ne frega dei dati ufficiali se poi ci sono manipolazioni, sprechi, illegittimità, "favoritismi regionali", etc. etc. che solo la Giustizia attraverso la G. d. F. può scovare? Caro Pier, abbiamo idee diverse e contrastanti. Ma tornando al tema dell'articolo, cioé all'omicidio di Angelo, ripeto: ci sono assassinati e assassini! Italiani residenti in Tunisia ce ne sono pochissimi, eppure atti criminali nei loro confronti ce ne sono stati molti. Fortunatamente non mi risulta che accada l'opposto in Italia! Sempre a proposito della propensione al crimine…………
    Saluti
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Scusi Gianni, io – per quanto mi riguarda – scrivo per l'ultima volta in questo ping-pong. Ad ogni obiezione che le viene smontata sulla base di stime, dati ufficiali, ricerche specializzate, lei oppone sempre nuove e più generiche argomentazioni. Poi arriva a dire che i dati INPS sono segreti e quando le viene mostrato il link dice che i dati ufficiali sono fasulli e non ci si può basare su quelli, perchè non mostrano le pensioni di invalidità (che non c'entrano un tubo con ciò di cui si parlava)… Ma se non vanno bene i dati ufficiali, quali pensa di utilizzare per le sue approfondite analisi? Quelli di sua zia?
      Sulla questione delle aggressioni le faccio presente che (per una vecchia mal-intesa regola del giornalismo: si pubblica solo ciò che fa notizia, quindi un italiano aggredito da stranieri sì, il contrario no) la stampa è raramente attenta nel dare voce ad episodi di intolleranza nei confronti di stranieri. Tuttavia basterebbe fare un po' di ricerche, anche qui, e stranamente esce una realtà diversa da quella di cui parla lei. 3 aprile: Bresciaoggi; 11 aprile: Reporter; 15 aprile: Il giorno; 27 aprile: Umbria24; 30 aprile: Polizia di Stato; 5 maggio: Corriere del Veneto; 8 maggio: Perugia Today; 10 maggio Lettera 43; 31 maggio Il giorno; 27 giugno: Cinque giorni; 14 luglio: Giornale di Reggio; 22 luglio: Trentino Infoinrete; 5 agosto: Tuttoggi.
      (mi sono limitato solo alle aggressioni a cittadini tunisini in Italia a partire da aprile fino ad oggi, per quello che sono riuscito a trovare in pochi minuti, ma sono certo che con le sue solide e fondate argomentazioni troverà da ridire anche su queste fonti, per cui la saluto, le auguro buona fortuna e a non risentirci)

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Gianni, non stiamo ancora parlando di "idee diverse e contrastanti", ma dei dati di base sui quali formare queste idee. Dati che ignori o inventi di sana pianta (tra le altre cose: i tassi di criminalità, gli assegni comunali pagati dall'INPS, il segreto sui dati INPS, il voto di scambio per stranieri privi di diritto di voto…). Dati di fronte ai quali, quando ti vengono forniti, o dici che non ti interessano perché il problema è un altro rispetto a quello che tu stesso hai tirato fuori oppure dici che non sono validi perché, a seconda del tuo umore del momento, vuoi dati ufficiali (come tutti quelli forniti), non vuoi dati ufficiali perché fasulli e incompleti (peccato che quello che tu dici mancare sia invece presente) o ti ispiri a sentimenti generali. Capisco che non puoi accettare qualsiasi informazione in contrasto con il (pre)giudizio da cui parti (quando si cerca un capro espiatorio succede sempre così), ma è un problema sul quale solo tu puoi far qualcosa.

  • gianni ha detto:

    Caro sig. Pier, possiamo giocare a ping pong all'infinito, lei troverà sempre modo di ribattere alle mie idee ed io alle sue. Se non ha ancora capito che il sentimento generale dell'opinione pubblica italiana, che io peraltro non condivido, é sempre più indirizzato ad una certa antipatia nei confronti degli immigrati mi dispiace per lei e per il giornale che rappresenta. Sulla realtà dei numeri, soprattutto quelli dell'INPS, crederò solo a fronte di ricerche approfondite liberamente eseguite, che per ora é impossibile fare. L'istituto non permette a nessuno di consultare i propri dati. Sull'INPS ci sarebbe molto da dire, ma agli italiani basta sapere delle migliaia di pensioni di falsa invalidità, elargite illegittimamente per avere in cambio il voto politico alle elezioni, e del buco enorme che questa aberrazione ha creato.
    Anch'io credo che in ogni gruppo umano esistono buoni e cattivi, ma sta nella proporzione tra gli uni e gli altri la citata "propensione al crimine", e non é affatto banale stabilirlo e tenerne conto per elaborare statistiche sull'argomento. Così come in ogni gruppo umano esistono saggi e idioti, spiriti liberi e spiriti soggetti al pensiero unico, assassini e assassinati. In sostanza la lotta perenne tra il bene e il male.
    Saluti
    Gianni

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Caro Gianni, cerchiamo di chiarire: o discutiamo in base a sentimenti generali o in base a ricerche approfondite e a dati ufficiali. I dati INPS che ho citato sono tratti dal Rapporto annuale dell'ente, che, tutt'altro che segreto, è liberamente consultabile e scaricabile anche online. I dati sui tassi di criminalità sono tratti dal bollettino su immigrazione e criminalità dell'ISTAT e dal sito del Ministero della Giustizia.
      Non capisco poi cosa c'entri la diffusione delle pensioni di falsa invalidità per ottenere il voto politico alle elezioni con la criminalità straniera, anche perché, non godendo del diritto di voto, uno straniero non potrebbe certo partecipare ad uno scambio di questo tipo.

  • gianni ha detto:

    Caro Michele, non sapevo che dire moschee islamiche fosse così ridicolo da suscitare la sua ilarità. Spesso si sente parlare di chiese cristiane……………. dunque! Per quanto riguarda la clandestinità questa rappresenta una condizione di irregolarità giuridica in tutti i Paesi del Mondo. Solo che in molti altri Paesi i clandestini non vengono raggruppati in centri speciali, ma vengono subito tradotti in carcere e con celerità rispediti nel proprio Paese d'origine. L'esempio dello spacciatore "religioso" l'ho fatto semplicemente per dimostrare una certa propensione al crimine di una certa percentuale di immigrati magrebini. Se a Lei (ed anche a Pier) interessano maggiori chiarimenti può leggere i quotidiani locali delle varie Province italiane ed estrapolare gli articoli che trattano di atti criminali compiuti da magrebini. Dall'inizio dell'anno sono diverse centinaia, e si tratta solo di quelli denunciati. Ho amici arabi con i quali discuto spesso di queste cose, e sono loro i primi ad auspicare un allontanamento dei loro compatrioti dediti al crimine.
    Una truffa molto diffusa e poco denunciata, é costituita dagli assegni comunali di sostegno famigliare, conseguenti a ricongiungimenti fasulli accompagnati da denuncia di reddito minimo, e illegittimamente elargiti dall'INPS. Illegittimamente perché controlli non ce ne sono, e i facenti parte del nucleo famigliare, spesso, dopo aver firmato i moduli necessari ad ottenere gli assegni di sostegno, se ne tornano al paesello, mentre il "capofamiglia", in Italia incassa!. Un po' come le pensioni sociali elargite sempre dall'INPS agli italiani d'Argentina che magari hanno redditi cospicui, ma la cui consistenza patrimoniale non viene controllata da chi dovrebbe farlo. Questo comportamento, molto più diffuso di quanto si creda, non fa altro che aumentare la xenofobia, oltre che a danneggiare i conti dello Stato italiano. Lei cosa ne pensa?
    Saluti
    Gianni

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Occorre distinguere tra una irregolarità amministrativa e una condizione personale che viene considerata (con un nonsense giuridico evidente) reato. La non ammissibilità della legislazione italiana sulla "clandestinità" è stata confermata da sentenze della Corte costituzionale e delle Corti europee. Il fatto che alcuni altri stati abbiano politiche in violazione dei diritti umani degli immigrati non mi sembra comunque una buona ragione per imitarli…
      Per quanto riguarda quella "certa propensione al crimine di una certa percentuale", è una formula così vaga e priva di significato che non so proprio cosa replicarti: in ogni gruppo umano esistono buoni e cattivi (mi scuso per la banalità dell'affermazione, ma sembra necessario partire dall'ABC), quindi "una certa propensione al crimine di una certa percentuale" potrai riscontrarla in qualsiasi gruppo umano.
      Comunque, tenendo buono il tuo metro di giudizio, la nota religiosità dei boss mafiosi dimostrerebbe una particolare propensione al crimine degli italiani? O forse tale particolare propensione italiana sarebbe dimostrata dal fatto che i miei amici italiani non ne possono dei reati commessi dagli italiani?
      Una piccola nota finale sull'INPS (che, faccio notare, non elargisce assegni comunali): l'ente riceve dagli immigrati 6 miliardi 260 milioni di euro circa e versa agli immigrati 2 miliardi 500 milioni di euro circa. L'enorme danno nei suoi conti, insomma, è costituito da quasi 4 miliardi… di attivo! In altri termini, oltre il 45% dell'attivo dell'INPS è dovuto ai contributi degli immigrati (ovviamente questo non giustifica eventuali truffe, che per altro sono compiute in larga parte da italiani). Strano danno davvero, come strana era la deriva criminale (v. tuo commento precedente) che in realtà è una diminuzione costante dei reati da più di 20 anni.

  • gianni ha detto:

    Caro Michele Bini, sono molto felice di non arrivare dove arriverebbe un bambino, perché preferisco essere più ingenuo di un bambino ma capire obiettivamente la realtà dei fatti e dei numeri senza essere condizionato da ideologie politiche qualunquiste . Se é ovvio che in certe situazioni sia più probabile delinquere, non accetto il ragionamento della legittimazione del crimine. E per questo motivo le faccio un esempio che ho verificato personalmente: come spiega che spacciatori magrebini frequentino moschee islamiche e, dopo la preghiera, escano per strada e continuino nel loro reato? Sono forse legittimati a farlo da una forza soprannaturale? Sono del parere che un immigrato regolare, che paga le tasse per almeno 10 anni, e non delinque, debba avere ogni diritto. Qui in Italia si sta assistendo ad una deriva del fenomeno pericolosissima e strumentalizzata da destra e sinistra in modo ignobile.

    • Michele Benini ha detto:

      caro Gianni, vedo che ha difficoltà a leggere anche i nomi e a comprendere i ragionamenti. Cosa diavolo c'entri il fatto che gli spacciatori magrebini frequentino moschee islamiche (io tra l'altro conosco solo quelle, ma perdoni l'ignoranza) con il ragionamento fatto? E chi mai ha giustificato qualche crimine? Non è bello far dire ad altri qualcosa che non hanno detto…
      Io facevo solo notare che il fatto stesso di venire in Italia, per una consistente parte degli stranieri che arrivano qui, costituisce l'inizio di un "reato", previsto dalla legge Bossi-Fini, come quello d'immigrazione clandestina. Cioè, in sostanza, che questa legge è una norma criminogena. Io personalmente non giustifico alcun reato vero e proprio, ma non posso considerare certamente tale il solo fatto di essere sbarcati sulle nostre coste…

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Gianni, visto che desideri "capire obiettivamente la realtà dei fatti e dei numeri senza essere condizionato da ideologie politiche qualunquiste", ti rinnovo l'invito a consultare il bollettino Istat su immigrazione e clandestinità. Scoprirai che, incredibilmente, la "deriva del fenomeno pericolosissima" si è tradotta, dal 1990 a oggi, in un tasso di criminalità degli stranieri in costante calo, mentre il numero degli stranieri aumentava del 500%… Strana deriva, eh?

  • gianni ha detto:

    Caro Pier, le mando i dati Istat riguardo la popolazione carceraria in Italia: "I detenuti stranieri sono 21.366 pari al 37,3% del totale della popolazione carceraria. Nel 2000, ossia prima dell’approvazione della legge Bossi-Fini, la percentuale era del 29,31%. Il 21,9% dei detenuti stranieri proviene dal Marocco, il 13,6% dalla Romania, il 12,1% dall’Albania, l’11% dalla Tunisia. Il 29,1% ha commesso reati contro il patrimonio e il 24,3% ha commesso reati in violazione della legge sugli stupefacenti. E solo 0,3% ha commesso un crimine di associazione a delinquere di stampo mafioso. Sono già circa 2 mila gli stranieri in carcere per violazione della legge Bossi-Fini, ossia per irregolarità nell’ingresso in Italia." Lascio a lei i commenti e le percentuali di rapporto tra detenuti italiani e detenuti immigrati rispetto al numero globale della reciproca popolazione! Io non ne posso fare.
    Saluti
    Gianni

    • Michele Benini ha detto:

      Dove arriverebbe un bambino lei non arriva, caro Gianni… La popolazione carceraria è una cosa, la tendenza a delinquere un'altra. E' piuttosto logico che una persona immigrata in Italia e sprovvista di permesso di soggiorno, se non trova un lavoro in nero, commetta un reato per sopravvivere (si parte dalla vendita di marchi contraffatti per arrivare allo spaccio), quando comunque – proprio in virtù della Bossi-Fini, la stessa presenza illegale configura di per sè un reato: tanto che come dice lei stesso, 2.000 sono in carcere per il semplice fatto di essere immigrati clandestini.
      Lo sa almeno che praticamente tutti gli immigrati in Italia sono costretti ad essere clandestini, almeno all'inizio? Infatti i permessi di soggiorno vengono distribuiti solo a chi già vive e lavora qui…
      Non farebbe male sapere di cosa si parla, qualche volta. Se invece si estrapola un singolo dato, che sia la popolazione carceraria o qualcos'altro (se avesse parlato del reato di vendita di merce contraffatta avrebbe probabilmente scoperto che il reato è commesso quasi solo da stranieri: ma questo non dimostra affatto una maggiore propensione al crimine degli immigrati), si rischia di prendere lucciole per lanterne.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Gianni, visto che citi l'Istat, puoi anche leggere il suo bollettino su immigrazione e criminalità, che è la fonte più corretta a cui riferirsi sul tema. Il bollettino illustra chiaramente che, in un corretto confronto tra cittadini italiani e cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, il tasso di criminalità è praticamente lo stesso. Il tasso di criminalità degli stranieri è in larghissima parte attribuibile a cittadini stranieri senza regolare permesso di soggiorno, una classe di popolazione che però, su questo punto, non è comparabile alle due classi precedenti: come ben saprai, infatti, il cittadino straniero "irregolare" è considerato dalla legge italiano di per sé un criminale, per il solo fatto di respirare sul suolo nazionale.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Se consideriamo la sola popolazione carceraria, inoltre, dobbiamo tenere conto di alcuni fattori:
      1) l'alta incidenza di persone che sono in carcere per il semplice fatto di non avere un regolare permesso di soggiorno (nella maggioranza dei casi sono persone a cui è scaduto un permesso di soggiorno regolare);
      2) l'impossibilità per la maggior parte degli immigrati di godere delle misure alternative al carcere per reati di minore importanza (non avendo un regolare certificato di residenza, non possono godere degli arresti domiciliari);
      3) il fatto che addirittura il 57% dei carcerati stranieri sia in attesa di giudizio e, quindi, solo per il 43% è stata accertata la colpa per i reati di cui sono accusati.
      Questi fattori, insieme ad altri fattori demografici (la prevalenza di maschi, l'età media più bassa, il reddito enormemente inferiore), spiegano il dato sulla popolazione carceraria.

  • gianni ha detto:

    Caro Michele Benni, il suo punto di vista sul trattamento riservato agli immigrati clandestini in Italia non mi trova d'accordo, ma non per questo considero il mio pensiero "razzismo strisciante". Se ci sono sicuramente episodi in cui l'immigrato subisce trattamenti poco ortodossi esistono episodi in cui l'immigrato é assistito, protetto e mantenuto. L'Italia é un colabrodo, un Paese dove legalità e illegalità si mischiano pericolosamente. Dove politica, religione o ideologie si intrecciano usando le questioni sociali per creare sentimenti di odio o simpatia finalizzati a raccogliere consenso elettorale. L'immigrazione rappresenta il terreno ideale per la suddetta strategia. Così come sono convinto che un immigrato regolare, che lavora onestamente e paga le tasse da almeno 10 anni debba fruire di tutti i diritti costituzionali, sono altrettanto convinto che necessiti l'espulsione per quegli immigrati che delinquono, che apprafittano illegalmente degli aiuti sociali o che 48 ore dopo lo sbarco illegale sul territorio italiano vanno a raggiungere loro conterranei che operano come spacciatori nei "distretti" della tossicodipendenza. Le cronache quotidiane dei giornali sono ampiamente esaustive sull'argomento. Pensare che un immigrato possa trovare casa, lavoro, assistenza sanitaria, protezione legale, aiuto economico etc., etc., nel momento in cui entra in Italia é inaccettabile. Accogliere tutti gli immigrati che cercano di raggiungere il nostro Paese significa fare il gioco di chi vuole la destabilizzazione della nostra società. L'economia della vecchia Europa comincia a sfaldarsi e l'immigrazione clandestina potrebbe diventare l'elemento scatenante per la nascita e la crescita di sentimenti xenofobi simili a quelli che portarono, 80 anni fa circa, alla presa del potere di Hitler in Germania. E questa sarebbe l'eventualità peggiore che dobbiamo scongiurare con ogni mezzo.

    • Michele Benini ha detto:

      Premesso che lei caro Gianni mi fa dire cose che non ho detto (non sostengo affatto che l'Italia debba accogliere chiunque e qualunque numero, sebbene i tentativi di regolamentare l'immigrazione siano sempre e comunque difficili), vorrei sapere dove vede tutte queste coccole agli immigrati. Io vedo quotidianamente violenze contro decine se non centinaia di persone, senza contare quelle che proprio non vediamo ma che come Stato italiano sono comunque di nostra responsabilità: provi a leggersi i reportage dell'inviato dell'Espresso (L'Espresso) ed in particolare questo (L'Espresso, tenendo presente che accordi simile, se non peggiori, sono stati stretti dall'Italia con la Libia post Gheddafi), si legga il testo (Naga) della sanatoria che sta per iniziare (il particolare i punti 5 e 9 dell'articolo 5), con cui lo Stato incasserà non meno di 2.500 euro per ogni persona per cui verrà presentata la sanatoria e mi dica se non è vero che sfruttiamo queste persone. Senza contare il lavoro nero con cui tante aziende del nord italia (L'Espresso) fanno grassi affari senza nemmeno pagarci le tasse…

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Gianni, le cronache quotidiane dei giornali, fino a non molto tempo fa, erano "ampiamente esaustive" sui "torbidi ambienti omosessuali". E ancora oggi la stampa ci propina visioni allucinanti sulle persone transessuali (un'orda di adoratrici del crimine, a sfogliare i quotidiani). Questo per dire che proprio le persone LGBTQ* dovrebbero essere più consce del fatto che il giornalismo, quando guidato più dal pregiudizio che dalla ricerca della verità, ha una capacità di distorcere la realtà senza paragoni.
      Le statistiche, chiunque le produca (non solo le ONG "buoniste", ma anche i ministeri retti da leghisti), hanno sempre smentito tanto l'idea di una maggiore propensione dell'immigrato al crimine quanto e ancor di più il fatto che l'immigrato produca allo Stato e alla società più costi che benefici.
      Che poi l'immigrato sfruttatore e cattivo serva a vendere più copie, è un altro discorso che, però, dovremmo contestare e non contribuire a diffondere.

  • Gianni ha detto:

    Purtroppo, ma forse inevitabilmente, le lettere in commento alla tragedia di Hammameth stanno prendendo una linea "politica" e sfugge il concetto base: l'omosessuale ucciso ha sottovalutato il pericolo di una realtà che solo apparentemente sembrava favorevole. Situazione peraltro presente in quasi tutti i Paesi del Mondo. In Tunisia la seduzione del turista da parte di gigolò é notoria. Così come é notorio il comportamento sfacciato e spesso volgare di chi cerca sesso in quel Paese, uomini o donne che siano. Prima della "rivoluzione" lo Stato di Polizia vigente "proteggeva" ,attraverso la paura, il turista. Oggi non é più così, e il povero Angelo (il suo bel nome é quasi la metafora di questa vicenda) é caduto nella trappola. La cosa urgente e improcastinabile sarebbe una legge contro l'omofobia proposta per esempio dalle Nazioni Unite che dovrebbero imporla nelle Costituzioni dei Paesi appartenenti a tale organismo. L'omosessualità diventerebbe così la discriminante tra Stati "moralmente avanzati" ed atri no, un Diritto Universale costituzionalmente previsto, legittimato e protetto. Ma credo sinceramente che il cammino sia ancora molto lungo, soprattutto nei Paesi Arabi.

  • Anonimo ha detto:

    Leandro 10 agosto 2012
    Perchè il neo – Savonarola Manlio Converti si scaglia così violentemente anche se indirettamente contro il povero Ginni? Egli è la vittima di una brutale aggressione subita in casa sua; cosa centra col colonialismo una persona che in Tunisia, per mantenersi integrava la sua pensioncina lavorando come domestico in casa di altri italiani residenti ad Hammamet ,come posso testimoniare io personalmente? Cosa ne sa lei sig.Manlio del rapporto tra Lucio Dalla ed il suo compagno Marco,e dei loro sentimenti?
    Probabilmente lei è un falso moralista ,o un represso,o ha qualcosa da farsi perdonare!
    Ha ragione lo scrivente antecedente Ninoto:i veri colonizzati,sfruttati e pergiunta disprezzati siamo noi italiani ,gay e non;
    ma è giusto così, ce lo meritiamo perchè molti ragionano come lei: aiutiamoli nel bisogno,diamogli accoglienza,permessi di soggiorno anche contro le norme europee,sosteniamoli anche economicamente e alla fine come riconoscenza, lasciamoci insultare, deridere ,lasciamoci persino uccidere e chiediamogli anche:
    -Scusateci di esistere!-
    Giustizia e verità per GIANNI.

    • Michele Benini ha detto:

      Ma chi diavolo è questo Gianni?
      E finiamola con questo vittimismo. In Italia gli immigrati subiscono violenze molto più dei gay: dal viaggio che compiono per arrivare qui, morendo a migliaia, ai pestaggi da parte di bulli, fascisti e (spesso, ahinoi!) forze dell'ordine, fino alla sorte che gli tocca quando vengono rispediti verso il loro paese d'origine. Finiamola di dire che vengono trattati con i guanti perchè lo Stato italiano non fa altro che lucrare sulla pelle di queste persone, come dimostra anche la sanatoria che è in programma a settembre e che, per prima cosa, chiede mille euro per ciascuna delle persone che vuole regolarizzarsi…
      Dopodichè gli episodi di violenza o anche solo di dileggio a cui sono sottoposti i gay in Italia esistono e sono gravissimi, ma è insopportabile questo razzismo strisciante che emerge anche dalla comunità LGBTQ*.

  • Anonimo ha detto:

    Ninoto 10 luglio 2012
    Dott. Converti,
    l'anonimato di molti scriventi la dice lunga sulla condizione ,la sicurezza,i diritti dei gay :non si è tutti "DOTTORI" come lei , socialmente autonomi o fortemente posizionati da potersi permettere di uscire allo scoperto;stia tranquillo comunque : sta facendo più male alla causa dei gay, un vetero-intellettuale come lei, di quanto tutti gli altri messi insieme ,già fanno.
    Si ricordi che qualsiasi rapporto consenziente tra persone adulte è LECITO ; NON LO E, la violenza o l'omicidio perpetrato contro un altro essere umano come troppo spesso accade soprattutto a sfondo omofobo.
    La differenza di età nei rapporti di coppia, oggi è molto diffusa in tutti i ceti sociali e fra tutte le professioni :ogni giorno assistiamo a telenovele a cui partecipano vip,politici, militari, intellettuali ecc.e nessuno grida allo scandalo.
    Penso infine che sia disgustosa la sua affermazione riguardante il rapporto tra Lucio ed il suo amico Marco:lei se ne assume tutte le responsabilità e le conseguenze che potranno esserci .
    Se lei sig.Converti non si accorge che i veri colonizzati,derubati della loro dignità ,della loro normalità,dei loro averi e troppo spesso della loro VITA, sono proprio i gay ,i veri ipocriti ,pericolosi neo-oscurantisti,sono quelli che la pensano come Lei.

    • Michele Benini ha detto:

      Anche a me non fanno piacere troppi commenti anonimi, ma rispetto la scelta di ciascuno, perchè non tutti hanno le stesse possibilità di essere visibili. Sarebbe comunque meglio mettere almeno un nome (anche fittizio), così se ci si deve rispondere non si è costretti a citare "l'anonimo n°1" o "l'anonimo n°2" e così via…
      Ovviamente ciascuno si assume le responsabilità di ciò che scrive, ma la cosa importante sarebbe non deviare troppo dal tema di cui si sta discutendo, perchè così si arriva a parlare di tutto. E di niente, alla fine.
      Rispetto al commento qui sopra, mi permetto di dire che i gay subiscono molte ingiustizie ma che non sono certo gli unici a subirle, nè quelli che subiscono le peggiori, anche perchè è sbagliato e anche un po' sciocco tentare di fare una classifica di chi è più perseguitato.

  • gianni ha detto:

    Caro dott. Manlio Converti, ciò che lei asserisce sarebbe condivisibile se l'Essere Umano umano non fosse! Le pongo subito una domanda semplice e molto umana: un adulto/a, non bello, non aiutante, non giovane, avendo ancora pulsioni e desideri sessuali cosa dovrebbe fare? Autoerotismo fino alla morte? Castrazione fisica e psicologica?
    Per quanto riguarda l'anonimato si tratta di una scelta personale da rispettare, ipocrita forse, come ipocriti sono il 90% dei comportamenti umani. Sono convinto che il turismo sessuale dei nostri giorni sia squallido e negativo, ma si tratta di una "cattiva abitudine" presente nella Storia dell'Umanità da sempre.
    La parità dei Diritti é auspicabile: purtroppo in Italia ogni forma di libertà individuale viene condizionata dalla politica in funzione del consenso che ne può derivare.
    Saluti anonimi.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Come sopra, in risposta a Manlio: ci sono molti aspetti diversi nel turismo sessuale, che impediscono un giudizio semplicistico (favorevole, contrario o indifferente che sia) su questo fenomeno. Prossimamente cercheremo di offrire qualche spunto di riflessione in più.

  • Perché siete tutti ANONIMI ??? questa cosa è IMBARAZZANTE non trovate ?

    Il Turismo sessuale è orrendo o lo giustificate perché guardate che è solo un'altra faccia del colonialismo (le donne in giamaica, gli etero in Brasile, i pedofili i Thailandia, i gay nel magreb).

    Il Tour d'Italie era una forma di turismo sessuale, vennero così create le basi a Capri, Sorrento, Venezia, Roma, del battouage, dell'accoglienza ai VIP, descritte anche da altri autori, ma le loro storie romanzate erano tratte dalla REALTA' che vivevano (Thomas Mann, Ghoete, Gide, Wilde ecc.)

    Il turismo sessuale non è diverso dalla sfruttamento di Lucio Dalla nei confronti del suo boy Marco Amendola, trattato in pratica da "marchetta" da parenti lontani di terzo e quinto grado.

    L'odio verso l'omosessualità e l'IPOCRISIA generano mostri ed un OMICIDIO a scopo di furto è un reato gravissimo, che non verrà punito nei paesi arabi dove viene anzi sostenuto come forma ANTI-COLONIALISTA, basta leggere i DELIRI sull'omosessualità come prodotto di importazione dell'occidente anche in Uganda o Nigeria !!

    E' però altrettanto IPOCRITA chi va a fare TURISMO SESSUALE o chi in Italia, ricco, usa i suoi partner come "marchette", senza mai impegnarsi in Italia o nel paese straniero, per il raggiungimento della parità dei DIRITTI.

    LA STESSA IPOCRISIA due REATI DIVERSI: due facce della stessa medaglia.
    SFRUTTAMENTO SESSUALE, SFRUTTAMENTO ECONOMICO.

    Se leggete il testo (è un saggio vero e proprio) "Usi e costumi della camorra" nell'ottocento, di Abele de Blasio, troverete anche un paio di spunti o romantici o sul "Matrimonio Masculino", ma di fatto l'omosessualità, nel contesto camorrista dell'epoca verrà trattata allo stesso modo un gay ricco sfrutta un "femminiello" che rapina il gay ricco, il "femminiello" a sua volta viene rapinato (come i due ladri derubati a loro volta dalla polizia nel racconto di altri gay che hanno rischiato la stessa fine.

    E' PERICOLOSO ed è DISGUSTOSO il TURISMO SESSUALE.
    E' IPOCRITA andare all'estero per sfruttare ragazzi (sempre davvero troppo giovani rispetto al committente, gay, etero o donna che sia, perché di solito appena maggiorenne!).
    E' IPOCRITA in Italia ed all'estero non fare nulla per i DIRITTI GAY.
    E' IPOCRITA avere un "compagno/marchetta" quando si è ricchi e NASCONDERSI.

    Detto questo è un OMICIDIO, un FURTO, una POLIZIA CORROTTA ed OMOFOBA che sostengono a loro volta il sistema del Turismo Sessuale. LO VOFLIAMO DIRE dando il loro nome a tutti i reati ?? da una parte e dall'altra ??

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Manlio, fai un bel respiro e cerca di focalizzare meglio il tema di cui si discute. Stiamo parlando della morte, finora ancora avvolta nel mistero, di un uomo. Che sia stato ucciso da un prostituto è solo un'ipotesi, finora suffragata solo da congetture senza fondamento concreto.
      Per il resto: vogliamo cercare prima di tutto di capire cosa sia davvero un fenomeno (non basta qualche romanzo o qualche nozione orientalisticheggiante), prima di bollarlo con un giudizio morale? Quello del turismo sessuale è un tema complesso, con aspetti molto diversi che andrebbero analizzati in modo distinto, per giungere a conclusioni articolate.
      In ogni caso, ti ricordo che l'assassino è stato arrestato poche ore dopo l'omicidio: questo, che è uno dei pochi fatti certi di questa vicenda, smentisce la tua idea che l'assassino non verrà punito o che magari sarà considerato un eroe dalla polizia tunisina…

    • argo ha detto:

      Manlio Leggendoti mi viene il dubbio che tu non sia il vero Manlio Converti, lo psichiatra, quello del Pd ma un usurpatore di identità, uno che ha copiaincollato la foto dell'ignaro psichiatra progressista per poi fiondarsi qui a pontificare di marchette e neocolonialismo.
      Si, perchè il vero Converti, uno psichiatra, un giovane psichiatra e per giunta di sinistra, non sarebbe cosí manicheo. Non darebbe per scontato che la prostituzione é un male assoluto e forse ci aiuterebbe a contestualizzare il turismo sessuale, tenterebbe di spiegarci cos'è l'efebofilia e se, a suo insigne parere, é lecito viverla o doveroso sublimarla. Proprio non riesco a credere che tu sia il vero Converti, pensa che non posso fare a meno di accostarti al mio sinistramente amico Wouter Basson, una cosa strana, anni fa ebbi con lui una lunga discussione, per riempire il tempo, proprio su prostituzione e turismo sessuale; diceva le stesse cose che scrivi tu, forse con meno veemenza. Roba da medici.

  • Anonimo ha detto:

    Pero quando sbarcavano sulle coste ITALIANE laiuto degli ITALIANI l,hanno voluto.

  • Anonimo ha detto:

    Un saluto al mio caro amico Angelo.
    Sei stato solo di passaggio qualche anno a Conversano e sei rimasto nei nstri ricordi e lo sarai sempre.
    Dolce affettuoso e pronto ad aiutare tutti, non riesco proprio a capire cosa possa aver spinto il tuo assassino a fare questo gesto assurdo.

    Non ho mai visto Angelo come una persona diversa, anzi la sua omosessualità era vissuta nel modo più semplice e meno appariscente possibile.
    Mai un' avance, mai qualcosa che abbia potuto disturbare me o chiunque mio amico etero e proprio per questo, il suo non ostentare, vivere con tranquillità il suo essere, mi porta a pensare che non sia un omicidio a sfondo sessuale.

    Come me, vedo e leggo di gente da tutte le parti d' Italia e del mondo che parlan bene del nostro amico.
    Sei stato un cittadino del mondo, e sarai sempre nei nostri ricordi.
    Un abbraccio "tinto binodo"!

    Pietro Sciannamblo.

  • Anonimo ha detto:

    Ninoto 9 agosto 2012
    Dott.Converti,non si deve cercare una giustificazione a tutti i costi ad un assassino ,anche se solo ventenne,anche se popvero:ha ferocemente ucciso un altro uomo,stavolta gay,ance lui socialmente debole ,solo, indifeso :troppo facile farla franca!
    E invece no:siamo tutti uguali,detentori di stessi DIRITTI e di stessi DOVERI " a prescindere dal sesso ,dal colore della pelle della religione di apartenenza ,della condizione sociale o dagli orientamenti sessuali…"
    E poi si accerti se quel giovane sia il vero ed unico colpevole:molte volte si sbatte il mostro in prima pagina per coprire altre verità più scomode:vogliamo VERITA'eGIUSTIZIA per Angelo che è un CITTADINO ITALIANO a tutti gli effetti sia pur se "gay".

  • Qui viaggiamo sul filo di un rasoio tra diritti gay e turismo sessuale.
    Fu André Gide a descrivere romantiche avventure magrebine con minorenni e adolescenti che si mettevano a disposizione senza alcuna remora spontaneamente, ed è esperienze comune che questo avviene regolarmente in tutto il mondo islamico anche con i capi della religione più longevi.
    Sono altresì note le storie dei Sufi e Dervisci, che erano delle vere e proprie coppie di monaci omosessuali che amandosi fisicamente sublimavano la loro fede in Allah con balli e canti, tra cui le famose danze con le lunghe gonne.
    Un uomo di 57 che comunque porta a letto un ragazzo di massimo vent'anni sta agendo nel diritto o sta cercando un prostituto? La linea è molto sottile.
    Nessun giornalista ha chiesto alla persona in oggetto se in Italia è mai venuto ad un gaypride per reclamare diritti o se anche da noi vive nell'anonimato e nell'ipocrisia di un paese che tutto permette se nulla avviene alla luce del sole?
    Di fatto il comportamento della polizia tunisina è certamente questo, tipicamente mediterraneo, non certo solo islamico, descritto ormai da decine di romanzi di autori omosessuali turchi, egiziani ed italiani…

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Manlio, a parte che per giudicare una realtà sarebbe meglio non ricorrere (o almeno non ricorrere solamente) alle sue rappresentazioni romanzesche e romanzate, ma i giornalisti a chi avrebbero dovuto rivolgere quelle domande? Al morto? Ai suoi parenti e amici, quando le autorità tanto italiane quanto tunisine si rifiutano di confermare l'identità di Angelo? E poi cosa c'entra la sua morte con l'eventuale presenza o assenza dai Pride?

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    Rinnovo l'invito a non saltare a facili conclusioni o a facili attribuzioni di persone né a prendere per oro colato quanto riportato sui social network e su alcuni media che, evidentemente, non si sono assolutamente curati di fare ricerche minimamente approfondite. Quando e se sarà possibile offriremo altre informazioni più precise e sicure.

  • Alessandro ha detto:

    ..non credo che a 20 si possa avere l'isitnto di uccidere l'altro ! non si può essere criminali a 20! Lo si è solo quando quel fiume di odio che scorre nella nostra mente trova un'affluente che lo alimenta,sopratutto d'estate! Questo diceva anche l'Ombroso, il primo criminologo Italiano. a 20 anni si può essere entusiasti della scoperta dell'amore, del sesso, dei piaceri quasi proibiti; ma quando si uccide e dopo si tenta di decapitare un'altro essere umano,quell'affluente ha inquinato il fiume non lo ha alimentato.Bisogna cercare in quell'affluente,la causa,l'origine,
    l'ideologia, quale potere ha armato quella mano,
    quale forza l'ha sospito, quale piacere abbia provato , tra i suoi sensi ; urla, odore, manualità negli affondi. A 20 anni se si ha tutto questo, si è stati ad ascoltare qualcuno che lo avrà ripetuto consigliato caldeggiato non con parole dirette ma con parafrasi, racconti di atti eroici, salvezze di anime nell'Aldilà..! A 20 anni ci si crede e ci si sente eroi fino alla fine

    • argo16 ha detto:

      Caro Alessandro, l'istinto d'uccidere non ha etá, non getterei l'ombra del povero Lombroso su questa storia. Con la caduta del cleptocrate Ben Ali, la Tunisia ha cessato di essere il parco giochi erotico, la riserva di caccia protetta dove il turista era sacro e inviolabile. Il paese si sta allineando con gli standard di micro criminalità del resto del mondo; bisogna tenerne conto e adeguarsi.

  • antonella daniela ha detto:

    conosciamo Angelino da sempre… per noi era come un fratello e non tanto per dire… abbiamo vissuto tantissimi momenti belli e brutti insieme, tanto che le mie figlie lo chiamavano Zio Angelo. A conosciuto bene tutta la ns famiglie e tutti gli volevano bene. Abbiamo un forte dolore nel cuore e speriamo che le autorità Tunisine e Italiane trovino giustizia per lui e per tutte le persone come lui che hanno il diritto di vivere la proprio vita come più gli piace.
    Abbiamo una tua lampada che ci hai regalato e che rimarrà accesa per farti luce e sentirti sempre vicino a noi.
    La tua famiglia di Roma….

  • Anonimo ha detto:

    Angelo! Conoscevo Angelo tantissimi anni fa negli anni 80, l'ho visto l'ultima volta nel 2002 o era il 2007, non mi ricordo, perche' sono venuta a vivere negli USA. Era un uomo con molto talento, facceva la gente diventare bellissimi…era bellissimo…
    R.I.P. Angelo….
    Trova il mio cane Duke, lui e' morto Sabato mattina, ti piacera' tantissimo….

  • Anonimo ha detto:

    Le autorità italiane devono pretendere dalle autorità tunisine e perseguire con ogni mezzo VERITA'E GIUSTIZIA salvaguardando così la sicurezza dei suoi cittadini che per qualsiasi motivo sono presenti sul territorio tunisino e non sacrificare alla "Ragion di Stato" la verità sia pure per quelli più deboli o dscriminati come ANGELO!
    Come cittadino italiano lo preteno …dal mio Paese.
    Non deve finire così come tante,troppe altre volte! VOGLIAMO GIUSTIZIA!
    Ho parlato con una giornalista di "REPUBBLICA"che mi ha promesso il suo interessamento;faccio appello ai giornalisti sensibili di tutte le Testate affinchè si ricerchi la Verità:voi ne avete il potere.Grazie a coloro che si batteranno perchè Angelo ottenga GIUSTIZIA.
    Ninoto 5 agosto 2012

  • Anonimo ha detto:

    non so cosa credere mio zio angelo ero um meraviglioso uomo potevo parlare con lui di tutto mi dava sempre buoni consigli adesso il nostro angelo non ce piu per favore contattatemi su facebook per sapere meglio cosa e successo a mio zio….

    • Ellie ha detto:

      mi dispiace moltissimo per tuo zio. Angelo era un uomo carissimo per molti e si e" vero dava consigli a tutti, Angelo aveva un cuore grande. La prima volta ho conosciuto Angelo, subito sono rimasta amica, abbiamo mangiato spesso insieme, e' venuto molte volte a casa mia, scherzevamo insieme e con altri della mia familglia siamo usciti a divertirsi. L'ultima volta che ho visto Angelo, non era cambiato molto, gli anni non cresceva per lui,e' rimasto sempre bellissimo…non capisco come qualcuno puo' farli del male? Angelo pensava spesso agli altri. Era un ragazzo quando lavorava ad un night club chiamato Angelo Azzurro e Angelo poi ha cercato altre vie per migliorarsi nel nostro mondo di oggi…faceva la gente diventare belle, anche a persone conosciuti con i capelli e trucco…Leggo la media e tanti dicono che Angelo era di Napoli, questo non e' vero, Angelo era di Bari e ora mi riccordo che un paio di volte ha parlato di un fratello Michael o Michele…Mi ricordo i capelli di Angelo, sempre apposto e perfetto, anche al mare i suoi capelli rimanevanno perfetti…Angelo era un uomo gentile, aveva anche una grande forza. Quell assassino che ha fatto questo terribile cosa al nostro amico Angelo, sono sicura che Angelo non se l'aspettava, probabilmente era tutto troppo veloce, all'improvviso perche Angelo sicuramente avrebbe potutto diffendersi. non vivo piu'in Italia percio' non l'ho piu' visto ma ho alcune persone della famiglia che ancora parlava con Angelo, non spesso come tanti anni fa, ma quando Angelo era a Roma, si riuniscono…hai una pagina di FB con le foto di Angelo oppure una pagina dedicato ad Angelo? mi piacerebbe tanto aggiungermi.
      Di nuovo mi dispiace moltissimo…

  • Anonimo ha detto:

    salve, angelo e' originario di bari, a causa della sua omosessualita' e' stato allontanato dalla maggior parte della sua famiglia (a quei tempi era uno scandalo, in piu' trattasi di persone molto ignoranti) fatta eccezzione per il fratello MIchele.
    E' stato adottato da un'altra famiglia in eta' gia adulta cambiando quindi anche cognome, una famiglia molto benestate senza eredi…per il resto non so nulla, conosco solo la sua famiglia di origine, che fra l'altro credo adesso vada a caccia di eventuali eredita'.

  • gianni ha detto:

    La Tunisia va capita e presa per quello che é. Il grande sbaglio per un europeo che decide di vivere in Tunisia é quello di lasciarsi travolgere dalla seduzione (in questo i tunisini sono maestri) e perdere così il senso della realtà. Il crimine di Hammameth non é che l'ultimo di una lunga serie, e potrebbe servire ad aprire un dibattito onesto all'interno della società tunisina sull'omosessualità che é strettamente legato al ruolo della donna. Non é trascurabile il fatto che nell'evento delittuoso la "vicina" sia rimasta indifferente, spettatrice-complice di un sistema sociale morboso e scandalosamente ipocrita. Nei matrimoni misti tra aitanti tunisini e malcapitate europee il rapporto matrimoniale si risolve, nella stragrande maggioranza dei casi, molto malamente: il marito cerca di arraffare economicamente tutto quello che può! La società tunisina é profondamente omofoba e pericolosa. Nei tunisini "maschi" c'é una sorta di frustrazione che nasce, durante l'adolescenza, quando la "legge della strada" li pone a diretto contatto con la violenza, soprattutto sessuale: il più forte sottomette il più debole, psicologicamente e spesso fisicamente. Il rapporto omosessuale tra tunisini, molto più diffuso di quanto si creda e praticato tra uomini adulti e ragazzi giovani quasi sempre per denaro, non fa paura perché i "maschi tunisini" sanno che comunque dovranno sposarsi e fare figli, dunque non si considerano omosessuali! La prostituzione maschile é diffusa tanto nell'ambiente turistico quanto nell'ambiente famigliare. Il rapporto tra uomo e ragazzo nel mondo arabo é stato narrato da grandi scrittori. Molti bey magrebini e Sultani di Costantinopoli avevano rapporti omosessuali praticando contestualmente una vita apparentemente "normale". Pare che un bey tunisino del periodo husseinita avesse ricercatori speciali che sceglievano, notoriamente nel Capo Bon, i ragazzi più belli, gli "alluche" con le natiche perfette, che piacevano tanto al sovrano. Oggi i tempi sono cambiati e dell'orientalismo ottocentesco non restano che quadri e suppellettili, la realtà politica e la cronaca sociale dei Paesi arabi sono connotati da violenze e abusi di ogni genere, guerre e stermini. Questa, purtroppo, é la realtà di oggi.

    • Alessandro ha detto:

      ..Caro Gianni ..complimenti per il tuo commento,veramente azzeccato , sopratutto per quello che riguarda la condizione sia storica che attuale della società Tunisina.Ti posso assicurare che in tutta la socità Araba esiste una omosessualità tipo antica Grecia. Sono stato consulente, per ben 35 anni, di diverse società petrolifere e conosco bene il mondo Arabo , ne parlo anche un po la lingua, potrei raccontarti degli esempi che confermano quanto tu dici.
      Complimenti ancora…Alessandro

    • gianni ha detto:

      Caro Alessandro, sarebbe interessante raccogliere esperienze e commenti sulla sessualità nel mondo arabo. Senza ipocrisie e morbosità. Semplicemente per conoscere meglio il pensiero di questa parte le Mondo su certi argomenti e poter iniziare un dialogo costruttivo anche attraverso la mediazione de "Il grande colibrì". Sarebbe il modo migliore per non limitare la tragedia di Angelo alla sola cronaca. Se vuoi puoi scrivermi a zorrosette@libero.it

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Ovviamente Il grande colibrì continua, come ha sempre fatto, a raccogliere testimonianze sul e soprattutto dal mondo arabo. Chi vuole può scrivere al nostro indirizzo mail@ilgrandecolibri.com

  • gianni ha detto:

    Il crimine di Hammameth é il tragico epilogo dell'incontro di due disperazioni: quella di Angelo, omosessuale non più giovane, italiano, probabilmente solo, e quella del suo assassino, giovane marchettaro tunisino legittimato da una società omofobica sempre più integralista, o forse semplicemente dalla povertà a fare ciò che ha fatto. L'incanto del luogo, la seduzione del sesso, la facilità di comprare un sogno sono stati fatali per Angelo, "ultimo martire della rivoluzione dei gelsomini".

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      La situazione è già molto confusa, non sarebbe meglio evitare le supposizioni e i "probabilmente"?

    • argo16 ha detto:

      Angelo era sostenuto dalla comunitá italiana di Hammamet, gay e non. Disponeva di scarsi mezzi di sostentamento, la sua casa nella medina non era una residenza alla Patroni Griffi o alla Fréderic Mitterand. Dunque non solo ma attorniato d'amici; la mattina della macabra scoperta, uno di loro, era andato a cercarlo proprio perché era atteso in spiaggia, si voleva ricordargli che era atteso per festeggiare il suo compleanno.
      La stessa notte, un'altro italiano, anche gay, veniva selvaggiamente picchiato in casa e rapinato, da due ragazzi, fortunatamente senza esiti letali, sempre a Hammamet, a meno di 800 m dalla medina.
      Giovedí 2 agosto, a Tunisi, un altro italiano si é salvato per un pelo dalla morte, rapinato anche lui in casa, da 2 ragazzi che aveva invitato; lo hanno accoltellato, soffocato, picchiato, uno scenario alla Tarantino.
      Cari amici, siamo di fronte a una tendenza, un "Trend" delinquenziale, non possiamo neppure parlare di omofobia. Il gay é solo la preda piú debole, ne seguiranno altre; sotto lo smalto la fame e la povertá sono tangibili in Tunisia, almeno in certe zone sfavorite.
      Siate tutti molto prudenti, considerate oggettivamente i reali rapporti di forza, evitate il confronto violento.
      Buona giornata a tutti.

  • tony1 ha detto:

    Conoscevo Angelo come un bravo ragazzo; tranquillo e molto prudente.
    Era pugliese e a Roma era stato il barman di un noto locale gay. L'Angelo azzurro.
    Di certo la sua casa ad Hammamet era di fronte ad una moschea nella medina.
    inoltre uno che fa una rapina all'interno di un appartamento non infierisce con decine di coltellate e non sgozza la vittima, i media non vogliono spaventare i turisti, e come al solito si giustifica; tanto era gay……

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Tony1, sarebbe possibile avere informazioni un po' più "ufficiali"? Purtroppo emerge una versione ancora diversa (da prete a truccatore, da promoter a barman…), mentre le dinamiche dell'omicidio rimangono poco chiare…

    • Anonimo ha detto:

      Io conoscevo Angelo ma nn lo vedevo da molto tempo tra me e lui c'era stato un diverbio proprio a Tunisi ma circa 10 anni fa sapevo che si doveva trasferire a Tunisi appunto poi scopro che lo hanno ammazzato come una bestia!! Mi spiace davvero e nn lo dico perchè è morto ma era una brava persona io nn so il motivo perchè è stato ucciso ma nn cè nessun motivo per uccidere una persona. Angelo R.I.P.

  • argo16 ha detto:

    Di lati oscuri, in questa storia, ce ne sono altri, ne scriveremo solo dopo verifica. Prima gli elementi di cui sono certo personalmente: il cadavere è stato scoperto in tarda mattinata, da un conoscente romano della vittima. Quest'ultimo lo aspettava per andare in spiaggia e non vedendolo arrivare è andato a cercarlo al suo domicilio. Con l'aiuto del padrone di casa è entrato nel piccolo appartamento,Angelo era a terra morto.

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Di fronte al rincorrersi di voci incontrollate, di probabili tentativi di strumentalizzazione su una vicenda tragica, di ricostruzioni difficili da valutare, abbiamo esplicitato nel modo più completo possibile lo stato delle "fonti". Avere una nuova testimonianza anonima che non si qualifica in alcun modo, argo16, rischia solo di contribuire ad aumentare la confusione e di rinfocolare speculazioni di cui non sono chiari né gli autori né le finalità.

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