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Nel sud della Francia si nasconde un reame fiabesco, lambito da un mare rosa e governato da una principessa transessuale. È il Principato di Aigues-Mortes, un comune occitano dalla ricca storia e dal panorama mozzafiato.

Il Principato di Aigues-Mortes è una micronazione gestita da LOUPAM, l’associazione cittadina che mira a promuovere il turismo locale con singolare spirito goliardico. Nato come parodia del Principato di Monaco, il regno francese ha riscosso subito un grande successo, facendosi promotore di eventi culturali di grande spicco. Come il Grand Bal Princier du Godet d’Or (Gran ballo principesco del secchio d’oro), un prestigioso evento mondano a cadenza annuale, a cui prendono parte diversi artisti locali. Importante è anche il flamant (fenicottero), la moneta locale di colore rosa, che ha come scopo quello di far girare l’economia cittadina.

Famiglia reale anticonformista

I reggenti del principato sono il principe Jean-Pierre IV e sua moglie, Olivia-Eugénie. Il primo, mosso da un amore incommensurabile per la sua patria, è costantemente impegnato per la sua promozione. È altresì il cofondatore del FIMCAM, un importante festival internazionale di musica classica che si svolge proprio ad Aigues-Mortes. Il suo operato all’estero, invece, consiste nel prendere parte alle conferenze sulle micronazioni mondiali e nel portare avanti le istanze ecologiste.

La principessa Olivia-Eugénie svolge invece le sue mansioni da reale in città, curando le pubbliche relazioni con la sua briosa verve. Anticonformista, transessuale ed irriverente, rifiuta il protocollo reale presentandosi ai suoi sudditi in modo schietto. Proverbiale il suo amore per il vino rosé, di produzione locale, da cui il motto del principato: “Vivre la vie en rosé“. La coppia reale ha anche un figlio, che sfila con loro nelle occasioni ufficiali.

Cercansi nobili in Camargue

Aigues-Mortes si trova nella Camargue, una zona umida della Francia che si affaccia sul Mediterraneo. L’area è ricca di flora: si va dall’inconfondibile colore violaceo della lavanda alle sterminate distese di canneti. La fauna risulta essere particolarmente selvaggia, con mandrie di cavalli che scorrazzano in libertà e stormi di fenicotteri rosa che indugiano in grandi stagni paludosi. La città, di gusto medioevale, è racchiusa da alte mura di cinta e si affaccia sulle saline, che donano all’acqua un caratteristico colore rosa.

Contrariamente agli altri stati, il Principato di Aigues-Mortes ricerca costantemente nuove leve da inserire nella lista dei nobili di corte. Chiunque sia in linea con gli intenti di LOUPAM, infatti, può essere investito di una carica nobiliare che gli attribuirà la cittadinanza ufficiale, con tanto di tessera d’identità. Non resta dunque che immergersi in un luogo da sogno e dar sfogo alla fantasia!

Emanuele Longobardi
©2018 Il Grande Colibrì

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One Comment

  • Eric ha detto:

    Solo per apportare una precisione: Aigues Mortes non si trouva in Camargue. Aigues Mortes è una città della Linguadoca che fù creata da Luigi IX perché gli serviva un porto sul Mediterraneo per andare alla crociata. Lui possedeva la Linguadoca ma la Provenza, allora non era francese. La Camargue è la parte della Provenza situata tra le due braccia del fiume. Ora si parla di piccola Camargue per disegnare questa parte della Linguadoca a fini turistici. Aigues Mortes in Provenza sarebbe un controsenso perché Luigi IX avrebbe usato il porto di Marsiglia invece di creare una città un una zona di paludi infestata dalle zanzare.

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