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Come dimostrano di sapere i partiti politici italiani, che fanno a gara per accoltellare la proposta di legge Cirinnà sul riconoscimento delle coppie omosessuali chi in pieno cuore e chi alle spalle, il tema dei diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) può scaldare molto gli animi, ma difficilmente sposta voti nelle urne. Se questo dato generale è già sconfortante, ancora più deprimente è scoprire che persino gli elettori omosessuali esprimono le proprie preferenze a prescindere dal fatto che i candidati avanzino proposte gay-friendly o ferocemente omofobiche, come rivela un recente studio francese. Così si scopre che, durante le recenti elezioni regionali, le coppie omosessuali sposate hanno dimostrato poca “gratitudine” al Partito socialista (PS) che ha reso possibile il coronamento del loro sogno matrimoniale, mentre si sono gettate tra le braccia dell’estrema destra.

IL TRIONFO DEL FRONTE NAZIONALE

Il Centro di ricerche politiche dell’Istituto di studi politici di Parigi (CEVIPOF) ha pubblicato uno studio sul voto effettuato da migliaia di coppie sposate in Francia, analizzando le differenze di comportamento nelle coppie eterosessuali e omosessuali [pagina cancellata visualizzabile su Wayback Machine]. E ha scoperto che, anche se il Partito socialista gode di un favore leggermente superiore tra le coppie dello stesso sesso, la vera sorpresa arriva dalle preferenze accordate al Fronte nazionale (FN) di Marine LePen: considerando le persone sposate, l’estrema destra trionfa soprattutto tra gli uomini gay (38,6%), mentre raccoglie il 29% dei voti degli eterosessuali e scende a un comunque altissimo 26% tra le lesbiche.

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Più in generale, il dato paradossale è questo: gli uomini gay sono i più propensi a votare partiti contrari ai diritti LGBT. Questo emerge soprattutto grazie all’enorme slancio a favore dell’FN, dovuto forse all’outing del vice-presidente del partito Florian Philippot [Il Grande Colibrì], forse alla capacità dei neo-fascisti di presentarsi assurdamente come i nuovi paladini di una laicità completamente deformata [Il Grande Colibrì], forse al presunto conservatorismo di chi sceglie di sposarsi (ma tra le coppie non sposate LePen spopola ancora di più). Questa propensione autolesionista è più debole tra le lesbiche, che comunque hanno votato in stragrande maggioranza i candidati omofobi, soprattutto per quelli dei Repubblicani (LR) di Nicolas Sarkozy.

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UNA VITTORIA DEL MATRIMONIO GAY?

Come interpretare questi dati? Sylvain Brouard, ricercatore della Fondazione nazionale di scienze politiche (FNSP) e curatore dello studio, offre la sua sintesi nelle conclusioni della ricerca: “Evidentemente la questione dei diritti degli omosessuali, per questa parte dell’elettorato gay, non determina direttamente il comportamento elettorale. Paradossalmente, questo può essere interpretato come un segno di successo per il matrimonio per tutti: infatti, se questo istituto aveva come obiettivo la normalizzazione della posizione degli omosessuali nella società, le coppie omosessuali testimoniano bene, dal punto di vista elettorale, una forma di normalizzazione politica”.

Brouard, sostenendo che le elezioni regionali sarebbero meno significative dal punto di vista dei diritti civili e che chi sceglie il matrimonio sarebbe più conservatore, ribadisce queste idee con Les Inrocks: “Gli intervistati delle coppie omosessuali basano i propri comportamenti elettorali su molti altri indicatori (comportamento del governo, politiche messe in atto, loro successo…) che li spingono a comportarsi in modo poco differente dal resto della popolazione, in particolare in occasione di elezioni intermedie dove le logiche del voto punitivo sono molto accentuate”.

LA NORMALIZZAZIONE DEL RAZZISMO

Una lettura ben più critica arriva invece da Didier Lestrade, che quattro anni fa era stato sommerso di critiche quando aveva sostenuto, in un libro e in un’intervista al Grande Colibrì, che “i gay sono passati a destra”. “Hanno una mentalità di destra, dal momento che, in fin dei conti, ce l’hanno contro le minoranze, contro gli arabi e i neri, contro le religioni, contro la periferia. E’ una mentalità che ha già incorporato il razzismo e la xenofobia” ci aveva detto. E anche se oggi arriva la conferma che aveva ragione, non è certo allegro: “Il voto all’FN è la dimostrazione di un’ondata razzista tra alcuni gay. Sono persone non molto interessate ai problemi delle altre minoranze: manifestano per i propri diritti, ma non per un impegno politico più ampio” [L’Express].

Questo succede in Francia, dove varie associazioni LGBT si sono mosse da tempo per sensibilizzare sul tema del razzismo nella comunità e dove il principale partito del centro-sinistra ha approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso. E in Italia, dove tutte le grandi forze politiche si sono dimostrate nemiche o false amiche delle persone LGBT e dove in troppi soffiano sul fuoco della paura in una società che fa fatica a rendersi conto del problema? Il rischio di una “normalizzazione” che si realizzi attraverso una deriva fascista nelle mentalità e nelle scelte di voto, in questo paese, è tutt’altro che irrilevante e conviene iniziare a rifletterci il prima possibile.

Pier Cesare Notaro
©2016 Il Grande Colibrì
foto: elaborazione da pjedrzejczyk (CC0)
grafici: Il Grande Colibrì

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9 Comments

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    EleBriscoe, nella ricerca (è liberamente consultabile al link fornito all'interno dell'articolo) il dato delle coppie eterosessuali è dato anche distinguendo donne e uomini. Qui abbiamo proposto solo una rapida presentazione dello studio, proponendo un confronto tra le tre diverse tipologie di coppia.

  • EleBriscoe ha detto:

    Pier, commentavo l'approccio della statistica: io non vedo le coppie eterosessuali divise per genere e, mettendo assieme i generi come per le coppie etero, il voto risulta allineato.

  • Erica Gazzoldi ha detto:

    Non escludo che le coppie benestanti e sistemate possano essere diventate xenofobe e timorose di tutto ciò che minaccia le loro sicurezze. Però, per quanto riguarda il successo di Marine Le Pen (e delle destre europee in generale), prenderei in considerazione anche queste osservazioni: http://vocidallestero.it/2015/12/07/bloomberg-view-marine-le-pen-ha-vinto-per-leconomia-non-per-la-xenofobia/ .

  • eitanyao ha detto:

    Eh sì siamo proprio cattivi noi gay… e siamo noi gay che dobbiamo riflettere…..Noi gay!

    Eh sì…. ma in fin dei conti c'é da consolarsi perché non sono solo i gay a fare le ondate razziste al ritmo di musiche consumistiche e decadenti (i like to move it move it)…. Gli atei, i laici, le femministe, i libertari, i caricaturisti anarcoidi sessantottini non sono certo da meglio!

    Eh sì gay, femministe, laici, atei, libertari, anarcoidi sessantottini …. ma non erano LORO la sinistra?

    Macché! Per fortuna c'é gente come l'eroico camarade corbyn pronta a difendere il vero progressismo proponendoci di riflettere sull'opportunità o meno di applicare misure illuminate come la SEGREGAZIONE delle donne sui treni.

    Personalmente io sono il peggio del peggio. Gay, femminista, laico, sionista e ateo. Sono uno dei “laïcards” che il simpatico rapper Médine invita affettuosamente a “CROCIFIGGERE” in un illuminato brano musicale. Idea che il simpatico progressista presidente dell'osservatorio della -vera- laicità (sic! Sic! Sic!) , un bravo SOCIALISTA , si é rifiutato da vero laico e progressista qual'é di condannare mentre ha colto l'occasione di omaggiare i morti di Charlie di un commosso ricordo accusandoli di avere detto a suo dire ben di peggio.

    e così va la giostra impazzita, così si vive nel pantano in cui le tenebre diventano lumi, i lumi tenebre, le vittime carnefici e i carnefici vittime….

    Negli anni 90 un gruppo di famiglie fiorentine laiche, varie ebree altre cristiane d'origine, formarono con il sostegno di un uomo perbene di cui saluto la memoria un gruppo d'aiuto all'ex-yugoslavia che in realtà era in sostegno principalmente ai musulmani di bosnia la cui causa sostenevamo con tutto il cuore. Molti di loro, come la mia step-mum, accolsero rifugiati in casa e io mi ritrovai ad essere promosso interprete ufficiale (per via del polacco) di una ragazza “musulmana” bosniaca. La maggioranza dei rifugiati restò per brevi periodi mentre nel nostro caso per molti anni….e così quella ragazza é diventata una sorella acquisita.

    É per lei, oltre che per me, che volevo il successo dell'integrazione dei musulmani in europa. É per lei e per me che volevo un'europa plurale, aperta…invece é andato tutto al diavolo purtroppo.

    E sì, come ho scritto anche io in altri commenti, hai ragione a pensare che il rischio reale é quello di una deriva fascista in molti paesi europei (é già in atto in Polonia) e di una discesa nel chaos dell'europa di cui, come é sempre stato il caso, le prime vittime sono già oggi Donne e LGBTQI.

    Ps: sul m5s. Certo che lo puoi criticare. L'ho fatto io per primo in quello scambio su twitter. Io non sostengo il M5S per le loro posizioni su Israele e in particolare giudea e samaria e il califfato. Io ero e sono contro il DDL cirinnà. Concordo in toto con rotelli e rete lenford che sono gli unici ad uscire bene da questa storia per quel che mi riguarda. Il m5s ha sbagliato sostenendo questo testo e io ho provato a lungo a farglielo capire…il post di grillo é la fine del m5s come movimento laico e pro-lgbt. Non hanno più nessuna credibilità sul tema per quel che mi riguarda. Nessuno può pensare che voteranno il matrimonio se vincessero le elezioni… soprattutto se gente come Giulia, chiara e alberto non é riconfermata e al governo va quello di napoli che sembra un ministro doroteo… Sono come il pd e sel ormai per me.

    Ma loro hanno colpa di quello che succede ora e da ora in poi. Per i decenni precedenti la responsabilità é di altri etero o gay.

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    EleBriscoe, in realtà differenze all'interno dei generi ci sono eccome.
    Tra gli uomini, gli omosessuali votano molto più frequentemente Fronte Nazionale (38,6%) rispetto ai Repubblicani di Sarkozy e alleati (23,3%), mentre tra gli eterosessuali i due partiti sono quasi a pari merito (30,2% FN, 29,6% LR-UDI-Modem). Insomma, il voto tende con molta più forza verso l'estrema destra.
    Tra le donne, cambia molto meno al variare dell'orientamento sessuale. Si può notare una maggiore propensione a votare sinistra tra le donne omosessuali (che, per esempio, hanno scelto il Partito socialista nel 27,9% dei casi, mentre tra le eterosessuali il partito ha raccolto il 24,6% delle preferenze).

    La questione forte, comunque, è il fatto che anche le persone omosessuali sposate seguono la svolta verso la destra – e l'estrema destra in particolare – nonostante programmi che negano i diritti loro e altrui: dobbiamo davvero festeggiare questa dimostrazione di uguaglianza che si manifesta con il trionfo di chi l'uguaglianza la nega?

  • Il Grande Colibrì ha detto:

    Zeigarnik, la risposta migliore te la offre Angelo Ventura, che dopo una valanga di commenti sui social network fatti senza aver letto l'articolo ora sembra almeno aver aperto la pagina.

  • EleBriscoe ha detto:

    Trovo che il metodo adottato sia tendenzioso: accorpa uomini e donne eterosessuali (per ovvie ragioni, trattandosi di coppie), ma divide uomini e donne omosessuali in statistiche differenti.

    Accorpando donne e uomini omosessuali in un'unica statistica viene difatti fuori che il 64,5% dei gay vota partiti conservatori (un'oscillazione del -0,5% rispetto agli eterosessuali, insomma in linea con il voto etero), mentre di conseguenza il 35,5% dei gay vota partiti libertari (+0,5% rispetto agli etero, anche qui allineato ma stavolta a favore dei gay). Tolto il trucco il voto gay risulta allineato al voto degli eterosessuali, anzi con una leggera sfumatura a favore del diritto.

    Non mi sorprenderebbe vedere una discrepanza di voto anche tra uomini e donne eterosessuali dovuto alle differenti condizioni culturali che però scompare una volta accorpato il dato. Sembrerebbe insomma che sia l'appartenenza per genere a fare la differenza, probabilmente per la diversa codifica culturale e le diverse sfide.

    E così l'unica cosa che dimostra questa statistica (ignorando le complessità politiche della Francia attuale) è che l'appartenenza per orientamento sessuale non influenza in modo sensibile il voto politico, ma che l'appartenenza per genere influenza anche gay e lesbiche. Ne consegue che chi è gay in quanto persona sia suscettibile al gioco mediatico e culturale esattamente come chiunque altro – e cosa è questa se non una dimostrazione di uguaglianza?

  • Angelo Ventura ha detto:

    Basta parlare di islamofobia! Parliamo piuttosto dell'occidentalofobia e omofobia islamiche! Per mew la chiusura è più che giustificabile, e penso che molti gay osservino che la figlia di Le Pen, pur contraria al matrimonio gay, non decapita, non impicca e non ammazza nessuno, we la considerano il male minore. Ma smettianola di essere indulgenti verso gli jihadisti, nemici non solo di noi gay o occidentali,. ma dell'Umanità!

  • Zeigarnik ha detto:

    Temo che su questi dati pesi molto il clima da crociata islamofoba che si è diffuso in Francia. Dato l'atteggiamento di molta parte delle comunità islamiche e dei paesi di provenienza verso l'omosessualità, questa chiusura forse non è giustificabile ma comprensibile. E' paradossale che gli omosessuali preferiscano farsi perseguitare dai propri bigotti anziché da quelli degli altri.

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