Skip to main content

Si è appena conclusa la quinta edizione di Uno Sguardo Normale Expo – Sardinia Queer Short Film Festival, la rassegna di cortometraggi a tema LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali) che, organizzata dall’associazione ARC, dal circolo FICC ArCinema e dall’associazione studentesca UniversitArc, si è tenuta a Cagliari dal 4 al 12 novembre.

L’edizione 2016 ha visto la partecipazione di ben 26 paesi (Italia, Stati Uniti, Cina, Spagna, Grecia, Gran Bretagna, Canada, Germania, Taiwan, Francia, Messico, Costa Rica, Danimarca, Svezia, Lituania, Australia, Brasile, Argentina, India, Irlanda, Hong Kong, Lesotho, Ecuador, Iran, Australia e Israele) attraverso 142 opere iscritte al concorso.

“Balcony” (Balcone), il film del britannico Toby Fell-Holden, si è aggiudicato il Sardinia Queer Award 2016, un premio di 2mila euro. Il cortometraggio, che ha già vinto un Orso di Cristallo al 66° Festival del cinema di Berlino, è stato scelto dalla giuria del pubblico da una lista di 5 cortometraggi già precedentemente selezioni e votati.

Siamo in Inghilterra, in quella che potrebbe essere la periferia di Londra. Si respira un clima di tensione sociale e xenofobia. La prima immagine che vediamo è quella di una casa con un balcone, nella quale vive Dana, una ragazza afghana, con suo padre. Tina, una ragazza tormentata dalla cecità di una certa società e della sua famiglia, si innamora di Dana, che è continuamente derisa per via delle sue origini. Dana e Tina instaurano un’amicizia ambigua, che ci porta a tirare da subito delle conclusioni sulla loro reale sessualità. Tina prende immediatamente le difese di Dana.

Tina è una ragazza all’apparenza forte, ma ricca di fragilità. Suo padre abusa di lei e crede che Karim, il padre di Dana, sia la tradizionale figura orientale di padre padrone che picchia e limita la libertà di sua figlia. Fin dall’inizio il regista coglie il mondo attraverso gli occhi di Tina, e noi con lei. Ma gli occhi di Tina dicono il vero? A chi appartiene la verità? Solo alla fine veniamo immersi in un mondo pirandelliano che cerca con parsimonia una verità.

“Balcony” è un cortometraggio che si impone minuto dopo minuto, che vi disturberà e non vi lascerà tranquilli. Un cortometraggio che aumenta tutte le vostre paure, fino a farle crollare definitivamente nel momento in cui toglierete da davanti ai vostri occhi quel velo che copre il mondo di tutti quegli insensati pregiudizi. Vi sentirete nudi e colpevoli. Un piccolo gioiellino che non vi lascerà indifferenti. Un fiore delicato in una periferia dal cuore violenta. Non lascia scampo. Uscirete con più domande che risposte e le vostre certezze saranno messe a dura prova.

Il Sardinia Queer Students Award 2016 (300 Euro al vincitore), invece, è andato al film “The Culprit” (Il colpevole), del regista austriaco Michael Rittmannsberger. Il premio è stato assegnato da una giuria composta da studenti delle scuole medie superiori coordinati dall’associazione studentesca Eureka.

“The Culprit” è un cortometraggio di 3 minuti che racconta l’ultimo giorno di vita di un uomo arabo accusato di un crimine punibile con l’impiccagione, quello di amare un altro uomo. Il giovane uomo confessa il suo amore per Saeed, con i suoi occhi lucidi. Il cortometraggio ci vuole ricordare ancora una volta che l’omosessualità è criminalizzata in 78 paesi del mondo, tra cui ben 7 (Iran, Arabia Saudita, Yemen, Mauritania, Sudan, Nigeria e Somalia) prevedono la pena di morte per chi è accusato di essere gay.

 

Anes
©2016 Il Grande Colibrì

One Comment

Leave a Reply