Il Nido del Colibrì di Piacenza è nato quasi per caso.
Prima doveva essere solo una semplice video rassegna stampa settimanale aperta al pubblico. Poi, dal novembre 2017, ha incominciato a intercettare qualche richiedente asilo omosessuale che aveva bisogno di uno spazio sicuro per parlare e confrontarsi e ha iniziato ad organizzare dei meeting apposta per loro.
All’inizio si contavano sulle dita della mano, mentre ora il Nido segue decine e decine di persone (richiedenti, rifugiate e variamente LGBT) anche da altre città.
Il Nido cerca sempre di porsi alla pari e con un atteggiamento di ascolto: anche se arrivano persone con situazioni davvero complicate il Nido prova sempre a capire cosa si può fare, e il passaparola fa il resto. Anche perché chi passa dal Nido viene accolto in quanto persona, e non in quanto richiedente o rifugiato, e questo fa un po’ la differenza. E siccome il Nido è diventato un’esperienza speciale, pensiamo che sia arrivato il momento di iniziare a condividerla.
Importante: negli aggiornamenti del Nido i nomi delle persone che vengono da noi sono stati cambiati e le immagini filtrate. Purtroppo si tratta di persone ancora molto vulnerabili e non vogliamo che corrano dei rischi esponendosi direttamente su un sito accessibile a tutti.