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La gestione approssimativa delle persone che arrivano in Italia, i frequenti cambi legislativi e le mancate informazioni rischiano di far vivere odissee terribili allə migrantə che si trovano totalmente persə in un paese che non conoscono.

Angel è sbarcato in Italia nel 2019 dopo esser stato salvato dalla Ocean Viking che batteva bandiera tedesca. In quel periodo si stavano timidamente riaprendo i porti dopo i veti dell’allora Ministro dell’Interno, ma si voleva imporre una redistribuzione dei richiedenti asilo nelle nazioni a cui appartenevano le navi di salvataggio. Ed ecco che dopo 7 mesi dallo sbarco, Angel è finito in Germania. Fuggito dalla sua terra perché omosessuale, nessuno lo informò che aveva diritto all’asilo per questa ragione, così in Germania ha raccontato un’altra storia e la commissione ha dato esito negativo.

Fortunatamente ha deciso di tornare in Italia e a Bologna ha incontrato Omar, un ragazzo che già frequentava il Nido del Colibrì. Grazie a Imoz, un altro ragazzo che seguiamo, gli abbiamo trovato un posto dove stare e nel frattempo cercavamo di capire se era possibile per lui reiterare la richiesta di asilo in Italia, visto che comunque l’Italia era stato il primo Paese europeo in cui aveva fatto richiesta di asilo.

Ed ecco la sorpresa: alla Questura risultava che il suo trasferimento in Germania, a distanza di tre anni, non era stato completato! Adesso proveremo a capire come aiutarlo ad uscire da questo pasticcio burocratico. Per ora abbiamo iniziato ad inserirlo nel SSN e grazie allə nostrə volontariə sta completando il ciclo vaccinale e ottenendo vari documenti utili alla sua permanenza. Quante persone, in Europa, potrebbero essere nella stessa situazione di Angel senza saperlo?

 

Se volete diventare volontariə o rivolgere una domanda allə ragazzə del Nido, potete scrivere una mail all’indirizzo piacenza@ilgrandecolibri.com
Le risposte verranno pubblicate sulla pagina del Nido del Colibrì!

immagine: elaborazione da foto di Dorrell Tibbs da Unsplash

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