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Si può essere liberi, libere da tutto e da tutti, liberi da ogni senso di responsabilità, libere di difendere le proprie posizioni e le proprie azioni senza cedere di un passo, liberi di ignorare fieramente le conseguenze delle proprie posizioni e delle proprie azioni, libere da ogni possibilità di critica, liberi di giudicare ogni possibilità di critica come censura.

Si può essere libere, liberi di essere forti e potenti, libere di fingere che non esista il potere, liberi di fingere che il potere non abbia implicazioni, libere di essere indifferenti a chi è più debole, liberi di essere ostili a chi è più debole, libere di difendere lo status quo, liberi di sbandierare una libertà fiera di sé stessa e che ignora gli altri.

Si può essere libere, liberi di una libertà formale, libere di reclamare a gran voce diritti civili e di tacere sui diritti sociali, liberi di consigliare le brioche a chi non ha il pane, libere di consigliare la libertà a chi è in catene, liberi di considerare con distacco e con disprezzo le pezzenti che libere non sono.

Si può essere liberi, libere di una libertà che è solo l’altra faccia della medaglia dell’oppressione. O si può prendere coscienza che liberi non siamo e che libere dobbiamo diventare. Tutti insieme.

Pier Cesare Notaro
©2018 Il Grande Colibrì
foto: Ken Fager (CC BY-NC-SA 2.0)

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