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Il veterano gay fa litigare i candidati alla presidenza USA
Omofobia, gli sportivi campioni di pregiudizio e intolleranza
Politica volgare, Scilipoti invoca l’outing contro Gilioli
MST, allarme gonorrea in Australia: +25% in un solo anno

CRONACA La storia di Felipe (nome di fantasia), gay brasiliano che vive a Omegna, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, racconta l’assurdità della violenza. Prima assalito da un uomo durante una festa patronale a maggio di quest’anno, Felipe, per un banale equivoco, si è ritrovato poi pestato da sette persone ed è stato allontanato dagli organizzatori della festa, sebbene fosse evidente che la vittima dell’aggressione fosse lui. Uno degli aggressori ha infine addirittura sporto denuncia contro il ragazzo, che lo avrebbe leggermente ferito ad un orecchio durante la colluttazione. Denuncia assurda, che tuttavia ha avuto seguito: a giugno Felipe è stato arrestato e poi brutalmente picchiato dagli agenti di polizia. A ottobre si aprirà il processo contro Felipe. “Diffondiamo questa storia, facciamo in modo che un silenzio colpevole non permetta a questo caso di restare impunito” scrive Enrico Proserpio, che ha contattato il ragazzo e ne ha diffuso la storia (Attualizzando).

MONDO Barack Obama fa un ritratto impietoso dei Repubblicani, i quali vorrebbero togliergli la poltrona di presidente degli Stati Uniti alle prossime elezioni (e hanno buone speranze di farlo): negano il cambiamento climatico mentre gli stati che amministrano sono devastati dagli incendi, ridono alla prospettiva che qualcuno muoia perché non ha assistenza sanitaria e fischiano veterani dell’Iraq solo perché omosessuali (TheHill). E’ quest’ultimo punto quello che ha ferito di più Obama: quando, durante un dibattito, il pubblico ha inveito contro un militare che poneva una domanda sul “Don’t ask, don’t tell”, nessun candidato alle primarie repubblicane ha pensato di difendere il soldato (ABCNews). I diritti LGBTQ*, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’omofobia hanno acquistato un ruolo di primo piano nella campagna elettorale USA e in molti fanno notare come, sebbene Obama non sia stato il presidente perfetto, i suoi rivali saranno senza dubbio molto peggiori di lui (iGC)…

CULTURA Forse avevano proprio ragione i calciatori Philipp Lahm e Jonathan de Falco: il primo ha sconsigliato agli atleti gay di fare coming out per evitare di essere schiacciati dal bullismo dei compagni (iGC) e il secondo, stufo dei pregiudizi omofobici, ha appeso le scarpette al chiodo per trasformarsi in un attore porno (iGC). Ora uno studio sull’omofobia nello mondo sportivo francese, commissionato dalla Regione Aquitania, rivela come tra gli atleti vi sia una diffusione allarmante di atteggiamenti negativi verso i gay e, in misura minore, verso le lesbiche. Ad avere più pregiudizi sono gli sportivi professionisti, di sesso maschile e dediti a sport di squadra (per colpa del cosiddetto “effetto spogliatoio”): lo sport, insomma, appare come un vero e proprio veicolo di insegnamenti di odio e di intolleranza. Non sorprende allora che pochissimi sportivi si dichiarino omosessuali (0,4% tra gli uomini, 2,5% tra le donne) o bisessuali (0,9% dei maschi e 2,5% delle femmine).

POLITICA Alessandro Gilioli racconta di come Domenico Scilipoti, dipietrista diventato stampella “responsabile” del moribondo governo Berlusconi, sia sempre più vicino all’MSI, partito chiaramente fascista (Espresso). E il deputato scrive un delirante post di insulti contro il giornalista. Riportiamo stralci di questo fulgido documento del degrado della politica italiana, di cui l’outing (leggi l’articolo su iGC), invocato dallo stesso Scilipoti, è parte integrante: “Gilioli gran cesso… tra poco metteranno anche il tuo nominativo nei froci travestiti […] per arrotondare il suo magro stipendio di scribbacchino, fai l’omosessuale a pagamento, ovvero, la sera ti travesti per dare via il culo per denaro. […] avrà di sicuro l’AIDS, visto che fa sesso con tutti i luridi… come lui… porco, depravato, pederasta, finocchione, ricchione, culattone, piglialainculo. Dimenticavamo, i cannoli del Presidente… te li mettiamo nel culo… dai che più sono grossi più ti piacciono, gran porco maniaco…“. Sic (webcache).

SESSUALITA’ Tra i gay australiani si è diffusa la tendenza a fare sesso senza preservativo con persone sieroconcordanti, cioè con il proprio stesso status HIV: si tratta di una pratica che non solo non protegge dalle infezioni da HIV (dal momento che lo stato sierologico del partner non è mai certo al 100%), ma che produce un aumento vertiginoso nella diffusione delle altre malattie sessualmente trasmissibili (MST). Non è allora un caso se in un solo anno i nuovi casi di gonorrea in Australia sono aumentati addirittura del 25%, come denuncia uno studio del professor David Wilson del centro di ricerca clinica Kirby Institute dell’Università del New South Wales. Wilson si aspetta in futuro un’impennata di nuove infezioni da HIV: sebbene il numero dei nuovi casi sia al momento sostanzialmente invariato, il diffondersi di altre MST è un ottimo veicolo per trasmettere anche il virus dell’AIDS (SMH). Che fare? La soluzione è sempre la stessa: usare il preservativo…

 

Pier
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