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One Comment

  • Raffaele Ladu ha detto:

    Quando ero giovane e studiavo Psicologia all’Università di Padova, lessi il libro di Henri Ellenberger “La scoperta dell’inconscio. Storia della psichiatria dinamica”, pubblicato da Boringhieri nel 1976.

    Nelle prime pagine l’autore parlava delle credenze negli spiriti, e parlava delle donne sposate ma sessualmente insoddisfatte del Cairo che cercavano di avere rapporti intimi appunto con i jinn.

    Su Quora (http://qr.ae/TUINQ2) è stato detto che i jinn non hanno genere, ma possono cambiare aspetto, per cui esiste una minoranza di miti in cui assumono aspetto femminile, ma nella maggior parte dei miti mostrano un aspetto maschile – come nel fumetto di Al Pantuni e nel libro di Ellenberger.

    Nell’immaginario sessuale islamico i jinn debbono ricoprire un ruolo importante. Non c’è nessun collaboratore de “Il grande colibrì” o di “Io Sono Minoranza” che ne voglia parlare con più cognizione di causa di me?

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