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Le notizie di questa settimana:
Italia – Nozze gay, TAR annulla annullamento
Singapore – Nozze gay, censurata la canzone
Africa – Stupri “correttivi” contro le lesbiche
Stati Uniti – Lesbiche nere, la battaglia sul web
Cinema – Una nonna lesbica e la nipote trans

Italia – Nozze gay, TAR annulla annullamento. La trascrizione delle nozze tra Adele Palmeri e Ingrid Owens all’anagrafe di Udine è valida: il TAR del Friuli Venezia Giulia cancella l’annullamento.

Anche il TAR del Friuli Venezia Giulia – sottolinea Giacomo Deperu, presidente Arcigay Friuli Nuovi Passi di Udine e Pordenone – accoglie il ricorso della coppia omosessuale che ha trascritto il matrimonio contratto all’estero nei registri dell’anagrafe di Udine, dichiarando illegittimo l’operato del prefetto che aveva cancellato l’atto su ordine del ministro“. “E’ una sentenza che fa chiarezza e che mette in capo all’organo legislativo il compito di compensare questo grave deficit di diritti civili che c’è nel nostro Paese” ha commentato il sindaco di Udine Furio Honsell. [messaggeroveneto.gelocal.it]

Singapore – Nozze gay, censurata la canzone. Singapore mette al bando la canzone lesbica di Jolin Tsai (nella foto): secondo i censori promuove le nozze omosessuali e quindi vìola la legge che le proibisce.

La canzone “We’re all different, yet the same” (Siamo tutti diversi, eppure uguali) dell’icona gay Jolin Tsai è basata sulla vera storia di due donne rimaste insieme per più di 30 anni. Ma quando una delle due è stata ricoverata e ha avuto la necessità di un intervento chirurgico, la compagna non ha potuto dare il proprio consenso perché non era la sposa o un membro della famiglia. Nel video della canzone, di cui una circolare dell’Ufficio per la censura mediatica ha disposto il divieto di trasmissione, Jolin sposa l’attrice Ruby Lin e le due si scambiano un bacio. [gaystarnews.com]

Africa – Stupri “correttivi” contro le lesbiche. In Sudafrica viene commesso mezzo milione di stupri all’anno, spesso su donne lesbiche. Una pratica comune anche in Uganda, come racconta una vittima.

Su circa 500mila casi di stupro ogni anno, solo uno su nove viene denunciato. Ogni 25 uomini portati davanti al giudice, 24 vengono rilasciati. In un paese fortemente influenzato dalle culture tradizionali e dai gruppi religiosi, lo stupro “correttivo” è un modo di proteggere lo status quo: le donne sono costrette a uniformarsi agli stereotipi di genere o a pagarne le conseguenze. Almeno 32 donne sono state violentate e uccise negli ultimi 15 anni, ma l’assenza di denunce e di statistiche che includono lo stupro “correttivo” evidenzia come questo numero sia solo la punta dell’iceberg. [telegraph.co.uk]

Quando la giornalista Isobel Yeung è andata in Uganda a realizzare una puntata di Vice (una serie che racconta l’atroce violenza e l’odio che circonda il mondo LGBT nell’Africa dell’est) per capire chi c’è dietro alla propaganda anti-gay, non solo ha incontrato una lesbica che tra le lacrime ha raccontato di essere stata vittima di violenza sessuale, ma anche un gruppo di uomini che ha orgogliosamente ammesso di stuprare le lesbiche a causa della loro sessualità. Dopo la violenza, la donna ha capito di essere rimasta incinta e l’ha comunicato alla sua compagna, spingendola alla separazione. [dailymail.co.uk]

Stati Uniti – Lesbiche nere, la battaglia sul web. Attacco maschilista alla pagina delle lesbiche nere per il loro raduno annuale in California, ma, dopo i commenti sessisti, arriva il supporto da tutto il mondo.

Gli studenti di una università non identificata hanno cominciato a condividere il post e a mettere commenti offensivi, complimentandosi tra loro. E’ stato un chiaro esempio di giovani uomini che si godono i loro privilegi di maschi bianchi con il loro umorismo verso una categoria che considerano inferiore e meritevole di odio. Nel mezzo dell’attacco è accaduta però una cosa interessante. Iscritti di Facebook da tutto il mondo hanno cominciato a fare quadrato intorno al nostro gruppo, con messaggi di sostegno e commenti sprezzanti contro il razzismo. [autostraddle.com]

Cinema – Una nonna lesbica e la nipote trans. “Three generations” di Gaby Dellal (con Watts, Fanning e Sarandon), storia di lesbismo e transessualità, trova un distributore grazie a un’asta a Cannes.

Il film è una storia divertente e commovente sull’identità e uno sguardo a come, in ogni fase della nostra vita, lottiamo per essere fedeli a noi stessi. Seguiamo Ray, un adolescente di New York alle prese con l’identità di genere e tormentato, e la madre single Maggie, in cerca del padre biologico di Ray per fargli firmare i documenti per approvare la transizione di Ray. Nel frattempo, la madre di Maggie, Dolly, manager musicale che vive con la sua partner lesbica, sta avendo un momento difficile con la testa focalizzata intorno alla decisione di cambiare vita di Ray. [teaser-trailer.com]

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