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Le notizie di questa settimana:
1. Italia, diritti negati e cancellati – e Pausini non si sposa
2. Giappone, prime nozze ufficiali per una coppia lesbica
3. India, polemica per un riferimento lesbico nel telefilm
4. Sudafrica, un film thriller denuncia gli “stupri correttivi”
5. Le donne etero? Non esistono: sono tutte lesbiche o bi

Italia, diritti negati e cancellati – e Pausini non si sposa
E’ durata poco la gioia delle due mamme che erano riuscite ad ottenere dal Comune di Napoli un atto di nascita del figlio in cui risultavano entrambe come genitrici [ilgrandecolibri.com]. La “forzatura” di inserire il nome di una delle due donne nella casella riservata al padre non è piaciuta alla prefetta Gerarda Pantaleone che ne ha annullata la validità. Il comune, guidato da Luigi De Magistris, presenterà ricorso al TAR [campaniasuweb.it]. Intanto una forte presa di posizione in favore del matrimonio omosessuale è arrivata Laura Pausini. “Non mi sposerò finché non potrà farlo anche la mia amica lesbica” ha dichiarato la cantante, lanciando una forma di protesta che potrebbe diventare un efficace metodo di pressione culturale e politico, oltre che una personale ed ammirevole scelta di civiltà [iodonna.it].

Giappone, prime nozze ufficiali per una coppia lesbica
La trentenne Koyuki Higashi e la trentasettenne Hiroko Masuhara sono le prime due persone omosessuali ad unirsi in matrimonio ufficialmente in Giappone, dopo che due quartieri di Tokyo (Shibuya e Setagaya) hanno esteso alle coppie dello stesso sesso la possibilità di sposarsi. A livello statale, tuttavia, il governo si mostra ancora riluttante ad affrontare il tema e quindi il valore legale di queste nozze è molto limitato [asahi.com]. Intanto in Cina molte persone omosessuali hanno elaborato una strategia di nozze fittizie: lesbiche e gay si sposano tra loro mettendo a tacere voci considerate spiacevoli e poi continuano a condurre una vita separata o vanno incontro a una vita non molto diversa da quella dei matrimoni combinati reprimendo la propria natura [ilgrandecolibri.com].

India, polemica per un riferimento lesbico nel telefilm
Il canale indiano in lingua inglese Star Word ha ricevuto un richiamo dal Consiglio per i reclami sulla diffusione di contenuti, per aver trasmesso a giugno un episodio di “Grey’s anatomy” in cui una dottoressa parlava con un collega della propria incapacità a soddisfare la partner. In molti altri casi dialoghi e scene vengono tagliati per il pubblico indiano, ma questa volta l’autocensura preventiva ha fallito [timesofindia.indiatimes.com]. Però anche in India la società è in movimento: Akkai Padmashali, attivista trans, ha ricevuto il premio Rajyotsava per il proprio impegno in ambito sociale. Il riconoscimento è stato accolto con favore dagli attivisti e Padmashali ha fatto notare come vi sia ormai in atto una tendenza a riconoscere il movimento per i diritti civili delle persone transessuali [ilgrandecolibri.com].

Sudafrica, un film thriller denuncia gli “stupri correttivi”
Una donna viene brutalmente stuprata e uccisa, ma la vittima ha da lungo tempo una relazione con un’ufficiale della polizia sudafricana che perde la testa e si mette alla caccia dei violentatori per vendicarsi. La trama può non apparire troppo originale, ma è un film di impegno civile, perché affronta la tematica degli stupri correttivi. “Dopo aver ascoltato queste storie e aver sentito che la polizia non ha mai risolto un solo caso, ho voluto fare un film da dedicare alle vittime per cercare di dare forza e speranza a chi ha sofferto pene simili” ha detto il regista, Xolelwa ‘Ollie’ Nhlabatsi [okayafrica.com].

Le donne etero? Non esistono: sono tutte lesbiche o bi
All’inizio di quest’anno i ricercatori dell’Università dell’Essex hanno riscontrato un legame assoluto tra la dilatazione della pupilla e l’eccitazione sessuale e attraverso questa scoperta hanno potuto studiare il grado di coinvolgimento di uomini e donne che si identificano come eterosessuali nel vedere scene di sesso tra soli maschi o sole femmine. Il risultato sorprendente è che, mentre tra gli uomini eterosessuali una certa percentuale non mostra eccitazione nell’assistere al sesso gay, le donne che non si eccitano a vedere sesso tra due donne non esistono [huffingtonpost.co.uk].

 

Michele
Copyright©2015ilgrandecolibri.com

3 Comments

  • eitanyao ha detto:

    ?????????? Sposarsi? Ma dove ha trovato lei scritto che il matrimonio egualitario é legale in due quartieri di Tokio? Ora un matrimonio é un certificato simbolico senza valore legale?

    Non sono nozze, sono certificati. é un atto simbolico di enorme importanza per la comunità LGBT giapponese ma NON é la legalizzazione del Matrimonio.

    questo totale chaos linguistico é una delle ragioni per le quali io ho ormai rinunciato ai diritti LGBT in Italia…. i termini "matrimonio" e "unione civile" sono usati nei significati più disparati e il risultato é una confusione totale.

    Le parole contano.

    Sulla cantante italiana: all'inizio del 2012 scrissi un articolo per una web spagnola gay su affermazioni simili di quella cantante

    Il matrimonio egualitario non sarà mai approvato in italia. Non solo, non sarà approvato NULLA.

    prima o poi probabilmente approveranno un nulla celato sotto grandiose spoglie, un ghetto inutile la cui unica funzione sarà di contentare quella porzione dell'elettorato urbano che si vuole sentire moderna sostenendo i diritti lgbt (ma non fino al punto di smetterla di votare per un partito clericale, naturalmente) e chiudere una volta per tutte la discussione sulla questione Bloccando la via all'eguaglianza senza fare arrabbiare troppo i preti….. e naturalmente questa meraviglia sarà presentata dalla propaganda e dai felici di servizio come un trionfo dei diritti

    I diritti si Meritano.

    In Italia fatto salvo per gruppi come rete lenford che fa un lavoro straordinario e ha il mio sostegno non esiste a mio avviso un movimento LGBT comparabile a quelli di altri paesi

    Non esiste neppure una comunità LGBT che lotti unita e compatta PER la visibilità LGBT, PER le famiglie omoparentali, PER i diritti, Per l'eguaglianza. CONTRO le conversion "therapies", CONTRO l'omofobia

    Io sostengo e sosterrò i diritti LGBT ovunque e in particolare nella "mia" Polonia o in posti come l'Uganda o il Sud-Africa ma non mi interessa più nulla dell'italia.

    la cantante dovrebbe fare lo stesso o temo dovrà aspettare la prossima reincarnazione per sposarsi se vuole tenere fede a queste dichiarazioni.

    • Michele Benini ha detto:

      Le parole contano, ma anche leggere con attenzione non farebbe male. Secondo te cosa significa scrivere che " il valore legale di queste nozze è molto limitato"?
      Però è pur vero che rispetto alle nozze simboliche celebrate anche in un recente passato (http://www.ilgrandecolibri.com/2015/04/amori-attrici-lesbiche.html#more), qui abbiamo un'istituzione ufficiale che decide di far sua questa battaglia, e sarà pure importante segnalarlo, no?
      Rispetto al fatto che la comunità LGBT italiana non meriti il diritto di sposarsi, credo che il principio ispiratore non dovrebbe essere che i diritti si concedono a chi se li merita, ma che i diritti sono per tutti, altrimenti – come fa implicitamente notare Laura Pausini – sono privilegi. Se arriveranno o no, non lo so ma credo che se smettono di lottare, anche quei pochi che sono consapevoli, avremo comunque una brutta responsabilità. E resteremo senza diritti anche noi, soprattutto.

    • eitanyao ha detto:

      Siamo in disaccordo e lo restiamo 🙂 ma non dire che non ti avevo letto attentamente perché non é vero. ribadisco la critica.

      Hai scritto che si sono unite " in matrimonio ufficialmente". NON é vero, period. Magari! magari lo fosse ma non lo é.

      é un evento ottimo che celebro e di cui mi rallegro, sono un fatto molto importante ed é importante darvi rilievo…. ma non affermare che due quartieri di Tokio: "hanno esteso alle coppie dello stesso sesso la possibilità di sposarsi"….Non é vero. faccio poi notare che parlare di nozze di valore legale limitato non ha nessun senso.

      un certificato simbolico non é un matrimonio; un registro comunale non é un matrimonio; un contratto notarile non é un matrimonio; Un registro all'anagrafe non é un matrimonio; un'unione civile non é un matrimonio

      Non é mia intenzione polemizzare con te! ma non cesserò mai di sottolineare l'importanza delle parole e del linguaggio quando si parla di diritti LGBT perché sennò si finisce con gente che per esempio celebra l'invenzione a livello comunale di registri ad hoc in cui trascrivere matrimoni contratti all'estero affermando che si tratta di trascrizione delle nozze

      Oppure si finisce con gente entusiasta all'idea di testi che danno "diritti" a delle formazioni sociali specifiche e magari li chiamano pure nozze gay.

      confermo anche sul merito e sulla responsabilità di questo disastro (che non é certo dei tanti gay italiani come me che hanno smesso di lottare e pensano ad altro) mi é venuto in mente l' "Io So" di Pasolini.

      e sul fatto di restare senza diritti ormai sinceramente giunti a questo punto mi preme più che se i diritti non debbono essere riconosciuti non lo siano per nessuno. senza diritti ok. tutti però.

      Ogni Bene e grazie per la risposta 🙂

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