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Cipro nord, appello di ILGA contro il carcere per i gay
Italia, gara di omofobia tra politici: vince leghista
Idea Botswana: decriminalizzare l’omosessualità?
LGBTQ* musulmani? Lo struzzo Bladibella non li vede

CRONACA Che nella scuola il clima non fosse ideale per i gay era piuttosto noto (Il grande colibrì), ma che tre quarti degli studenti omosessuali sia stato in qualche misura vittima di bullismo è veramente inquietante. Tuttavia un’indagine condotta tra mille ragazzi tra i 13 e i 26 anni da parte del Gay Center di Roma rileva che il 74% dei ragazzi omosessuali ha subito episodi di bullismo, che nel 36% dei casi sono avvenuti tra le mura scolastiche. Inoltre ben il 45% degli omosessuali consapevoli non fa coming out per paura delle reazioni o delle violenze che potrebbero essere causate dalla notizia. Del restante 55% solo il 19% dichiara pubblicamente le proprie preferenze sessuali a tutti, mentre il 36% ne ha parlato solo con alcune persone (Vanity Fair). Una seconda ricerca, sempre condotta dal Gay Center, riguarda la percezione dell’omosessualità da parte degli studenti: i primi dati raccolti mostrano che la gran parte dei giovani non vede (o non vuol vedere) gli omosessuali intorno a sé: il 30% pensa che nella propria scuola non ce ne siano e il 57% pensa che ce ne sia uno. Inoltre per il 55% degli intervistati la società è omofoba e solo il 9% ritiene di vivere in un contesto favorevole all’omosessualità. Non stupisce quindi che la corsa sia a nascondersi e non a farsi vedere (la Repubblica).

MOVIMENTO Se il bullismo fa male, la galera non fa certo meglio. Sembra incredibile (ma non troppo, vedendo il successo di certi movimenti razzisti od omofobi, specie nei paesi dell’Est) ma ancora in Europa ci possono essere in vigore politiche discriminatorie nei confronti dei cittadini omosessuali. E’ quanto denuncia l’ILGA che chiede al governo turco della zona nord di Cipro l’immediato rilascio e la fine delle persecuzioni degli uomini detenuti per aver avuto sesso consensuale con altri uomini. Che la Turchia non sia esattamente all’avanguardia in materia è ben noto (Il grande colibrì), ma da luglio nella Cipro del nord la situazione sembra essersi ulteriormente deteriorata: due arresti all’inizio dell’estate, poi una raffica di altre incarcerazioni tra il 14 e il 15 ottobre hanno richiamato (fortunatamente) l’attenzione internazionale.

POLITICA Si sa, negli ultimi (diciassette) anni Berlusconi è stato accusato più o meno di qualunque nefandezza, talvolta vera, raramente presunta, spesso prescritta. Ma il Presidente del Consiglio riesce comunque a fare una dichiarazione infelice dicendo che perlomeno non è mai stato accusato di essere gay (Blitz quotidiano). Peggio di lui fa però il deputato leghista Polledri, che, per manifesta ignoranza, scambia la parola omofobo per omosessuale e si offende avendo travisato il senso di un tweet del democratico Andrea Sarubbi, fino a minacciarlo fisicamente e vantandosi di “non essere malato” (la Repubblica). Il paradosso è che Polledri crede di essere stato insultato se viene messa in dubbio la sua eterosessualità ed è rinfrancato quando scopre di essere stato solo accusato di omofobia: cioè una cosa che un politico dovrebbe almeno teoricamente rigettare con tutte le proprie forze. Fin qui solo Scilipoti aveva fatto di peggio (Il grande colibrì).

MONDO Paese che vai, politico che trovi. Sta di fatto che ovunque la sensazione è che quello che c’era prima sia stato meglio di quello che c’è ora. Accade infatti anche in Botswana, dove l’ex presidente Festus Mogae, che oggi guida l’AIDS Council sostenuto dal governo, afferma che ben poco può essere fatto per sconfiggere la diffusione del virus HIV fintanto che non si renderanno legali l’omosessualità e la prostituzione. Mogae, che ha inoltre proposto che vengano distribuiti preservativi in carcere, è molto pragmatico. Rispetto ai gay: “Io non capisco l’omosessualità. Ma ci sono uomini che cercano altri uomini, e sono cittadini”; rispetto alle prostitute: “Per proteggere loro e i loro clienti è necessario assisterle perché si proteggano. Non credo che arrestandole le si aiuti”; rispetto alle carceri: “Se uno va in carcere sieronegativo ed esce sieropositivo, significa che la prigione è una fonte di contagio, quale che sia la cosa che dice la legge”. Al momento però il Governo ha annunciato che, fintanto che non saranno concluse ampie consultazioni, omosessualità e prostituzione rimarranno illegali nel paese (BBC; sulle politiche omofobe dei paesi sub-sahariani leggi anche l’articolo su Il grande colibrì).

MOI Essere sciocchi non è certo una colpa, essere ignoranti lo è un po’ di più. Ma negare l’evidenza è veramente una cosa triste, anche quando si hanno tutte le possibili giustificazioni. Naturalmente non possiamo pretendere che tutti siano d’accordo con quello che diciamo (né lo desideriamo: discutere è sempre una cosa positiva) ma un attacco gratuito e triste come quello di BladiBella lascia veramente perplessi. Negare l’esistenza di omosessuali musulmani è infatti un tentativo maldestro di nascondere la propria omofobia: allo stesso modo si potrebbe negare (se uno si basa su letture restrittive dei testi sacri) l’esistenza di ebrei omosessuali o di cristiani omosessuali. Del resto un famoso allenatore di calcio, vincitore persino di un campionato mondiale, ha negato più volte che esistano calciatori omosessuali. Insomma, va bene che ci siano, purché non siano sul mio posto di lavoro, nella mia palestra, nel mio quartiere…

 

Michele
Copyright©2011MicheleBenini

One Comment

  • Anonimo ha detto:

    È un'impressione o da quando esistete anche i siti più grandi hanno iniziato a scoprire che esistono gay anche fuori da Italia e Stati Uniti?
    Ivan

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