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Caro Colibrì, io sono un ragazzo marocchino e ho un fidanzato italiano, viviamo insieme. Io lo amo, ma lo trahirlo con altri uomini, non so perché, mi sono fatto in questo modo. L’ultima volta ho fatto sesso senza preservativo. Penso che devo dire al mio fidanzato se rischio di dargli l’Aids, ma ho paura mi perderlo. Cordiali saluti.

Ciao ragazzo marocchino, non ti firmi, allora ti chiamo semplicemente così. Ti dico prima il mio nome, che è Adam, poi ti dico prima di tutto che, allontanandomi dall’esprimere giudizi, la cosa migliore da fare è, il prima possibile, fare il test in un centro specializzato o un esame completo del sangue per capire se ti sei infettato o no, per conoscere la tua situazione medica.

Devono passare almeno tre mesi dal rapporto sessuale di cui parli, poi, in seguito, altri tre per esserne davvero certi. Esistono in ogni città italiana numerosi centri specializzati ed anonimi, ossia che preservano la tua persona, indipendentemente dall’integrità o no dei tuoi atteggiamenti.

Non sta a me giudicare, ma credo che la cosa migliore da fare, in una relazione, sia parlare dell’evento con il tuo compagno e rimettersi al suo giudizio. Se necessario, il test dovrà farlo pure lui, e, nel rispetto della persona, sarebbe il caso di dirglielo, affinchè entrambi escludiate l’ipotesi di contagio. Inoltre, qualora tu avessi altri rapporti, finchè non sei sicuro della tua situazione medica, devi assolutamente usare le dovute precauzioni con chiunque vieni o verrai in contatto, fino al secondo test (quindi dopo sei mesi dal probabile contagio).

 

* * *

 

Sono un ragazzo pakistano, frequento l’accademia nel mio paese. Sono omosessuale, ma nessuno sa di me. Vorrei venire in Europa. Come posso fare per frequentare un’università italiana? Dopo la fine degli studi potrò rimanere a vivere in Italia?

Maher
(lettera tradotta dall’inglese)

Ciao Maher, e buongiorno. Io sono Adam. Se vuoi studiare all’estero, cioè qui, i passi sono due.

Per prima cosa devi individuare l’università che ti interessa; se non hai scelto ancora, puoi comunque metterti in comunicazione col sito nazionale delle Università Italiane o, ad esempio per Milano, con il sito dell’Università degli Studi di Milano, dove troverai, oltre alle informazioni necessarie all’iscrizione (sotto la voce Foreign students), le varie Facoltà a cui puoi accedere. Esiste inoltre internamente un servizio telefonico gratuito per l’Italia che se ne occupa direttamente (al numero 800.188.128), dove potranno istruirti e seguirti di persona in tutti i passaggi, o almeno indicarti gli uffici dove recarti per accedere in Università.

Inoltre, puoi contattare da lì il consolato pakistano (a Milano è in viale Lunigiana 23, tel. 02.66.703.271, ed è molto ampio). Se volessi passare attraverso di loro, avresti anche tutte le informazioni necessarie alla possibilità di dimostrare che studi in Italia, e quindi devi rimanerci, e ad un’eventuale possibilità a restarci anche dopo. Non tutti gli studenti stranieri, che vengono in Italia lavorano, ma possono accedere alle borse di studio per autofinanziarsi. Ti aspettiamo, per me sei già il benvenuto!

Adam
©2011 Il Grande Colibrì
immagine:  Il Grande Colibrì

One Comment

  • Mhamed ha detto:

    @Maher:
    ciao, sono uno studente magrebino in Italia e mi chiamo Mohamed, credo che in Pakistan esista un Centro Culturale Italiano, non so di preciso dove ma qualcuno me ne ha parlato una volta. comunque, potresti andarci e chiedere come si possono ottenere le borse di studio, ma la prima cosa in assoluto che bisogna fare sarebbe avere un attestato di frequentazione di lingua italiana, nel 2012 il livello richiesto è il B1, i corsi credo costino un po', ma ti permettono di chiedere la borsa di studio. inoltre, esiste un'altra possibilità: cioè fare la domanda per fare un tirocinio o un corso di breve durata in Italia, all'università di Perugia. una volta arrivato in italia, se vuoi rimanerci perché vuoi vivere la tua omosessualità liberamente (che è la cosa che tanti gay, da paesi musulmani o dove l'omosessualità è un reato, vogliono), ti consiglierei di contattare ArciGay nazionale, per poi presentare la domanda d'asilo.
    ti lascio anche una mail di uno che potrà informarti e indirizzarti meglio: migra@arcigay.it

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