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Uganda, torna la proposta di legge sulla pena di morte
Torino, si apre il congresso annuale di ILGA-Europe
Bologna, per una settimana l’arte riflette sul genere

MOI Le libertà individuali e i diritti umani? “Principi sacrosanti“. Le donne? “Uguali agli uomini“. Il velo? “Un simbolo religioso, come tale non ha valore se non è adottato liberamente: ogni persona può vestire come vuole“. Riad Chaibi, dirigente di an-Nahda, il partito islamista che ha ottenuto il 42% dei voti nelle recenti elezioni in Tunisia, sbaverà almeno sui diritti LGBTQ*? “Non possiamo fare leggi contrarie a quel che la società considera sacro” dice, ma precisa che gli omosessuali “hanno diritto di esistere” e aggiunge parole ancora più sorprendenti: “C’è un problema di dignità, dal momento che la società non riconosce a sufficienza il loro valore” (ABC). Purtroppo an-Nahda non ha finora dimostrato grande coerenza tra quel che dichiara ufficialmente e quel che propaganda in privato, ma si spera che abbia ragione Abdella Taïa, scrittore gay marocchino entusiasta delle primavere arabe (Out Magazine) e non chi teme che, come si rischia in Libia, le rivoluzioni portino al potere gli islamisti più oscurantisti (per approfondire: Il grande colibrìsegui MOI Musulmani Omosessuali in Italia).

MONDO La proposta di legge, ispirata dalle chiese statunitensi, che vorrebbe inasprire le pene per il reato di sodomia in Uganda, prevedendo anche la pena di morte, ha destato preoccupazione nelle associazioni per i diritti umani di tutto il mondo. Appena due mesi fa il governo di Kampala aveva annunciato il ritiro della proposta (Il grande colibrì), ma purtroppo, come avevamo previsto (Il grande colibrì), si è trattato di una retromarcia solo temporanea: infatti il parlamento ugandese si appresta a riprendere la discussione sul provvedimento (Businessweek). E probabilmente non arriveranno buone notizie neppure dallo Zimbabwe: se da una parte sono poco credibili le dichiarazioni gay-friendly del primo ministro Morgan Tsvangirai, leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (Il grande colibrì), dall’altra la chiusura della rivale Unione Nazionale Africana del presidente Robert Mugabe, come dichiara il ministro della giustizia Patrick Chinamasa, è sempre totale (BBC).

MOVIMENTO Si è aperto ieri e si concluderà domenica il XV congresso annuale di ILGA-Europe, la sezione europea della più grande associazione LGBTQ* mondiale. Il congresso, che quest’anno viene ospitato a Torino, è dedicato al tema “Diritti umani e valori tradizionali: scontro o dialogo?” che verrà sviscerato attraverso numerosi incontri, discussioni, workshop e gruppi di lavoro dedicati alla condivisione di buone pratiche, alla lotta alle discriminazioni e al bullismo omofobico, alla libertà di movimento e ad altri aspetti importanti per l’attivismo europeo. Alla conferenza parteciperanno più di 300 persone e saranno rappresentati più di 40 stati del Vecchio Continente. Ad organizzare questo evento (che gode del patrocinio di Senato, Camera dei Deputati, Ministero delle Pari Opportunità, Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino) è il Coordinamento Torino Pride LGBT, costituito da Arcigay, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, Associazione Radicale Certi Diritti e 3D.

CULTURA Si terrà invece da domani al 5 novembre, come sempre a Bologna, il festival internazionale Gender Bender, giunto quest’anno alla sua nona edizione con il titolo “La Traviata Norma”. Attraverso opere artistiche di varia natura (film, spettacoli teatrali e di danza, concerti, performance sperimentali, sculture, dipinti, istallazioni…), Gender Bender propone attraverso 76 appuntamenti riflessioni sempre stimolanti sul concetto di genere. Da segnalare: il festival di cultura lesbica Soggettiva; il documentario italiano “Essere Lucy” di Gabriella Romano, che racconta la storia di una persona deportata nel campo di concentramento di Dachau, sopravvissuta e scopertasi anni dopo transessuale (lunedì 31, h. 20); la coreografia “Equilibrio” dello spagnolo Daniel Abreu, riflessione poetica danzata sulla vita quotidiana delle donne (martedì 1°, h. 21); la presentazione del libro “BrucExploitation” del regista porno canadese Bruce LaBruce (venerdì 4, h. 18)

 

Pier
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