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L’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR) ha visto la luce il 14 dicembre 1950, quando è stato fondato come organizzazione temporanea con un mandato di 3 anni per assistere i cittadini europei fuggiti dalle proprie case a causa della Seconda guerra mondiale. Il 1° gennaio 1951 l’agenzia contava solamente 34 membri che lavoravano con grande impegno e buona volontà per aiutare chi era rimasto lontano dalla propria terra. Ora ne conta 9.700, tra dipendenti locali e internazionali, e assiste circa 55 milioni di persone rifugiate nei 126 paesi del mondo in cui l’organizzazione è presente.

L’UNHCR è una delle più grandi organizzazioni umanitarie al mondo attualmente attive sui territori in conflitto, dal Sud America all’Asia, dall’Europa all’Africa. Inoltre da alcuni anni l’Alto Commissariato ha iniziato a promuovere una serie di campagne di sopporto per i rifugiati LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali) in tutto il mondo per contrastare le ingiustizie legate a violenze, persecuzioni e condanne che subiscono le persone per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. Quest’anno è stata lanciata la campagna #WithRefugees con una petizione che è stata firmata già da quasi un milione e mezzo di persone.

In Italia, in vista della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, celebrata il 17 maggio e dal 2004 divenuta ricorrenza promossa dall’Unione Europea, l’UNHCR ha deciso di far conoscere i rifugiati LGBTQIA insieme a Webnotte, una rubrica di Repubblica TV condotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo.

Ogni martedì, dalle 17.00 alle 19.00, la trasmissione ospiterà in diretta sulla sua pagina Facebook ufficiale e sul canale Youtube sei persone rifugiate in Italia da diversi paesi che perseguitano, torturano e discriminano in base all’orientamento sessuale o/e all’identità di genere e che puniscono penalmente l’omosessualità. L’iniziativa sarà poi trasmessa in differita ogni mercoledì alle 21.00 su Radio Capital TiVù (canale 713 di Sky).

Nella prima puntata, trasmessa martedì scorso, sono stato invitato come prima testimonianza, per lanciare l’appello dell’UNHCR che richiede solamente la firma della petizione sopracitata [La Repubblica]. E per concludere gli appuntamenti di Webnotte con i rifugiati, il 23 giugno ci sarà la puntata finale in direttissima con tutte e 6 i testimoni per festeggiare insieme la Giornata mondiale del rifugiato.

Invito tutti i nostri lettori a partecipare alla campagna #WithRefugees firmando la petizione e chiedendo ai governi di garantire che ogni bambino rifugiato abbia un’educazione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere e che ogni rifugiato possa lavorare e acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità in cui vive.

 

Lyas
©2017 Il Grande Colibrì

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