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La lotta tra chi difende l’ignoranza e il disprezzo e chi riconosce pari dignità agli amori tra persone dello stesso sesso oggi è una battaglia trasversale a tutte le culture e dimostra come lo scontro nelle civiltà sia molto più reale dello scontro tra le civiltà tanto amato dagli estremisti di tutto il mondo. Gli omofobi hanno capito da tempo i vantaggi anche locali prodotti dall’agire globalmente, mentre il movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) fa ancora fatica. Invece è importante essere vicini alle persone LGBT degli altri paesi: per questo è stata lanciata la campagna #FreeShams [Il Grande Colibrì]. E per questo da sabato 23 pubblicheremo sul Grande Colibrì, in collaborazione con OutRight Action International, la graphic novel di Amir Soltani e Khalid Bendib “Yousef e Farhad”, che ci farà vedere con il cuore la realtà dei gay iraniani che conosciamo già con la mente.

L’IMPORTANZA DI UNA GRAPHIC NOVEL 

Come ricorda Ahmed Shaheed, il relatore delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran che ha definito questa graphic novel “tanto bella quanto tragica”, gli omosessuali in Iran “sono criminalizzati e duramente puniti per il loro orientamento sessuale: sono socialmente perseguitati per mano di genitori, insegnanti e amici e lo stato non li aiuta, anzi approva questa esclusione, lasciandoli vulnerabili a nuovi abusi”. La legge prevede pene severissime, fino alla morte, per chi abbia rapporti con persone dello stesso sesso. In questo contesto, secondo Shaheed, “Yousef e Farhad” può avere un ruolo importante: “Vi invito a considerare questa storia triste, ma commovente e in fin dei conti salvifica, come un toccante promemoria di tutto il lavoro che dobbiamo ancora fare”.

Parole di elogio alla graphic novel sono arrivate anche da Shirin Ebadi, avvocatessa e attivista per i diritti umani iraniana che ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2003: “Per fare un primo passo positivo verso il cambiamento, l’Iran dovrebbe accrescere la propria consapevolezza e creare una cultura rispettosa della diversità. Dobbiamo insegnare a noi stessi che gli altri sono e hanno il diritto di essere diversi. Questa graphic novel è un tentativo di ritrarre il dolore di coloro la cui esistenza è rifiutata dai propri stessi concittadini. Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui tutti accetteremo il fatto che tutti gli esseri umani hanno il diritto a essere diversi e a vivere la propria vita in modi diversi rispetto agli altri”.

FANTASIA E DISEGNI AL SERVIZIO DEI DIRITTI

“Yousef e Farhad” è frutto del lavoro congiunto di Amir Soltani e Khalil Bendib, che avevano già realizzato nel 2009 “Zahra’s Paradise – I figli perduti dell’Iran”, una graphic novel sulle elezioni presidenziali iraniane del 2009 che si è rivelata un clamoroso successo: la storia ha prima conosciuto un’incredibile diffusione online, poi è diventata un best seller nelle librerie di molti paesi, grazie alla traduzione in 16 lingue (in Italia è stata pubblicata da Rizzoli Lizard). La fantasia narrativa e onirica di Soltani, insieme agli eleganti disegni di Bendib (che collabora con alcuni dei più importanti giornali statunitensi, dal New York Times al Los Angeles Times), si ritrova intatta anche in “Yousef e Farhad”.

La graphic novel è stata realizzata per OutRight Action International e viene proposta in Italia in collaborazione con il progetto Musulmani Omosessuali in Italia [Il Grande Colibrì]. OutRight è un’organizzazione non governativa che si occupa della difesa dei diritti delle persone LGBT a livello globale, anche grazie alla presenza di uffici in diversi stati. Fondata nel 1990, ha sede a New York ed è l’unica organizzazione LGBT internazionale ad avere una presenza permanente alle Nazioni Unite, che le hanno riconosciuto lo status consultivo.

Pier
©2016 Il Grande Colibrì

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