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MOVIMENTO Dopo l’EuroPride di Roma continua la stagione dei Pride locali. Il 25 giugno, con il bellissimo slogan “Stesso sole, stessi diritti“, si terrà la parata a Napoli, dove il manifesto politico inizia con una constatazione sconfortante: “Ad un anno dal Pride Nazionale di Napoli nulla è cambiato e dunque non cambiano le nostre rivendicazioni” (Campania Pride 2011). Il manifesto di Milano (dove sempre il 25 giugno si terrà la marcia del Pride, quest’anno patrocinato dal Comune) ricalca le 10 “ricette” di Arcigay, con una serie di proposte che non appaiono del tutto adeguate ad una metropoli europea (Pride MilanoIl Grande Colibrì). Certo, dopo Letizia Moratti, anche il poco sembra meglio del niente…

POLITICA Il milione di manifestanti raccolti dall’EuroPride romano non sembra aver impressionato la politica italiana. La proposta di legge di Anna Paola Concia sull’omofobia subisce l’ennesimo stop: la discussione in Parlamento è rinviata adesso al 22 giugno. AGEDO, Arcigay, Arcilesbica, Certi diritti, Comitato Roma Europride 2011, Famiglie Arcobaleno, Mario Mieli, MIT e Rete Lenford esprimono la loro indignazione, denunciano la “falsificazione della realtà e del diritto” e le “offese alle persone LGBT” e preannunciano “una fase di severa battaglia politica” (GAY.tv). Insomma, anche i Pride locali saranno un’occasione importante per farsi sentire.

MOI Continua l’incertezza sul futuro dei diritti LGBTQ* nei paesi arabi dopo le rivoluzioni (Il Grande Colibrì). In Egitto, il Partito della Libertà e della Giustizia, legato ai Fratelli Musulmani, cerca di accreditarsi come organizzazione né religiosa né teocratica, ma, in realtà, per il gruppo la legittimazione divina continua a prevalere su quella popolare e democratica. “Non è concesso ad una democrazia di permettere ciò che è proibito o di proibire ciò che è permesso, neppure con il consenso dell’intera nazione” ha dichiarato un importante esponente dei Fratelli Musulmani, attaccando esplicitamente il matrimonio gay introdotto in alcuni paesi occidentali (afrol News).

MONDO I gestori di una piscina del Kentucky, finanziata con soldi pubblici, hanno cacciato via dalla propria struttura una coppia omosessuale di disabili mentali. La motivazione? La Bibbia condanna l’omosessualità e quindi “qui non permettiamo ai gay di nuotare“. Si tratta di una discriminazione? I gestori non lo negano, ma è una discriminazione permessa dalla Bibbia e quindi “possiamo farlo” (Advocate). Conviene allora ricordare come, poco importa se con in mano la Bibbia o il Corano, davvero in tutto il mondo si fanno sentire le spinte alla teocrazia. Anche contro le persone diversamente abili che, se omosessuali, non sono figlie neppure di un dio minore…

CRONACANo, non lo voglio“: è questa la risposta di una coppia bolognese costretta a divorziare. A dichiarare divorziati i due coniugi senza il loro consenso sono stati prima i funzionari del Comune e adesso la Corte d’Appello. Il “problema” consiste nel fatto che a sposarsi nel 2005 sono state una donna e una transessuale MtF, Alessandra Bernaroli, che allora risultava anagraficamente di sesso maschile. Ora che Alessandra ha concluso il proprio percorso di transazione ed è riconosciuta donna anche dalla legge, le istituzioni hanno imposto il divorzio per evitare di riconoscere un matrimonio tra donne (Gay.it). Difendere il “matrimonio tradizionale” è sempre più difficile…

E ancora…

SESSUALITA’ Si voterà in California il referendum per punire chi pratica la circoncisione su minori promosso dal movimento “intattivista” dell’attivista gay Lloyd Schofield. Le comunità ebraica e musulmana sono in subbuglio e il dibattito infervora gli USA (Time).

CULTURA Non vuoi ingrassare? Imita i gay! E’ questa la geniale (?) intuizione alla base della dieta proposta dal libro “Gay Men Don’t Get Fat” di Simon Doonan (Racked).

Pier Cesare Notaro
©2011 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

One Comment

  • Aracoeli ha detto:

    Il titolo dà con forza il senso di uno scontro tra norme religiose e norme democratiche che lega tutte le vicende che segnali. A me torna in mente Antigpne per la drammaticità dello scontro in atto.

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