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MOI Finito il Ramadan, si tornano ad eseguire le condanne a morte in Iran. Nel carcere di Ahvaz, nel sud-ovest del paese, sono stati impiccati sei uomini, di cui tre condannati per sodomia. L’agenzia nazionale ISNA, rilanciata dall’associazione Iran Human Rights, non fornisce ulteriori dettagli, ma gli attivisti notano come queste ultime esecuzioni siano “uno dei rari casi in cui le autorità iraniane ammettono di aver giustiziato uomini accusati di atti omosessuali. Normalmente presentano questi casi come stupri, ma in questo caso lo stupro non è menzionato“.

MONDO Il fanatismo religioso non è prerogativa solo del regime islamico iraniano. Gli evangelici americani sono altri grandi mercanti di paura e di odio: abbiamo documentato recentemente quello che avviene in Africa (Il Grande Colibrì), mentre sono più note le posizioni assunte dai Tea Party negli USA. Questo gruppo di integralisti religiosi travestito da corrente repubblicana basa il proprio messaggio ideologico non tanto sulla necessità di abbassare le tasse, ma sull’omofobia ed il razzismo. Per fortuna, nota Andrew Sullivan sull’Internazionale, “più l’opinione pubblica conosce i Tea party e meno li apprezza. Oggi nei sondaggi sono al 20 per cento“.

CULTURA Dopo i matrimoni gay islamici (Il Grande Colibrì), ecco ancora preti e rabbini sposare coppie omosessuali. Franco Barbero, il prete cattolico ridotto allo stato laicale nel 2003 per le sue posizioni di apertura sulla morale sessuale, ha unito una coppia lesbica in Veneto: “Dove c’è l’amore, lì c’è Dio: è quello che ho capito nella mia piccola vita” è stato il suo commento (Mattino di Padova). Molto più controversi sono i matrimoni celebrati dal rabbino Arele Harel, il quale sposa tra loro gay e lesbiche che abbiano desiderio di avere figli seguendo le regole dell’ebraismo ortodosso. Gli sposi, al di fuori degli “sforzi” necessari alla fecondazione, sarebbero poi liberi di esprimere la propria sessualità con altre persone (Washington Post).

SESSUALITA’ Rispetto alla media europea, i gay italiani sono più promiscui (ad avere avuto rapporti con più di 10 partner è il 30% dei connazionali contro il 20% europeo) e frequentano maggiormente i locali sessuali (22% contro il 16%). Gli altri dati sono tutti in linea con la media continentale: il 36% ha una relazione stabile, il 30% ha avuto rapporti potenzialmente a rischio di infezione da HIV e sempre il 30% si è sottoposto al test per le malattie sessualmente trasmissibili. Questi sono solo alcuni dati tratti dalla ricerca di EMIS (European MSM Internet Survey) condotta in 38 paesi del vecchio continente.

MOVIMENTO Il 2 ottobre dovrebbe svolgersi il Pride di Belgrado, la capitale della repubblica serba. Considerati i violenti incidenti che accompagnano di solito questa manifestazione (l’anno scorso si sono registrati oltre cento feriti), le autorità stanno esprimendo dubbi sull’opportunità di autorizzare la marcia dell’orgoglio LGBTQ*. Amnesty International, temendo che il Pride possa essere vietato, chiede a tutti di sottoscrivere il suo appello urgente al Ministro dell’Interno serbo, il socialista Ivica Dacic, affinché garantisca la libertà di espressione e la sicurezza dei manifestanti.

Pier Cesare Notaro
©2011 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

One Comment

  • silvia ajello ha detto:

    semplicemente vergognoso e assurdo apprendere che ancora oggi si arrivi a condannare alla pena di morte la gente per le scelte sessuali!

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