Skip to main content

Era la primavera del 2009 quando su una room-chat gay avevo scambiato qualche battuta con un ragazzo bolognese. Abbiamo chattato per giorni su quel sito e successivamente abbiamo deciso di trasferirci su Messenger per vederci in cam. Era un ragazzo normalissimo con varie passioni, tra cui il cinema che piace molto anche a me. Sessualmente non mi comunicava tanto perché era troppo alto e magro, proprio al contrario di me che sono bassino e un po’ più in carne. Pensavo che mi avrebbe fatto sentire in difetto.

Abbiamo deciso di incontrarci in Piazza Maggiore perché essendo io ancora inesperto ho preferito un posto affollato per potermela svignare nel caso in cui non mi piacesse più. Il luogo scelto da lui fu il McDonald’s. “Cosa c’è di meglio delle patatine appena fritte per sciogliere il ghiaccio?” disse lui, sorridendomi in cam.

E così fu: abbiamo ordinato un menù classico e doppia porzione di patatine. Seduti uno di fronte all’altro, lui continuava a guardami compiaciuto – o era la sua espressione di felicità che provava per avermi finalmente visto dal vivo? Parlando del più e del meno, mi chiese cortesemente se mi poteva imboccare le patatine una per una. Ho pensato fosse molto carino e intimo e ho accettato. Stranamente, però, mentre mi dava da mangiare ho notato che aveva la mano libera sotto il tavolo che si muoveva come in cerca di qualcosa, mi sono inchinato e l’ho visto eccitato… Si stava toccando mentre m’imboccava!

La dolcezza del ragazzo e la sua eccitazione sessuale mi hanno convinto ad accompagnarlo a casa sua per concludere la serata con del sano sesso. Appena ci siamo chiusi in camera mi ha chiesto se avevo ancora fame, ma ho risposto maliziosamente con il silenzio e spogliandomi. Lui insistette proponendo di prepararmi un piatto veloce di pasta al pesto, nuovamente ho rifiutato e gentilmente ho chiesto il motivo dietro la sua costante ed incessante proposta di mangiare: mi ha confessato di essere un “gainer”.

Nonostante l’imbarazzo stampato sulla sua faccia rivolta ormai verso il pavimento, i miei occhi si sono spalancati sfogliando il mio dizionario immaginario. Non trovando nessuna traduzione immediata e non avendo la minima idea di cosa volesse dire quella parola, gli presi la mano e gli chiesi di spiegarmi.

Qualcuno potrà definirla perversione, altri la chiameranno feticismo del nuovo secolo o masochismo, alcuni dicono sia un disturbo ma io la considero il motore che accende la mia personale corsa per raggiungere una certa soddisfazione sessuale, per molti altri, invece, si tratta di una semplice diversità che va al di fuori di tutti i canoni estetici imposti dalla società attuale.

L’amore per la rotondità e per l’abbondante ciccia e l’ammirazione del corpo grasso sono solo alcuni elementi dell’universo della comunità degli amanti delle persone considerate obese. Non è legato a nessun genere sessuale in particolare e l’orientamento sessuale di chi ne fa parte può essere  eterosessuale, omosessuale o bisessuale. Per semplificare la comprensione di questa categoria fuori dal comune cominciamo dando le definizioni che vengono riportate su alcuni siti come Grommr.com:

Gainer (“ingrassatore”): persona a cui piace l’idea o l’atto fisico di ingrassare, ingrossarsi e diventare più rotonda. I gainer sono di qualsiasi stazza e forma e hanno fantasie, obiettivi e ideali che variano a seconda della persona a partire dai primi 8/10 chili più del peso forma fino a tastare il terreno dei super ciccioni. Alcuni potrebbero non ingrassare mai, ma trovano soddisfazione nel padding (“imbottirsi”), nel bloating (“gonfiarsi”) o in altro.

Encourager (“incoraggiatore”): persona a cui piace l’idea o l’atto fisico di aiutare qualcuno ad ingrassare. Gli encourager possono essere grossi, muscolosi o magri, inoltre molti gainer si identificano anche come encourager. L’encouraging esiste sotto un vasto spettro, da chi vuole cucinare per un gainer e offrire un sopporto morale, a chi ama “forzare” un gainer a mangiare grosse quantità di cibo (tutto in modo consensuale).

Bloater (“gonfiatore”): persona a cui piace l’idea di gonfiare la propria pancia con acqua, birra, bibite gassate, cibo o anche aria in modo da raggiungere una pancia più pronunciata temporaneamente. Anche in questo caso, i bloater possono essere grassi o magri.

Stuffer (“farcitore”): chi si eccita con il mangiare o il bere tanto. È il cibo a scatenare la gratificazione sessuale.

Admirer (“ammiratore”): colui (o colei) che apprezza un gainer o un bloater per l’atto di ingrassare, ma non prende un ruolo attivo come fanno gli encourager. Infatti il termine si spiega da sé.

Mantainer (“mantenitore”): qualcuno che è soddisfatto del raggiungimento del proprio peso prestabilito dall’inizio del percorso di ingrossamento, quindi si limita a mantenere il peso cercando di non perderlo né di ingrassare ulteriormente.

Le parafilie sessuali sono descritte dal “Manuale di Psicopatologia Generale” di Giovanni Colombo (CLEUP 2001, 45,50€, 1024 pp.) come “disturbi sessuali poiché gli oggetti o le situazioni che determinano l’eccitamento si discostano da quelli comunemente riscontrati nella normalità. La scelta dell’oggetto o la deformazione dell’atto si manifestano con caratteristiche di esclusività, continuità e quasi compulsività.” Ma se queste perversioni o parafilie non si stabilizzano, e non impediscono alla persona di instaurare sane relazioni affettuose reciproche e soddisfacenti, allora non sono considerate per nulla devianti e nocive al benessere dell’individuo.

Continuo a rifiutare la categorizzazione di ogni aspetto della vita e non mi è mai piaciuto limitarmi sotto colonne con stravaganti terminologie create su basi attitudinali. Però ammetto di essermi trovato in una di quelle definizioni: provavo vera gratificazione e godimento nel vedere la lancia della bilancia puntare più in alto. Avevo capito finalmente che non ero l’unico a sentirmi inadatto in un corpo che consideravo magro, mi ero sentito sollevato dal pensiero che qualcun altro come me pensasse che il grasso sia bello. Quella sera primaverile del 2009 mi si era aperto un mondo. Da quel giorno ho cercato di essere me stesso anche fisicamente.

 

Lyas
©2016 Il Grande Colibrì

Leave a Reply