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In Tunisia la prima autorizzazione ufficiale data dal governo ad un’organizzazione per la difesa dei diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) sta facendo discutere tutto il paese: se in molti si stanno schierando a favore delle libertà e dei diritti dell’associazione gay-friendly Shams, non sono mancate parole pesantissime da parte di religiosi e politici e minacce molto gravi, oltre a tentativi di diffondere informazioni diffamatorie (ilgrandecolibri.com). Quali sono i reali obiettivi di Shams? Ce li spiega il presidente dell’associazione, Yadh Krandel, nel comunicato che pubblichiamo in fondo alla pagina. Prima, però, vi proponiamo la traduzione dell’appello degli attivisti tunisini al loro governo e ai loro politici, che vi chiediamo di diffondere e di firmare su avaaz.org. “E’ importante il vostro sostegno” ci ripetono i militanti omosessuali tunisini.

E’ importante il nostro sostegno perché, come anche l’imam omosessuale Ludovic-Mohamed Zahed ricorda a Il grande colibrì, “le persone LGBT tunisine rappresentano una speranza per tutte le società arabo-musulmane in materia di diritti umani“. E’ importante il nostro sostegno perché questi attivisti dimostrano un coraggio ed una consapevolezza di grande rarità, da cui possiamo imparare molto, e sembra giusto ripagare il loro profondo insegnamento. E’ importante il nostro sostegno, infine, perché, come dice l’appello, “la dignità non è divisibile” e la dignità che viene attaccata nei corpi di altri esseri umani è la nostra stessa dignità. Sosteniamoli, sosteniamoci!

APPELLO da firmare su avaaz.org
Contro la violenza sociale e politica, solidarietà alle persone omosessuali in Tunisia

Noi tunisine e tunisini, in nome dei valori rivoluzionari e della nuova Costituzione,

Denunciamo la campagna di odio e le minacce di morte contro i militanti e le militanti impegnate per la difesa dei diritti delle persone omosessuali. Indignati dalle intimidazioni e dalle minacce all’odio e all’omicidio, noi affermiamo la nostra piena solidarietà.

Noi ricordiamo che la Rivoluzione è stata portatrice di rivendicazioni di dignità, di uguaglianza e di libertà per le quali intere generazioni si sono battute, per le quali donne e uomini hanno pagato con la propria stessa vita e hanno resistito alle peggiori intimidazioni. Poiché la dignità non è divisibile, noi consideriamo che non c’è una causa per il rispetto dei diritti fondamentali che sia più legittima o più opportuna di un’altra. La libertà di disporre del proprio corpo, il rispetto e l’integrità fisica e morale degli individui fanno parte integrante di questi diritti. Ogni violazione di questi diritti è una violazione dei valori della Rivoluzione.

Ogni violazione di questi diritti è anche una violazione dei diritti garantiti dalla nuova Costituzione. Perché le libertà individuali, il diritto alla vita privata e il principio di non-discriminazione sono diritti costituzionali che devono essere applicati senza eccezione alcuna. Inoltre la libertà di associazione non è più negoziabile. Noi esigiamo il rispetto assoluto di questo diritto, che ad oggi è una delle rare conquiste della Rivoluzione.

Solidali con i nostri concittadini e concittadine che militano per una causa giusta, noi la chiediamo ai nostri rappresentanti, componenti della nuova assemblea del popolo e del governo, di:

– proteggere le persone minacciate dalla campagna di odio e dalle intimidazioni e minacce di morte;
– riformare il codice penale per conformarlo alla Costituzione: l’articolo 230 del codice penale, che punisce le pratiche omosessuali, è contrario al principio di non-discriminazione e alla protezione della vita privata garantiti dalla Costituzione;
– applicare il diritto d’associazione.

Firmare l’appello su avaaz.org/

IL COMUNICATO DI SHAMS


A tutti gli interessati e le interessate, a tutti i mezzi di comunicazione audiovisivi e scritti, a coloro che sono colpiti per le loro parole e che continuano ad impegnarsi, a tutti coloro che ci hanno sostenuto e a chi si è astenuto dal farlo, a tutte le associazioni amiche che ci hanno sostenuto in questi momenti difficili, noi indirizziamo questo comunicato:

Noi, l’associazione Shams, come tutte le associazioni che sono sorte dopo la rivoluzione della dignità, ci auguriamo di lavorare come membri della società civile tunisina con pieni diritti. Noi non ci auguriamo in alcun modo di suscitare alcuna forma di violenza né di accentuare le fratture già esistenti nella nostra società. E’ per questo, dunque, che ci indirizziamo a voi attraverso questo comunicato che speriamo metta termine a tutte le ambiguità per quello che riguarda il nostro punto di vista e i nostri obiettivi.

Innanzitutto, la nostra associazione si impegna a lottare contro le discriminazioni compiute contro le minoranze sessuali in Tunisia, offrendo per questo un sostegno alle vittime sul piano psicologico e giuridico.

Secondariamente, l’associazione Shams si ripromette di partecipare attivamente al programma nazionale di lotta contro l’AIDS (PNLS) in collaborazione con il ministero della sanità e con il ministero degli affari sociali, così come con le altre associazioni della società civile che operano nello stesso ambito. Questa battaglia prioritaria è oggi tutt’altro che facile, viste le difficoltà di entrare in contatto diretto con queste minoranze emarginate.

In terzo luogo, l’associazione Shams ha tra i sui obiettivi la lotta contro il suicidio giovanile. Questo fenomeno sociale nefasto, che aumenta di giorno in giorno, riguarda tutti e specialmente le minoranze sessuali che noi difendiamo.

Infine, vogliamo rinsaldare i legami tra i cittadini del nostro popolo tunisino, sforzandoci di promuovere i valori della tolleranza che sono i fondamenti stessi della nostra associazione.

La nostra costituzione garantisce le libertà individuali e l’uguaglianza dei cittadini ed è sicuramente in base allo stesso impulso che noi stessi rivendichiamo il diritto individuale alla protezione e al benessere.

Yadh Krandel

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