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Le notizie di questa settimana:
Italia – Bimbi devono vedere l’ex della madre
Francia – Bimbi adottati dalle mogli delle madri
Asilo – Madrid non espelle donna camerunese
Africa – Cantanti lesbiche? Al massimo bisex!
Tecnologia – Il protagonismo delle donne LBT

Italia – Bimbi devono vedere la ex della madre. Il Tribunale di Palermo ha stabilito che i figli di una donna lesbica hanno il diritto di mantenere un rapporto stabile e significativo con la sua ex compagna.

Piazzoni ed Zan di SEL affermano: “E’ un principio di civiltà basilare, che va accolto con soddisfazione e mette in luce ancora una volta il bisogno di una legge sulle unioni civili in grado di normalizzare il Paese riconoscendo pari diritti e dignità a tutte le famiglie. Dobbiamo uscire dalla condizione in cui la magistratura deve continuamente sopperire alle mancanze dello Stato, per arrivare al pieno riconoscimento delle unioni civili, compresi i diritti genitoriali, in un percorso di avanzamento culturale che la politica non può e non deve, per l’ennesima volta, perdere di vista“. [lasicilia.it]

Francia – Bimbi adottati dalle mogli delle madri. Le corti di Versailles ed Aix-en-Provence hanno riconosciuto l’adozione di sei bambini nati da procreazione assistita alle mogli delle madri biologiche.

I due tribunali delle grandi istanze hanno detto sì in appello alle domande d’adozione, presentate dalle mogli delle loro madri biologiche, che avevano precedentemente respinto. In base a quale diritto il tribunale delle grandi istanze di Versailles aveva rifiutato l’adozione? Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita all’estero, diritto ancora negato alle lesbiche in Francia. Un giudice ha il diritto di andare a chiedere cosa accade nei letti delle persone, violare la loro privacy e chiedere loro come hanno concepito i figli? Non dovrebbe essere solo l’interesse del minore a prevalere? [liberation.fr]

Asilo – Madrid non espelle donna camerunese. Dopo forti polemiche, la Spagna concede un permesso di soggiorno temporaneo a Christelle Nangnou, camerunese lesbica perseguitata in patria.

Patricia Bárcena, della Commissione spagnola di aiuto ai rifugiati (CEAR), ha denunciato le cattive prassi nella gestione delle richieste di asilo politico in Spagna. Bárcena lamenta che, sebbene la legge non esiga una piena prova della situazione di pericolo, nella pratica questa prova viene richiesta. “Per accettare la richiesta è necessario non che ci sia una minaccia concreta specificatamente contro la persona che domanda asilo, ma che ci sia una situazione di guerra o di persecuzione contro un gruppo sociale che implica un pericolo per questa persona” ha spiegato. [cascaraamarga.es]

Chiediamo di nuovo al governo spagnolo che ammorbidisca la dimostrazione della persecuzione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere per la concessione dell’asilo. Le prove richieste ai richiedenti asilo devono tenere conto che molte volte loro devono fuggire senza avere il tempo di raccogliere documenti che provino le persecuzioni e le minacce di cui sono bersaglio. Arrivano in un paese che credono un’oasi di libertà e diritti e invece trovano questa cruda realtà di una burocrazia antiquata” ha dichiarato Paco Ramírez, presidente del collettivo LGBT COLEGAS. [colegaweb.org]

Africa – Cantanti lesbiche? Al massimo bisex! In Kenya la rapper Noti Flow rassicura il pubblico: Sono bisessuale… ma ho il fidanzato. E l’ivoriana Nash si sposa per negare le voci sul suo lesbismo.

La cantante keniana Noti Flow ha dichiarato di essere bisessuale, ma ha anche detto di avere un fidanzato, un po’ come se la bisessualità non l’allontanasse abbastanza dai sospetti di omosessualità che in Kenya non sono certo un fardello facile da portare. La rapper ivoriana Nash ha fatto di più: non sopportando più di essere accusata di omosessualità, ha annunciato che si sposerà presto, naturalmente con un fidanzato. Se nemmeno le persone più in vista riescono ad affermare la propria diversità, quali speranze ci sono per questi paesi africani? [ilgrandecolibri.com]

Tecnologia – Il protagonismo delle donne LBT. Prende sempre più piede Lesbians Who Tech, il network di lesbiche che fanno tecnologia. E che ispirano anche nuove start-up tutte al femminile.

Le donne LGBT stanno avanzando nel mondo tecnologico, ma hanno bisogno di aiuto per trovare un sostegno in un campo così dominato dagli uomini. Lesbian Who Tech ha avuto il suo inizio in un bar di San Francisco nel 2012 ed è cresciuta fino a includere 9mila socie in tutto il mondo. Alcuni anni fa Marie Trexler ha cominciato a frequentare eventi tecnologici e non è stata sorpresa a vedere come ci fossero soprattutto maschi. “Ora sono pronta a raccogliere più collaboratrici e a conquistare una fetta di mercato più grande“. [abc17news.com]

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