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Nonostante in Uganda sia in vigore dallo scorso maggio il tristemente noto Anti-Homosexuality Act (Aha), che prevede fino alla pena capitale per i reati di “omosessualità aggravata”, un rapporto della rete di attivisti Convening for Equality (CFE) evidenzia che i principali colpevoli degli abusi sui diritti umani contro le persone LGBTQIA+ quest’anno – inclusi torture, stupri, arresti e sfratti – sono stati individui privati, più che membri delle autorità.

Sembra che queste leggi discriminatorie, più che agire direttamente sulla vita delle persone, servano a creare un clima di “caccia alle streghe” da parte dell’opinione pubblica e dei media.

L’attivista queer dell’Uganda Papa De alza il pugno durante un picchetto contro l'Anti-Homosexuality Act

L’attivista queer dell’Uganda Papa De alza il pugno durante un picchetto contro l’Anti-Homosexuality Act. © Foto di AFP

Dal 1° gennaio al 31 agosto, i ricercatori hanno documentato 306 crimini di odio legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle vittime, mentre le autorità hanno preso parte “solo” a 25 di questi casi.

Nel 2020 e nel 2021, prima della campagna di odio e della legge che ne è seguita, le autorità pubbliche erano responsabili del 70% di questi casi. Il rapporto non fornisce cifre per l’anno 2022.

Picchetto contro l'Anti-Homosexuality Act 4 aprile 2023, Pretoria, Sud Africa

Picchetto contro l’Anti-Homosexuality Act 4 aprile 2023, Pretoria, Sud Africa. © Foto di Alet Pretorius / Gallo Images

Gli autori del rapporto hanno anche documentato 18 casi in cui la polizia ha condotto esami anali forzati su persone in custodia per raccogliere “prove” di omosessualità. Una delle vittime ha dichiarato:

“Sopravvivere a un esame anale forzato da parte della polizia è qualcosa che ti rimane dentro per sempre”.

Come al solito, quando si parla di statistiche che sono basate sulle dichiarazioni delle vittime, i numeri possono essere diversi da quelli reali, perché le persone potrebbero avere difficoltà o paura nel denunciare le violenze subite.
Paura e violenza hanno portato anche ad altre conseguenze gravissime all’interno del mondo LGBTQIA+ ugandese, come un peggioramento del benessere mentale delle persone ed alcuni episodi di tentato suicidio.

 

Alessandro Garzi
©2023 Il Grande Colibrì
immagine: elaborazione da foto di Alet Pretorius / Gallo Images

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