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CULTURAStates of Union” è un progetto della fotografa Alix Smith con l’obiettivo di essere una delle rare (?) documentazioni formali dell’esistenza delle famiglie omosessuali a cui potranno attingere i nostri discendenti tra 100 anni. A parte l’evidente megalomania, lasciano perplessi in queste immagini sia l’eccessiva (e voluta) rigidità delle composizioni sia la volontà non di contestare, ma di aprire anche alle coppie dello stesso sesso, alcune con figli, la tradizione del ritratto come forma di commemorazione del lignaggio e dell’onore della famiglia. Insomma, tanto formalismo, poco amore: è questo che vogliamo raccontare ai nostri discendenti?

MOI La retorica con cui i paesi occidentali puntano il dito contro l’omofobo Islam e appoggiano regimi poco democratici, ma presuntamente laici e gay-friendly, non piace in primis proprio a quegli attivisti LGBTQ* che vivono nei paesi islamici e che dovrebbero essere i primi beneficiari dell’aiuto (spesso armato) dei soccorritori occidentali. Si parla allora di “pinkwashing“: la rosea doratura esterna fatta di interesse per i diritti LGBTQ* servirebbe solo a nascondere l’amara pillola di islamofobia e di neo-imperialismo (Il Grande Colibrì). Tra i paesi sotto accusa, anche Israele con la sua campagna “Tel Aviv Gay Vibe” per attirare il turismo omosessuale (Mideast Youth).

MOVIMENTO A dimostrare che gli attivisti LGBTQ* sono tutt’altro che d’accordo con il mantenimento di regimi non democratici indicati come laici dall’Occidente e che anzi sono pronti a correre il “rischio” della democrazia (Il Grande Colibrì), in Marocco l’associazione gay semi-clandestina KifKif si schiera contro la proposta di nuova Costituzione promossa da re Mohammed VI, che manterrebbe inalterato l’assolutismo e l’arbitrio della monarchia corrotta. Ovviamente le critiche che vengono mosse sono diametralmente opposte rispetto a quelle avanzate dagli islamisti, che pure hanno annunciato il loro “no” al referendum confermativo che si terrà tra qualche giorno (Il Grande Colibrì).

POLITICA Virginio Merola, il sindaco di Bologna finito nella bufera per avere annunciato politiche di favore per le coppie sposate (Il Grande Colibrì), davanti alle associazioni LGBTQ* fa mea culpa, si scusa per aver alimentato equivoci e si dichiara a favore del riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio omosessuale. Merola invita le istituzioni ad aiutare i cittadini “a rafforzare la propria capacità di costruire legami con gli altri in modo libero e aperto al bene comune” e si dichiara a favore del “riconoscimento dei legami che tengono unita una comunità e garantiscono i percorsi di realizzazione personale” (Il Resto del Carlino). Dopo le parole, attendiamo i fatti…

CRONACA Le agenzie interinali fanno schifo e non c’era bisogno di un’inchiesta giornalistica per scoprirlo. Le assurde discriminazioni operate dal tanto decantato mercato del lavoro fanno comunque impressione a sentirle raccontare nell’intervista di Repubblica e l’Espresso, sotto il titolo “Fuori meridionali e gay. Così le black-list delle interinali“. Ma se nel video pubblicato dai due giornali si spiega che per un napoletano è assai difficile trovare un lavoro, per gli omosessuali si parla solo di una discriminazione positiva (in senso tecnico, non etico, ovviamente) a loro favore. Che il titolo cerchi di rimediare a una lacuna dell’intervistatore?

E ancora…

MONDO Una coppia lesbica cristiana del Colorado si è sposata, con rito induista, in un tempio del Nepal. Nel paese asiatico si sta discutendo, con esito probabilmente positivo, della possibilità di riconoscere i matrimoni omosessuali (CNN).

SESSUALITA’ Regia di Thomas Knights, con la partecipazione di François Sagat: il video promozionale della serata londinese “Room Service” è un concentrato di sensualità (YouTube).

Pier Cesare Notaro
©2011 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

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