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Oggi le prime comunità visibili di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali nel mondo stanno invecchiando e nascono nuove necessità e nuovi bisogni, anche perché spesso queste persone non hanno figli o partner“. La questione dell’invecchiamento delle persone omosessuali e transgender sta acquistando un’importanza e un’urgenza crescenti: affrontiamo questo tema con Jonathan Mastellari, attivista molto impegnato sui diritti delle persone LGBT migranti e da qualche mese coordinatore dei gruppi Senior LGBT Italia (facebook.com). “Crediamo che siano necessari un invecchiamento attivo e un dialogo tra le generazioni in una comunità di minoranza come la nostra, in cui l’avanzare dell’età fa paura e la perfezione fisica è sempre in prima pagina: è essenziale capire e affrontare i bisogni dovuti alla vecchiaia, alla malattia, alla solitudine, ma anche alla vita di tutti i giorni“.

In molti paesi occidentali, numerose realtà hanno iniziato a immaginare e realizzare risposte a queste “nuove” esigenze, come riassume Jonathan: “In alcune parti del mondo, come la Germania, la Spagna, i Paesi Bassi e gli Stati Uniti, lo stesso mondo LGBT e le compagnie private che forniscono servizi alla popolazione anziana, spesso anche con l’aiuto del settore pubblico, si stanno muovendo per fornire una risposta a questi bisogni. Si tratta soprattutto di progetti di assistenza da parte di volontari e volontarie a persone sole o della creazione di strutture di cohousing dove persone di diverse generazioni condividono spazi e servizi comuni aiutandosi nelle necessità reciproche“.

Anche in Italia qualcosa si sta muovendo: “Oltre al progetto di Lambda Torino che durante tutto l’anno scorso ha organizzato un corso di formazione sulla tematica, sono nati i gruppi Senior LGBT Italia a Modena, Bologna e Rimini. Ciascun gruppo, con le proprie modalità di organizzazione e di discussione, crea due volte al mese un momento di incontro e confronto su questi temi e inoltre organizza iniziative pratiche come proiezioni di film, convegni e progetti specifici per aprire il dibattito sull’invecchiamento LGBT sul territorio“. Jonathan coordina le iniziative dei gruppi, la comunicazione e la logistica, “ma in ogni gruppo una persona senior LGBT si occupa di condurre i volontari e di gestire i loro sforzi, di raccogliere le loro idee e di cercare di non far sprecare le loro forze“.

Inizialmente – racconta ancora Jonathan – il nostro progetto si chiamava Over55 LGBT, ma poi abbiamo pensato che le persone potenzialmente interessate potessero vivere come un limite il riferimento al 55, inteso come età“. I gruppi, infatti, non si rivolgono esclusivamente alle persone della terza o quarta età: “Qui si incontrano persone di qualsiasi età, orientamento sessuale e identità di genere: il nostro obiettivo è parlare di argomenti ancora fortemente tabù anche all’interno della nostra stessa comunità come l’invecchiamento delle persone LGBT e di quelle che non si dichiarano ma appartengono comunque alla comunità degli MSM (uomini che hanno o hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini) e delle WSW (donne che hanno o hanno avuto rapporti sessuali con altre donne)“.

Per partecipare agli incontri di Senior LGBT Italia, per diventare volontari o volontarie o semplicemente per chiedere ulteriori informazioni, potete scrivere all’indirizzo email over55lgbt@gmail.com (mettendo in copia anche Jonathan: jonnymast@msn.com) o potete chiamare il numero di telefono 347-5592301.

 

Pier
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