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Ancora sotto shock per la sparatoria che ha provocato più morti negli Stati Uniti d’America, la comunità LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali) in Tunisia ha espresso il proprio sostegno e la propria solidarietà alle vittime dell’azione terroristica omofoba avvenuta a Orlando.

A lume di candela

La tristezza, la furia e la sensazione di essere abbandonati ha suscitato la relazione di molte organizzazioni non governative (ONG) LGBT tunisine, tra cui Damj (Integrazione), l’associazione tunisina per la giustizia e l’uguaglianza, che ha organizzato il 13 giugno una commemorazione a lume di candela: abbiamo acceso decine di candele per non dimenticare le vittime e tutte le persone che hanno perso un proprio caro.

We will never stop dancing, sarete sempre nei nostri cuori, non vi dimenticheremo mai, la Tunisia è solidale con Orlando, queer e musulmano… Molti messaggi di amore e di tolleranza hanno ornato la sala principale, le persone, con il volto livido, nascondevano emozioni e sentimenti molto profondi.

Un messaggio di solidarietà

Abbiamo letto il comunicato di Damj:

“Damj, l’associazione tunisina per la giustizia e l’uguaglianza, con la più grande fermezza possibile l’azione terroristica, omofoba, vile e sanguinaria che ha fatto 50 morti a Orlando, negli Stati Uniti d’America, ed esprime le sue vive condoglianze alle famiglie delle vittime di questo attacco.

“Damj reitera la propria solidarietà totale e costante con tutte le persone che si impegnano nella lotta contro l’omofobia, contro il terrorismo e a favore del mantenimento della pace e della stabilità, e fa appello alle autorità tunisine affinché condannino questa azione terroristica ignobile”.

Abbiamo fatto tutti un minuto di silenzio, per ricordare quello che gli innocenti del Pulse hanno subito e per incoraggiare le persone che appartengono alla comunità LGBTQI a essere più solidali di fronte alle sfide che le attengono.

Dobbiamo essere sempre solidali. La lotta contro l’omofobia resta sempre attuale e, nonostante tutti i progressi realizzati, i nostri amici hanno bisogno di noi proprio come noi abbiamo bisogno di loro. C’è ancora tantissimo lavoro da fare: è questo che la sparatoria di Orlando ci ha mostrato.

 

Nadhem
attivista LGBT tunisino dell’associazione Damj
©2016 Il Grande Colibrì

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