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L’arresto per omosessualità del britannico Ray Cole e del suo amico Jamal avvenuto a settembre a Marrakesh, in Marocco, sembra aver creato gravi danni all’immagine del paese africano e alla sua industria turistica: secondo il sito di viaggi Trivago, nel Regno Unito le ricerche per vacanze in Marocco sono calate di quasi un terzo e quelle relative a Marrakesh si sono praticamente dimezzate. E’ un crollo sorprendente se si considera che, come riferisce il portavoce del sito, “in seguito al colpo di stato militare in Thailandia a marzo le ricerche di hotel scesero solo del 26%” (ttgdigital.com). E anche se Ray e Jamal, dopo tre settimane di carcere, ormai sono stati liberati e la giustizia marocchina ha lasciato cadere ogni accusa nei loro confronti (pinknews.co.uk), questo non sembra ancora sufficiente a rassicurare i turisti gay europei, giustamente indignati e spaventati.

L’idea di un boicottaggio piace a molti, ma incontra la contrarietà degli attivisti LGBT marocchini e dello stesso Ray Cole: “Boicottare il Marocco non mi sembra una buona idea: le persone che verrebbero colpite non sarebbero quelle che causano i problemi” (pinknews.co.uk). Anche il noto attivista gay inglese Peter Tatchell, che certo non può essere “sospettato” di simpatie per il mondo musulmano, è contrario, non solo perché “in confronto agli altri paesi arabi e alla maggior parte dei paesi in via di sviluppo del mondo intero, il Marocco è un posto migliore e più sicuro per le persone LGBT“, in cui l’omosessualità è illegale ma “la legge è applicata raramente“, ma anche perché il turismo gay occidentale “esercita un’influenza positiva nell’aiutare a rompere l’omofobia” (pinknews.co.uk).

Ma allora a chi dare ragione? A chi rammenta che in Marocco l’omosessualità è illegale e che il caso di Ray Cole potrebbe ripetersi? O a chi definisce questa vicenda come più unica che rara, ricordando l’altissimo numero di turisti gay che ogni anno trascorrono vacanze serene nel paese? La verità, come spesso succede, sta nel mezzo. I rischi di arresto sono relativamente bassi, ma non sono del tutto assenti, e bisogna ovviamente muoversi con cautela. Anche perché la polizia è molto corrotta e qualche agente particolarmente disonesto potrebbe mettervi nei guai: se l’arresto è estremamente improbabile, potrebbe arrivare la richiesta di una piccola tangente per “chiudere un occhio”.

In Marocco molti ragazzi passeggiano tenendosi per mano, senza che questo significhi che siano gay. Due occidentali che camminino così, però, sono subito identificati come omosessuali. Questo, di solito, non comporta particolari problemi, soprattutto in alcune città come Agadir, Marrakesh o Tangeri (località di mare che negli anni Sessanta si era meritata il soprannome di “Costa della sodomia”), ma espressioni di affetto più appassionate (anche tra uomo e donna) non sono viste di buon’occhio. Le domande tipiche per sondare la possibile omosessualità altrui sono “Sei sposato?” o “Dov’è la tua fidanzata?“; soprattutto nelle zone più povere o più turistiche, come in tutto il mondo, questo interesse può arrivare da giovani prostituti che cercano di sopravvivere offrendo il proprio corpo.

Gli alberghi delle località più turistiche e quelli più grandi di tutto il paese generalmente non hanno nessun problema ad accogliere le coppie omosessuali in camere matrimoniali, ma informarsi su questo punto al momento della prenotazione può essere utile. Molte strutture sono anche convenzionate con le reti internazionali del turismo LGBT e questo rappresenta un’ulteriore garanzia. In Marocco non esistono locali esplicitamente gay, ma è risaputo che alcuni bar hanno una clientela prevalentemente omosessuale o bisessuale. Anche al loro interno, però, conviene agire con una certa discrezione.

Intanto, dal 27 al 30 novembre, il Marocco parlerà anche di diritti delle persone LGBT in occasione del Forum mondiale dei diritti umani, che quest’anno si terrà a Marrakesh (fmdh-2014.org): nonostante alcune associazioni locali abbiano rifiutato di partecipare all’evento per denunciare le violazioni dei diritti umani commesse dal governo (yabiladi.com), il tema delle discriminazioni subite da omosessuali e transessuali sarà sicuramente affrontato da alcuni ospiti nazionali e internazionali e non potrà essere evitato da nessuno negli incontri dedicati alle persone HIV-positive. E questo non fa molto piacere soprattutto ad alcune forze vicine al partito di governo, l’islamista moderato Partito della giustizia e dello sviluppo, come denuncia il giornalista Hakim Belmeddahi su panorapost.com.

Pier
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3 Comments

  • eitanyao ha detto:

    é positivo che vi sia stata una risposta concreta. Un crollo nelle prenotazioni vale più di mille parole. Però passato questo periodo se la situazione rimane calma e non vi sono segni di una deriva egiziana non vedo ragioni per continuare a boicottare quel paese che é veramente bello e merita di essere visitato con le precauzioni che lei ha giustamente indicato.

    mi ha sorpreso questo: " Peter Tatchell, che certo non può essere "sospettato" di simpatie per il mondo musulmano" Ma se é un "anti-sionista" che lancia ridicoli proclami contro il mio amato Israele e non fa che blaterare il suo amore per la "palestina" da decenni !?!

    Spero che qualcosa di positivo emerga da quel forum. ad ogni modo Ogni bene alla comunità LGBTQI del Marocco che ha il mio sostegno nella sua lotta

    • Il Grande Colibrì ha detto:

      Eitanyao, prima di tutto scusami per il ritardo nel rispondere 🙂
      Su Tatchell faccio solo notare che, ovviamente, "essere anti-sionista" non è sinonimo di "avere simpatie per il mondo musulmano". Tatchell da anni si batte contro l'oppressione israeliana nei confronti dei palestinesi (usando espressioni che hanno portato a accuse – eccessive – di antisemitismo) e contro l'oppressione musulmana (e palestinese) nei confronti degli omosessuali (usando semplificazioni che hanno condotto a accuse – anch'esse eccessive – di islamofobia).

    • eitanyao ha detto:

      Salve Pier: Grazie per la risposta….Nessun bisogno di scusarsi, ci mancherebbe altro! 🙂 Il mio su tatchell del resto era solo un commento en passant

      sul sinonimo o meno non sono così sicuro … in teoria sì ovviamente. in pratica io noto ci sono "pacchetti" di (pre)concetti cui alcuni aderiscono in blocco e acriticamente purtroppo (nulla di nuovo né di peculiare a questo contesto, del resto)

      Sempre un piacere leggerti

      Ogni bene!

      ps: btw in relazione a Marocco, Omosessualità (per non parlare dell' "anti-sionismo") Goytisolo ha ottenuto proprio in questi giorni il Cervantes

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