Skip to main content

Tomas Raskevičius, l’unico deputato dichiaratamente gay nel parlamento lituano, è ottimista sul fatto che la legge sulle unioni civili, che verrà presentata la prossima primavera, potrà essere approvata prima delle elezioni previste nel 2024. La strada è più in salita, invece, per l’approvazione del matrimonio egualitario, in quanto la costituzione dice espressamente che le nozze avvengono solo tra un uomo e una donna e un processo di revisione potrebbe far slittare la sua approvazione di parecchi anni.

La Lituania è uno degli stati più conservatori dell’Unione Europea in materia di diritti per le persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali), anche se i rapporti omosessuali non sono più criminalizzati dal 1993 e la discriminazione sul posto di lavoro è reato dal 2003: in “Rainbow Europe“, la classifica fatta da ILGA Europe sui diritti delle minoranze sessuali nel Vecchio Continente, la Lituania occupa il quintultimo posto tra i paesi dell’UE, al pari dell’Italia, davanti soltanto a Lettonia, Polonia, Bulgaria e Romania.

Divieti e silenzi

Alle coppie dello stesso sesso non è consentita l’adozione ed esiste una legge, sulla falsariga di quella russa, che vieta anche la sola discussione dell’argomento “omosessualità” in presenza di minori. Questa legge, detta “per la protezione dei minori”, è al vaglio della Corte europea dei diritti umani, ma per Raskevičius è necessario cancellarla “prima che arrivi il giudizio”.

In un paese dove larga parte della popolazione si identifica come cattolica, in un rapporto del 2014 il 71% delle persone LGBTQIA ha detto di non sentirsi a proprio agio nel dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere. “Questo è un circolo vizioso”, secondo Raskevičius. “Le persone LGBTQIA non hanno la possibilità di essere out, quindi la società non ha la possibilità di conoscerle e continua ad utilizzare gli stessi stereotipi”.

Alessandro Garzi
©2020 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

Leggi anche:
In Lettonia la Chiesa chiede le unioni gay (che la politica non vuole)
Lituania: una famiglia omogenitoriale mette in crisi il paese

Leave a Reply