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La ventottesima edizione del festival del cinema tunisino Journées Cinématographiques de Carthage (Giornate cinematografiche di Cartagine; JCC) è giunta al termine l’11 novembre e l’entusiasmo per uno dei molteplici film proiettati è ancora grande: “Au-delà de l’ombre” (Al di là dell’ombra), documentario che racconta, in 80 minuti di testimonianze, la difficoltà di un gruppo di giovani tunisini appartenenti alla comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali e asessuali) in un paese dove i pregiudizi verso questa comunità sono forti e i giudizi anche peggio – in Tunisia, come in molti stati del Nord Africa e del Medio Oriente, la “sodomia” è infatti reato.

Per queste ragioni la giovane regista Nada Mezni Hafaiedh non aveva idea che il suo racconto intimo di amore, famiglia, preconcetti e paura ricevesse a Tunisi il terzo premio in palio, né tantomeno si aspettava alla proiezione un entusiasmo incontenibile, tale da non limitarsi alla sala cinematografica, ma da essersi espanso fino ad arrivare sui quotidiani inglesi e francesi. Un bel passo avanti verso la sensibilizzazione su un tema attuale: “Le JCC sono espressione di libertà” dichiara a Gears of Biz l’organizzatore del festival Nawres Roussi, un passo verso l’uscita dall’ombra.

 

Gloria
©2017 Il Grande Colibrì

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