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Acquolina in bocca o bava alla bocca? L’annuncio delle poste finlandesi sull’emissione a settembre di una serie di francobolli dedicati al disegnatore erotico gay Touko Laaksonen (1920 – 1991), meglio conosciuto in tutto il mondo con il nome d’arte di Tom of Finland (ilgrandecolibri.com), ha suscitato reazioni molto diverse, tanto in patria quando all’estero: c’è chi, entusiasta, non vede l’ora di avere tra la mani questi rettangoli di carta e chi, furioso, quell’ora non vorrebbe vederla mai e spera di riuscire a impedire alle poste di distribuire queste immagini “immorali”. A questo scopo è stata lanciata anche una raccolta firme online (adressit.com) che ha già superato le 4mila adesioni: “Non vogliamo che la Finlandia sia rappresentata nelle spedizioni interne e internazionali da temi omoerotici” perché, scrivono gli indignati, i francobolli di Tom of Finland non avrebbero “né bellezza estetica né valore culturale“.

I commenti sono spesso apocalittici: “Le poste ci stanno portando dritti dritti alla rovina“, “L’immagine del culo è promiscua“, “E’ vero che mio figlio vede pubblicità con donne nude dappertutto, ma almeno in posta vorrei evitare che si trovasse un sedere nudo davanti al naso!“, “Il decadimento morale della Finlandia è molto veloce: la società è ridotta a pezzi perché la sua unità fondamentale, la famiglia, è in crisi“. E c’è chi ne approfitta per rispondere con sarcasmo: “Figuratevi che una volta a Tampere ho visto una statua ed era nuda! Pensate ai bambini! Penso che l’intera Tampere debba essere rasa al suolo per non far diffondere questa immoralità. Ho anche sentito dire che ci sono statue simili in altre città: sarà vero?“.

Nella diatriba si sono gettati a capofitto i Veri Finlandesi, con un’interrogazione parlamentare dei due deputati Teuvo Hakkarainen e Mika Niikko in cui si accusano le poste di antisemitismo (iltalehti.fi). In alcuni disegni di Tom of Finland (non quelli scelti per i francobolli), infatti, compaiono uomini con l’uniforme del Terzo Reich: “Odio l’intera filosofia nazista, il razzismo e tutte queste cose, ma comunque ho disegnato delle uniformi naziste perché erano le più sexy” spiegò una volta l’artista. Il paradosso è che l’accusa parte dagli esponenti di un partito di estrema destra che non nasconde il proprio razzismo, la propria islamofobia e ovviamente la propria omofobia (mentre tenta, a volte piuttosto malamente, di mascherare il proprio antisemitismo, forma d’odio socialmente meno sostenibile).

In ogni caso l’ondata di critiche non sembra davvero avere alcuna speranza di fronte alla piena degli apprezzamenti. E non è per forza una bella notizia per le poste finlandesi, perché, date le decine di migliaia di pre-ordini già arrivate con mesi di anticipo da collezionisti e amatori sparsi per tutto il paese, per mezza Europa e per mezza America, potrebbero esserci problemi il giorno dell’emissione ufficiale del francobollo: rimarrà qualche esemplare da essere venduto negli esercizi finlandesi Petri Pohjolainen, product manager delle poste che si occupa di francobolli, assicura di sì (helsinkitimes.fi), ma non tutti ne sono convinti.

Intanto, nell’eccitazione generale, in molti non ci siamo accorti di un piccolo, ma significativo dettaglio: i francobolli di Tom of Finland saranno autoadesivi. Insomma, niente “leccare sul retro“, come pure avevamo titolato (ilgrandecolibri.com). E questo sì è un fatto che merita lo sdegno collettivo. Per fortuna c’è chi si sta impegnando per porre rimedio a quello che definiscono un “problema fondamentale“: è stata lanciata una divertente raccolta firme online che, sempre su adressit.com, fa il verso alla precedente. “Vogliamo che la Finlandia sia rappresentata nelle spedizioni interne e internazionali da temi omoerotici” spiegano i firmatari, ma soprattutto vogliono passare la lingua dietro ai disegni di Tom of Finland. Per rispetto della tradizione. Filatelica, ovviamente.

 

Pier
Copyright©2014ilgrandecolibri.com

2 Comments

  • aldone ha detto:

    il discorso è se la posta ricopre un incarico istituzionale non può fare certe cose

    • Michele Benini ha detto:

      e perché? Michelangelo o Caravaggio non dipingevano forse uomini nudi e sono giustamente celebrati sui francobolli italiani? il discorso semmai può essere su cosa è arte e cosa no: io non sono un esperto, ma credo sia arte anche Tom of Finland…

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