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Le notizie di questa settimana:
India – Cinema, censurata una storia lesbica
Cuba – Sanità, discriminate lesbiche e bisex
USA – Richiedenti asilo angolane si sposeranno?
Australia – Le lesbiche guadagnano di più
UK – Faidaté in crisi: panico tra le lesbiche?

India – Cinema, censurata una storia lesbica. “Unfreedom”, film che racconta l’amore lesbico e il terrorismo islamista, è stato vietato perché “accenderebbe passioni innaturali” e odi interreligiosi.

Il film è la storia di una ragazza che si oppone a un matrimonio combinato per unirsi con la sua ragazza lesbica. Le scene di nudo e di sesso tra le protagoniste femminili hanno infastidito il comitato di censura. Inoltre, una storia parallela ruota intorno a un musulmano liberale rapito da un terrorista. Il regista [Raj Amit Kumar] ha detto: “Le due storie sono giustapposte e il film sfida l’idea del fondamentalismo religioso e pone domande sulla sua connessione con l’omosessualità“. [mumbaimirror.com]

Il trailer del film

ha approfittato di questa situazione, proclamando a grandi lettere in grassetto che il film è stato “vietato in India” e che si tratta del film che “non vogliono farvi vedere“. Presumibilmente è un tentativo di raccogliere lo stesso tipo di attenzione che “India’s daughter” (La figlia dell’India), il recente documentario della BBC sullo stupro di gruppo di Delhi, ha ricevuto dopo che il governo ha vietato il film. [huffingtonpost.in]

Cuba – Sanità, discriminate lesbiche e bisex. Alcuni studi denunciano le carenze del sistema sanitario cubano nelle informazioni e nei trattamenti per le donne che fanno sesso con altre donne.

Le esigenze sessuali e riproduttive specifiche delle lesbiche e delle bisessuali sono ignorate e queste donne sono invisibili nelle campagne per la prevenzione e la cura rivolte alle donne. Molte di loro non sono consapevoli del rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (MST) e rimandano le visite ginecologiche per evitare domande sulla loro vita amorosa. “Il personale sanitario è parte della società e la società respinge le lesbiche” spiega il medico José Martínez. [ipsnews.net]

USA – Richiedenti asilo angolane si sposeranno? Una coppia lesbica è fuggita dalle persecuzioni in Angola e sogna l’asilo politico e il matrimonio negli Stati Uniti: una raccolta fondi cerca di aiutarle.

Immagina di perdere il tuo paese, la tua casa, la tua famiglia, i tuoi amici, la tua comunità e che, dopo essere scappata per aver salva la vita, arrivi in una terra straniera senza un soldo e senza possedere niente. Mari e Cara stanno cercando asilo da una persecuzione terrificante e sono in esilio da un paese che criminalizza e vieta l’amore tra persone dello stesso sesso: ora hanno in mente un matrimonio coraggioso e storico in municipio a San Francisco e prevedono di farlo ad aprile. [indiegogo.com]

Australia – Le lesbiche guadagnano di più. Una ricerca australiana ha calcolato che le donne lesbiche guadagnano in media un terzo in più rispetto alle eterosessuali, ma lavorano anche di più.

Le lesbiche guadagnano il 33% in più rispetto alle donne eterosessuali. Tuttavia le entrate più alte si spiegano con il fatto che lavorano circa il 20% di ore in più, dice Mark Wooden dell’Università di Melbourne. “Una spiegazione del perché le lesbiche guadagnino di più e lavorino più ore è forse il fatto che questo gruppo ha meno probabilità di avere figli rispetto alle donne eterosessuali”. Al contrario, si è scoperto che gli uomini gay guadagnano circa il 20% in meno rispetto agli uomini eterosessuali. [dailymail.co.uk]

UK – Faidaté in crisi: panico tra le lesbiche? La catena di prodotti per il bricolage B&Q ha annunciato la chiusura di 60 negozi nel Regno Unito e in Irlanda: è un duro colpo per le lesbiche?

Molte storie d’amore saffiche si sono sviluppate dentro B&Q. Non c’è niente di più chiaro che il fatto che la donna in camicia a quadri che guarda le livelle una domenica mattina non ha un uomo a casa e non ne vuole avere uno. Ikea non è un posto altrettanto affidabile per l’individuazione delle lesbiche perché è un negozio scandinavo e in quella zona del mondo almeno la metà di tutte le donne sembra appartenere alla nostra tribù. Che ne sarà di noi adesso? [theguardian.com]

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