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L’ottima notizia

In Nevada un’ampia maggioranza di elettrici ed elettori (61,2%) ha votato a favore di un emendamento alla costituzione dello stato: questo testo, nonostante la sentenza della Corte suprema valida per tutti gli Stati Uniti del 2015, prevedeva ancora un divieto di riconoscere le nozze tra persone dello stesso sesso. Ora non solo questo divieto è stato cancellato, ma è stato sostituito da una definizione di matrimonio come “tra coppie, indipendentemente dal genere, anche se le organizzazioni religiose e i ministri di culto avranno il diritto di rifiutarsi di celebrare un matrimonio“. Almeno in Nevada sarà più difficile per la Corte suprema, ora a nettissima maggioranza conservatrice, cancellare il diritto di sposarsi per tutte le persone.

La buona notizia

La rappresentanza delle minoranze sessuali in politica si allarga e si diversifica. A livello federale, si segnala che New York ha eletto con ampie maggioranze alla Camera dei rappresentanti i primi due neri dichiaratamente gay, Ritchie Torres e Mondaire Jones. Le elezioni statali, invece, segnano importanti prime volte per le donne trans: il Delaware ha eletto la prima senatrice trans della storia degli Stati Uniti, Sarah McBride; in Vermont Taylor Small sarà la prima rappresentante trans nella Camera dei rappresentanti dello stato; e infine Stephanie Byers segna un doppio record: è al tempo stesso la prima donna trans e la prima donna nativa americana a entrare nella Camera del Kansas.

La brutta notizia

Al momento in cui scriviamo, non c’è ancora nessun certezza su chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti e su chi controllerà i due rami del Congresso. L’unica certezza è che tanto Donald Trump nelle elezioni presidenziali quanto il Republican Party (Partito repubblicano) in quelle parlamentari sono andati molto meglio del previsto. E questo anche grazie all’elettorato LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali), che, nonostante quattro anni con un governo decisamente ostile nei confronti dei loro diritti, ha decisamente aumentato i consensi per Trump: se nel 2016 il 76% delle minoranze sessuali aveva votato Hillary Clinton e solo il 17% il candidato repubblicano, oggi il 61% ha scelto Biden e ben il 28% Trump.

La pessima notizia

Comunque andranno le cose, sarà molto difficile fare passi avanti per i diritti delle minoranze e anzi la battaglia sarà per evitare passi indietro troppo marcati. E qui le elezioni c’entrano poco. Il problema enorme è rappresentato infatti dalla Corte suprema, ampiamente controllata, con 6 giudici su 9, dai conservatori. Proprio mentre gli USA erano tutti presi dalle elezioni, la Corte ha iniziato a esaminare un caso molto controverso: Filadelfia ha il diritto di negare i finanziamenti a un’agenzia per le adozioni cattolica che discrimina le coppie dello stesso sesso o questa scelta lede i diritti religiosi? Molto probabilmente i giudici daranno ragione all’agenzia e si teme, con ottime ragioni, che anche i diritti delle persone trans e i matrimoni gay sono in pericolo.

Pier Cesare Notaro
©2020 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

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