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Come porre rimedio alla crisi delle nascite in atto in Russia? Per le persone che hanno partecipato alla conferenza “Aspetti legali per il supporto alle famiglie e ai valori tradizionali nella Federazione Russa”, organizzato da Edinaja Rossija (Russia Unita), il partito del presidente Vladimir Putin che è di gran lunga la prima forza politica del paese, i colpevoli di questo declino sarebbero alcuni “valori occidentali”, come la bisessualità e il poliamore: “Senza un divieto a questo tipo di propaganda – hanno notato alcuni deputati e senatori presenti all’incontro – è impossibile alzare il tasso di natalità nel paese”.

Pavel Pozhigailo, già viceministro per la cultura, ha una soluzione più mistica per il calo delle nascite: “Avete notato da quando in Cecenia hanno cominciato a dare vita a famiglie con otto o dieci figli? Da quando sono diventati tutti musulmani”. E ha raccontato con orgoglio di come sua moglie, una ex modella, quando “l’ho portata via da Parigi, ha iniziato ad andare in chiesa e vive serenamente” con i loro otto figli. “Noi cristiani ortodossi con molti figli siamo visti spesso come oscurantisti” ha aggiunto, dicendo di essere disposto a lasciare la sua famiglia per un po’, “ma solo per una buona ragione: fare campagna per i valori tradizionali”.

Vietare il poliamore

Il deputato Vladimir Krupennikov ha chiesto che venga proibita anche la “propaganda dell’aborto” e ulteriormente ristretta la possibilità di “propaganda LGBT”, in modo che “poliamore e bisessualità rientrino nel divieto”. Inoltre ha evidenziato come i “valori occidentali”, ai quali la Russia sarebbe vulnerabile, starebbero “corrompendo la gioventù russa”. Ha aumentato la lista di nemici il responsabile della Commissione per la famiglia della Chiesa ortodossa russa, padre Fyodor Lukyanov, che ha aggiunto alla lista: ateismo, liberalismo, femminismo, fecondazione in vitro, persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali) ed eutanasia.

Va detto che la Russia di Putin non è il paradiso delle donne e soprattutto delle persone LGBTQIA che questi relatori cercano di far passare. La politica e la Chiesa proteggono e sostengono i gruppi omofobi e nazionalisti nelle loro azioni spesso violente e dal 2013 è in vigore l’infausta legge “contro la propaganda LGBT” che, nei fatti, vieta qualsiasi possibilità di emersione e di discussione di questo tipo di tematica che non sia in linea con i “valori tradizionali”.

russia polizia guardia onoreMedaglie alle madri

Lyudmila Stebenkova, deputata del parlamento della città di Mosca, nota per le posizioni oltranziste sui diritti civili e per proporre la fedeltà coniugale e l’astinenza sessuale come soluzione per l’HIV, ha moderato il dibattito, che ha avuto un solo intervento fuori dal coro: quello di Sergey Galiev, esperto di previsioni demografiche all’Istituto russo per gli studi strategici. Lo studioso ha detto ai politici presenti che i programmi in corso per il sostegno alla maternità non hanno funzionato e che la “media per donna” è ferma a 1,5 figli.

La soluzione potrebbe essere quella che porta ad esempio e che è già stata istituita in Israele e (che onta!) dalla “libertina” Francia: riconoscere un indennizzo di maternità, cioè continuare a pagare per un certo numero di mesi l’equivalente del salario alle madri che hanno figli, in modo che “possano scegliere di diventare madri o lavorare”. Possibilità che, secondo Galiev, le donne russe non hanno.

Ma questa proposta contrasta con la soluzione avanzata da Pozhigailo: alla domanda di alcuni giornalisti se ci fossero soldi nel budget federale per un sostegno alla maternità, ha affermato che “per il momento non si dovrebbe parlare di soldi”, ma di un supporto simbolico, come “una medaglia da dare alle madri come simbolo del loro eroismo”. “Dovrebbe esserci abbastanza metallo per questo in Russia” ha concluso. Evidentemente, i divieti sono più economici.

Alessandro Garzi
©2021 Il Grande Colibrì
immagini: Il Grande Colibrì / elaborazione da MaxPixel (CC0)

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