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“Difendere gli altri potrebbe significare realizzare i propri obiettivi salvando vite e promuovendo i diritti umani, ma ultimamente è diventata un’attività pericolosa e rischiosa, per cui si viene stigmatizzati e discriminati” ha dichiarato il mese scorso a a NoStringsNG Kayode Gomez, un attivista eterosessuale che difende i diritti delle persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali e asessuali) in Nigeria. Le difficoltà che racconta purtroppo sono comuni a molti altri paesi, come dimostrano tre brutali omicidi che hanno colpito in pochi giorni attivisti per le minoranze sessuali in aree molto diverse del pianeta.

Nella notte del 31 agosto la polizia giamaicana ha ritrovato il cadavere di Dexter Pottinger, steso nella sua camera da letto con moltissime ferite e “sangue dappertutto” [Jamaica Gleaner]. Dexter, stilista dichiaratamente gay e attivista per i diritti, era stato anche il testimonial della Pride Week organizzata nel 2016 dal Jamaica Forum of Lesbians, All-Sexuals and Gays (J-FLAG). In quell’occasione aveva dichiarato: “Spero che la mia partecipazione mostri ai membri di J-FLAG che non c’è problema a dichiararsi in un clima privo di violenza. Ora tocca a voi diventare parte del cambiamento, e non solo per una settimana, ma continuamente come parti della comunità”.

Il 5 settembre, invece, è stato scoperto il cadavere di Sanath Kumara, 34 anni, nel parcheggio dell’ospedale di Dumballa, in Sri Lanka. La donna, attivista per i diritti delle persone transgender e per la lotta all’HIV, è stata uccisa con un colpo di mazza in testa. Solo dopo la sua morte si è scoperto che anche Sanath stessa era trans, anche se non lo aveva mai rivelato. Terry Harendrangan, attore transessuale, ha spiegato: “Bisogna capire quanto è difficile vivere nella società srilankese quando si è una persona dichiaratamente trans” [BBC].

Infine il 9 settembre qualcuno ha ammazzato con un colpo di pistola Anthony Torres, 44 anni, in una strada di Tenderloin, il quartiere più violento di San Francisco, in California [SF Gate]. L’attivista e artista gay era famoso soprattutto perché impersonava Bubbles, un personaggio di genere non conforme, ma era molto apprezzato anche come disk jockey, attività che svolgeva anche per le manifestazioni e gli eventi della comunità LGBTQIA della città.

Pier Cesare Notaro
©2017 Il Grande Colibrì
immagine: Il Grande Colibrì

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