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50 morti e altrettanti feriti: è questo il bilancio degli attentati terroristici che il suprematista bianco Brenton Harrison Tarrant ha commesso contro due moschee della città neozelandese di Christchurch durante la preghiera di venerdì 15 marzo. Il terrorista di estrema destra ha scritto sulle armi i nomi di alcune personalità storiche che lo hanno ispirato, oltre a quelli di due attentatori contemporanei: Josué Estébanez, che nel 2007 uccise un ragazzo antifascista di 16 anni a Madrid, e Luca Traini, il candidato leghista che nel 2018 tentò una strage di africani a Macerata.

Solidarietà arcobaleno

La Nuova Zelanda ha reagito alla più grande strage della sua storia recente con grande solidarietà, da parte sia della società che della classe politica. Anche la comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali) si è stretta accanto ai suoi concittadini di religione islamica. Gli organizzatori della Wellington International Pride Parade hanno rimandato a data da destinarsi il corteo del Pride della capitale, previsto inizialmente per il giorno successivo all’attentato.

E solidarietà è arrivata anche dall’International Lesbian and Gay Association (Associazione lesbica e gay internazionale; ILGA), che proprio ieri ha inaugurato la propria conferenza mondiale annuale a Wellington. L’organizzazione ha scritto su Twitter: “Shock e tristezza per le notizie sui fatti di Christchurch, tutta la nostra solidarietà va alla comunità musulmana in Nuova Zelanda e altrove: loro sono noi“. Inoltre, alcuni delegati hanno partecipato alle manifestazioni per commemorare i morti e per condannare terrorismo, razzismo e islamofobia.

Milo Yiannopoulos

Se la presa di posizione della maggioranza del movimento LGBTQIA è stata forte e chiara, bisogna anche sottolineare che alcune personalità gay sono in prima linea nel fomentare l’odio e la paura che alimentano il suprematismo bianco. La storia si ricorderà in particolare dell’ormai defunto Arthur Finkelstein, il geniale consulente che ha portato al potere partiti di estrema destra omofobi, razzisti e antisemiti in mezzo mondo e che ideato alcune delle teorie cospirazioniste più amate da suprematisti e razzisti in America e in Europa, a partire dal ruolo demoniaco di George Soros, ma ci sono altri personaggi inquietanti.

In queste ore ha fatto parlare di sé soprattutto il polemista statunitense Milo Yiannopoulos, gay dichiarato, ma fortemente ostile al femminismo e fiero islamofobo. Yiannopoulos ha “giustificato” l’attentato in Nuova Zelanda così: “Attacchi di questo genere avvengono perché l’establishment asseconda e coccola la sinistra estremista e culture religiose barbariche ed estranee“.

Per fortuna da tempo si reagisce nei confronti di Milo Yiannopoulos: il governo australiano, dopo queste ultime vergognose parole, gli ha cancellato il visto, che gli era stato concesso appena una settimana prima, perché “fomenta l’odio e la divisione“, come ha spiegato il ministro per l’immigrazione David Coleman. E la comunità LGBTQIA statunitense ha più volte condannato i deliri razzisti e islamofobi di questo personaggio, isolandolo.

suprematismo bianco

Renaud Camus

Meno attenzione a personaggi simili si registra in Europa. Tarrant ha compiuto la sua strage perché ossessionato dalla tesi complottista della “grande sostituzione”, elaborata dallo storico attivista gay francese Renaud Camus: secondo questa teoria, molto amata dall’estrema destra francese, l’élite politica e culturale europea, attraverso l’immigrazione, starebbe cercando di rimpiazzare la popolazione bianca europea con popolazioni provenienti da altri continenti per imporre una nuova civiltà e arrivare al “genocidio bianco”.

L’idea è stata rilanciata in Italia dai movimenti di estrema destra e dalla stampa conservatrice: Il Giornale, in particolare con gli editoriali di Magdi Cristiano Allam, ha più volte proposto ai suoi lettori la tesi secondo cui “stiamo subendo la sostituzione etnica della popolazione italiana. È una realtà oggettiva, frutto di una strategia deliberata, pianificata e finanziata“. Ma la teoria della “sostituzione etnica”, condivisa dal senatore del MoVimento 5 Stelle Elio Lannutti, è stata diffusa in Italia soprattutto dal leader della Lega Matteo Salvini. Probabilmente è uno dei motivi per cui il terrorista Traini si è candidato sotto il suo nome.

Angelo Pezzana

A Salvini piace molto anche la teoria complottista di “Eurabia”, ideata dall’israeliana Bat Ye’or e che aveva ispirato un’altra grande strage fascista, quella in cui Anders Behring Breivik ha ammazzato 69 adolescenti di sinistra e ne ha feriti altri 110 sull’isola di Utøya, in Norvegia. Secondo questa tesi, molto vicina a quella della “grande sostituzione”, l’Unione Europea starebbe cercando, sempre attraverso l’immigrazione, di trasformare il Vecchio continente in una colonia islamica.

Questa teoria complottista è stata diffusa in Italia soprattutto da Oriana Fallaci ed è molto amata dall’estrema destra e dalla stampa conservatrice. Anche qui, tra i suoi fautori più importanti c’è uno storico attivista gay: Angelo Pezzana. Il sito da lui fondato, “Informazione corretta”, ritiene che le tesi di Bat Ye’or siano “fondamentali per capire quello che sta accadendo in Europa oggi” e sostiene per esempio che Soros “vorrebbe, esattamente come l’islam, creare un enorme califfato tra Medio Oriente, senza israeliani, e Europa, ripulita dagli europei“. Secondo Google, il termine “Eurabia” appare in 6.160 pagine del sito.

Ma, mentre la comunità LGBTQIA statunitense ha preso le distanze da Milo Yiannopoulos e rifiuta di farsi rappresentare da un propagandista d’odio, in Italia una buona parte del movimento arcobaleno continua a stimare Angelo Pezzana e a considerarlo un’intellettuale di riferimento. Dimostrando un’immaturità politica e culturale inquietante.

Pier Cesare Notaro
©2019 Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì

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