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Non ho niente contro gli omosessuali o contro le donne e non sono xenofobo, ma voglio che casa mia sia in ordine. Per me la definizione di famiglia è una sola, quella della Bibbia. Se vuoi essere coinvolto in una relazione omosessuale, fai pure, ma non possiamo permettere al governo di portare questa cosa in classe e di insegnarla ai bambini di 5 anni“. Lo ha spiegato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro in un’intervista a Fox News. No, il politico fondamentalista cristiano non vuole essere definito omofobo, anche se ha dichiarato che preferirebbe un figlio morto a un figlio gay. Ma questo è successo anni fa, è vero, e le persone possono cambiare.

https://youtu.be/6VSEp5tf7lg?t=275

Peccato che Bolsonaro non sia cambiato affatto: non ha nulla contro le persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali), dice, ma subito dopo cita la Bibbia come se fosse la costituzione e richiama il complottismo anti-gender, quello che pretende che la fantomatica lobby gay vorrebbe “omosessualizzare” i bambini facendo propaganda a favore delle relazioni gay e lesbiche nelle scuole. Idea folle, ma che il presidente brasiliano non si è limitato a rilanciare solo nell’intervista in TV.

Uniti contro il gender

Dopo un incontro privato con il presidente statunitense Donald Trump, Bolsonaro ha dichiarato in conferenza stampa: “Posso dire che il Brasile e gli Stati Uniti lottano fianco a fianco per garantire le libertà, per rispettare gli stili di vita della famiglia tradizionale e per rispettare Dio, il nostro creatore, contro l’ideologia del gender, contro gli atteggiamenti politicamente corretti e contro le fake news“. E intanto Trump, tutto soddisfatto, assentiva accanto a lui.

https://youtu.be/J8DAn1KcWxI?t=705

Insomma, si prospetta una santa alleanza contro minoranze sessuali, donne e laicità tra due presidenti americani simili in molti aspetti: entrambi rifiutano la definizione di omofobi o transfobi, pur portando avanti politiche contro le persone LGBTQIA; entrambi strillano contro le fake news, dopo aver inondato il mondo di bufale e bugie; entrambi si prendono molto sul serio, pur sprofondando nel ridicolo (solo per fare un esempio, il mondo intero ha riso imbarazzato quando Bolsonaro ha postato una breve scena di pissing durante il Carnevale, per poi chiedere cosa sia una “golden shower”: glielo avrà spiegato Trump, che dicono esperto?).

Politica imbarbarita

La ridicolaggine dei due personaggi, però, non deve trarre in inganno: ancor più che ridicoli, Bolsonaro e Trump sono pericolosi. Non solo portano avanti politiche fondate su odio e ignoranza, come la crociata del presidente statunitense contro le persone trans nell’esercito. Ma fanno anche regredire l’ambiente politico che li circonda, come si nota anche in Italia con la salvinizzazione del MoVimento 5 Stelle.

Per restare ai fatti degli ultimi giorni negli Stati Uniti, i repubblicani hanno disertato completamente il Congressional LGBT Equality Caucus, un gruppo di lavoro parlamentare per l’uguaglianza delle minoranze sessuali, mentre Gregory T. Angelo, ex presidente dell’associazione dei gay di destra Log Cabin Republicans, si è scagliato contro una proposta di legge anti-discriminazione, in nome della libertà di religione e del pluralismo (sic!).

L’effetto di degradamento della politica è, per certi aspetti, anche più inquietante delle politiche stesse portate avanti dai due presidenti (e da altri politici come loro in tutto il mondo), perché significa che, anche dopo Trump, Bolsonaro e i loro emuli, il mondo non migliorerà come per magia. Una volta liberata la bestia dell’odio omofobo e razzista, non basterà la fine di Trump, di Orbán, di Salvini, di Modi e di Bolsonaro per riportarla nella gabbia. Anche sperando che tutti questi governi autoritari e intolleranti cadano presto, ci aspettano lunghi anni per ricostruire alcuni passi di civiltà che fino a pochi anni fa ci si poteva illudere che fossero definitivi.

Pier Cesare Notaro
©2019 Il Grande Colibrì
foto: elaborazione da studiopromomobile (CCo), Otavio_Souza (CC0) e Paulo Guereta (CC BY 2.0)

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