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Le notizie di questa settimana:
Cartoni – Amore lesbico in una serie per piccoli.
Cinema – Ora basta con le lesbiche predatrici!
Nigeria – Il lesbismo è possessione demoniaca
Arabia Saudita – Amori e timori di una lesbica
Sesso – Perché falliscono le app per lesbiche?

Cartoni – Amore lesbico in una serie per piccoli. Nella serie a cartoni animati “Steven Universe” i personaggi di Ruby e Sapphire formano una coppia lesbica: la TV per bambini si apre alle tematiche LGBT.

Il co-produttore esecutivo di “Steven Universe”, Ian Jones-Quaterly, ha confermato che Ruby e Sapphire sono in una relazione romantica. Rispondendo ad un fan che chiedeva se fossero lesbiche, ha risposto: “Secondo gli standard e la terminologia umana, potrebbe essere una buona definizione!“. “Steven Universe” è trasmesso da Cartoon Network dal 2013 e ha ricevuto le lodi della critica per come rappresenta le donne, il genere e le identità sessuali. E’ il primo show in assoluto della rete televisiva creato solo da una donna, Rebecca Sugar, ed è considerato come l’inizio della rappresentazione delle persone LGBT sulla TV per bambini. Lo scorso dicembre lo show di Cartoon Network “Clarence” ha mostrato che uno dei protagonisti, Jeff, ha due mamme, doppiate da Tig Notaro e Lea DeLaria. [Gay Star News]

 

Cinema – Ora basta con le lesbiche predatrici! Anche “Carol”, il film di Todd Haynes con Cate Blanchett e Rooney Mara, ripropone lo stereotipo della lesbica che seduce una ragazza etero più giovane.

La “donna queer che converte ragazze etero più giovani” appare spesso nella letteratura e anche in alcuni film lesbici famosi. Sembra che il cinema pensi che le relazioni lesbiche partano dalla conversazione di una ragazza etero. C’è molta differenza di età, ma soprattutto il racconto della conversione lesbica è presentata in tutta la sua problematica gloria, sollevando questioni sull’identità sessuale e sulla coercizione: non solo si usa lo sgradevole stereotipo della lesbica predatrice, ma inoltre si tratta l’identità sessuale come se fosse una questione di gusti alimentari (“Toh, assaggia gli asparagi: se ne mangi abbastanza, magari ti piaceranno“). Questo cliché sparirà – si spera – quando sarà più facile parlare della propria identità queer e quando inizieremo a riconoscere che le donne lesbiche hanno storie d’amore noiose e banali come tutte le altre persone. [The Guardian]

Nigeria – Il lesbismo è possessione demoniaca. Mentre la polizia afferma di aver smantellato una “setta lesbica”, in Nigeria fa discutere la storia di una presunta ex-lesbica che sostiene di essere stata posseduta.

Blessing Okoma ha raccontato che lo spirito del marito defunto l’ha ceduta ad una spiritista, che si è impossessata di lei, trasformandola in una lesbica e facendola sentire e comportare come un uomo. Per quattro anni Okoma ha praticato la sua caccia sessuale seducendo magicamente ragazzine e giovani donne nelle scuole secondarie e nelle università. Intanto ha persino cacciato di casa i suoi cinque figli, costringendoli a servire altre famiglie invece che andare a scuola. Per sua fortuna, Okoma ha incontrato il profeta TB Joshua, che ha liberato Okoma dalla sua possessione lesbica. Tutto molto credibile, vero? La storia di Blessing Okoma sembra uscita dalla penna di uno sceneggiatore di Nollywood, l’industria cinematografica nigeriana che è solita dipingere il lesbismo come una pratica sessuale legata all’occultismo, alle sette, alla magia nera. [Il Grande Colibrì]

Arabia Saudita – Amori e timori di una lesbica. La testimonianza di A.J., una ragazza lesbica nata e cresciuta in Arabia Saudita, che ha ottenuto asilo politico negli Stati Uniti per il suo orientamento sessuale.

Se la A.J. di 24 anni potesse andare indietro nel tempo e dicesse alla se stessa di 17 anni che un giorno avrebbe smesso di indossare l’hijab, che avrebbe guidato una macchina e che avrebbe avuto una fidanzata, la se stessa più giovane non le avrebbe mai creduto. “Mi innamoravo sempre di donne” dice. Non è un fatto molto insolito in Arabia Saudita: “E’ una cosa divertente: in Arabia Saudita è assolutamente normale che le donne si innamorino di altre donne – spiega – Ma c’è un limite da non valicare: la cosa non deve diventare sessuale“. A.J. non poteva parlare con nessuno di quello che provava, quindi ha cercato su internet. Ogni tipo di relazione romantica era complicata e potenzialmente pericolosa. “Per conoscere il nome della mia prima ragazza, che ho conosciuto online,  ci ho messo un anno e mezzo o due“. [PRI]

Sesso – Perché falliscono le app per lesbiche? Mentre tra gli uomini gay spopolano app di incontro come Grindr, i programmi simili destinati alle lesbiche generano poco successo e poca soddisfazione: perché?

Adele, una donna queer, ipotizza che la cultura gay maschile agisca in modo differente a causa delle diverse aspettative sociali sulla sessualità maschile (pensiamo, per esempio, allo stereotipo per cui gli uomini sarebbero per natura più sessuali e “promiscui” delle donne), che potrebbero rendere socialmente più accettabile per gli uomini usare app come Grindr per incontrare sconosciuti. Nella comunità lesbica, invece, “le donne sono più che incoraggiate all’intimità e a cercare una relazione“. Anche la cultura di colpevolizzazione e controllo della sessualità femminile spiega “perché alcune donne queer siano più esitanti ad incontrare una sconosciuta per un rapporto sessuale“. Ma la ragione principale per cui stiamo ancora aspettando una versione lesbica di Tinder consiste semplicemente nel fatto che gli sviluppatori di app per incontri sono quasi tutti etero, uomini e bianchi. [Mic]

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