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La Chiesa luterana norvegese ha approvato il matrimonio religioso per le coppie dello stesso sesso, con 88 voti a favore e 27 contrari. La nuova liturgia è entrata in vigore mercoledì 1 febbraio. Una bella conquista per tutti i cittadini di confessione luterana, ma anche per tutti gli altri e per tutti coloro che aspirano ad un paese migliore, che accetta l’amore in tutte le sue forme e credenze.

Da vent’anni la Chiesa luterana si dibatteva sulla questione e il rifiuto nel Sinodo del 2014 sembrava togliere le speranze almeno per un po’ [Il Grande Colibrì]. Ma nell’aprile 2016 l’annuale conferenza ecclesiastica aveva deciso di approvare i matrimoni omosessuali, però i membri non erano arrivati a un accordo su come modificare il testo liturgico. Il vicario Frode Wigum aveva commentato: “Per la Chiesa è stata una sfida arrivare a questo punto. Il processo è andato avanti con molti passi avanti e passi indietro, con momenti emotivamente forti” [Euronews].

Adesso la nuova liturgia prevede un testo neutro, dove le parole “sposo” e “sposa” sono state eliminate. I pastori, comunque, potranno esercitare l’obiezione di coscienza [The Local].

Le parole di Gard Sandaker-Nielsen, gay dichiarato e capo dell’Åpen Kirkegruppe (Chiesa pubblica aperta), ala liberale della chiesa luterana, sono piene di speranza: “Spero che tutte le chiese del mondo possano essere ispirate da questa nuova liturgia”; e poi: “È il giorno in cui una preghiera e un sogno si sono avverati”.

Altrettanto meraviglioso il discorso di Kristin Gunleiksrud Raaum, il capo del consiglio ecclesiastico: “Con questa approvazione, la Chiesa invia un messaggio: le persone omosessuali valgono come tutti gli altri e il loro amore è vero e forte, proprio come quello che abbiamo provato tutti noi sposando una persona del sesso opposto” [The Nordic Page].

È un bel passo avanti per la Chiesa luterana, la principale confessione dello stato scandinavo (l’adesione si aggira intorno al 73% della popolazione), che si allinea alle chiese protestanti danesi, francesi e svedesi che già prevedono il matrimonio religioso. Ma la Norvegia già negli anni ’90 riuscì a distinguersi. Precisamente nel 1993, perché fu il secondo paese al mondo, dopo la Danimarca, a consentire la registrazione delle coppie formate da persone dello stesso sesso, mentre ha permesso il matrimonio civile omosessuale nel 2009.

 

Ginevra
©2017 Il Grande Colibrì

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