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José Manuel Vivanco, direttore per le Americhe dell’organizzazione non governativa Human Rights Watch, ha lanciato un appello ai legislatori guatemaltechi affinché respingano la proposta di “Legge per la protezione della vita e della famiglia” che dovrebbe essere approvata a breve in via definitiva dal locale Congresso.

Crimine di aborto spontaneo?

Una delle parti più controverse della proposta è una maggiore criminalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza (già molto limitata in Guatemala al momento, dato che è possibile soltanto se viene dimostrato che la vita della donna è a rischio): con la riforma, le donne che subiscono un aborto involontario dovrebbero essere almeno interrogate dalla polizia. Inoltre, la legge proibirebbe qualsiasi “promozione, diretta o indiretta, dell’aborto” e potrebbe portare alla chiusura delle associazioni che prestano assistenza o danno informazione in materia alle donne.

Questa proposta – dice Vivanco – è fuori da qualsiasi senso logico, è inumana e potrebbe trasformare tutte le donne che hanno un aborto spontaneo in criminali”.

Promozione dell’omofobia

Un’altra parte della proposta di legge, è stata fatta apertamente contro la comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali).

Per quanto il matrimonio egualitario non esista in Guatemala, la legge prevederebbe in modo esplicito che la definizione di famiglia sia limitata a “padre, madre e figli” e limiterebbe inoltre il matrimonio alle persone che siano uomo e donna “di nascita“, escludendo così le persone trans dall’istituto. La proposta di legge stabilisce anche il diritto alla libertà di coscienza e di espressione, per evitare che si possa essere “forzati ad accettare come normale il comportamento e le pratiche non eterosessuali“.

La libertà di espressione e di coscienza – spiega Vivanco – non è un assegno in bianco per poter discriminare le persone LGBT. Ciò che questa legge chiama ‘protezione della famiglia’ altro non è che una promozione dell’omofobia. Se il Congresso del Guatemala dovesse approvare questa legge, trasmetterebbe il messaggio che le persone LGBT e le donne sono persone di seconda classe“.

Alessandro Garzi
©2018 Il Grande Colibrì
foto: Arian Zwegers (CC BY 2.0)

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