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Le notizie di questa settimana:
India – Un film denuncia gli “stupri correttivi”
India – Spot romantico con una coppia lesbica
Catania – Prima coppia lesbica nel registro
Cinema – Sesso tra donne firmato Orson Welles
Uganda – Attivista lesbica in copertina su Time

India – Un film denuncia gli “stupri correttivi”. Spesso in India gli “stupri correttivi” coinvolgono familiari della vittima e per questo vengono taciuti. Il film “Satyavati” di Deepthi Tadanki rompe il tabù.

Le famiglie usano lo “stupro correttivo” per convertire i propri figli LGBT, racconta la regista del primo film sull’argomento, che sollecita la società ad affrontare la questione. Lo stupro correttivo in India coinvolge spesso le famiglie e per questo è raramente denunciato. Cosa spinge le famiglie a commettere questo crimine? Una società fortemente conservatrice e la convinzione che un’esperienza con il sesso opposto farà cambiare orientamento. Tadanki si è imbattuta in due casi orribili a Bangalore: una lesbica violentata dal cugino e un gay costretto a fare sesso con la propria madre. [trust.org]

India – Spot romantico con una coppia lesbica. Due lesbiche sono le protagoniste di un dolce video che mostra la normalità del loro amore: è lo spot pubblicitario di un marchio di abbigliamento in India.

A chiunque, eterosessuale, si chieda che cosa distingua le persone omosessuali, questo annuncio offre una risposta. A chiunque, gay o lesbica, si chieda come andrà, questo annuncio dice che le cose migliorano e che non bisogna cedere. Ed è bello vedere un annuncio con una coppia lesbica che incorpora altre tematiche: Radha è di pelle scura, alta e tamil, Sita, più bassa e con la pelle chiara, è del nord dell’India. Stanno facendo una dichiarazione politica sottile su chi sono e cosa rappresentano e di come la loro altezza e il colore della loro pelle non abbia alcuna importanza per loro. [dailyo.in]

Catania – Prima coppia lesbica nel registro. E’ stata celebrata al Castello Ursino di Catania la prima iscrizione cittadina al registro delle unioni civili di due lesbiche, tra tanta gioia e qualche mugugno.

Ieri il monumento storico ha ospitato la prima iscrizione nel registro delle unioni civili tra due donne a Catania. I parenti in attesa delle foto di rito commentano l’importanza della cerimonia alla quale hanno assistito. Quasi tutti ne comprendono l’importanza. “Sono tanto felice per loro, le conosco da tanto tempo” si scioglie una donna. “Si aggiungono diritti, non si toglie niente a nessuno“, si infervora un uomo mentre, inevitabilmente, il discorso cade sul dibattito nazionale. “Avrei potuto dirle qualcosa – mormora una parente – Ma cosa? L’amore è così, non c’è testa che tenga“. [meridionews.it]

Cinema – Sesso tra donne firmato Orson Welles. Orson Welles coinvolto nell’editing di una scena porno lesbica degli anni Settanta: la rivelazione nella biografia “Orson Welles’s Last Movie” di Josh Karp.

Welles – scrive Karp – curò l’editing di una scena hardcore lesbica in una doccia che non potè fare a meno di lavorare con uno stile wellesiano con tagli bassi e altri accorgimenti tipici del suo marchio“. “3 A. M.” fu diretto da Gary Graver. La presenza di Welles nel seguire l’editing era dovuta alla sua impazienza di avere Graver sul set del proprio film, il progetto che coltivò per sette anni senza riuscire a terminarlo. Purtroppo Welles non aveva soldi a sufficienza per pagare la compagnia e per compensare il volontariato di Graver, che aveva una famiglia da mantenere, firmò film erotici. [vulture.com]

Uganda – Attivista lesbica in copertina su Time. Siamo qui e qui resteremo“, titola l’edizione europea della rivista Time con l’attivista lesbica ugandese Kasha Jacqueline Nabagesera in copertina.

Nabagesera, lesbica e cofondatrice della prima pubblicazione LGBT in Uganda, Bombastic, spera di poter diffondere conoscenze sulla situazione delle persone LGBT ugandesi, ma anche di aiutare tutto il mondo a capire che le persone LGBT sono tra i nostri amici, vicini e familiari. “Più che mai – spiega Nabagesera – il mondo non deve trascurare i diritti umani delle persone LGBT, perché noi siamo qui per rimanere e siamo parte integrante dello sviluppo di questo mondo. E tutti abbiamo bisogno di rispetto, protezione dalla violenza e dei nostri diritti umani inalienabili“. [advocate.com]

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