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Non c’è nulla di più intollerabile della realtà. È per questo che il cartoonist malese AlPantuni, che collabora da quasi un anno con Il Grande Colibrì, è al centro di un’immensa polemica: non per il contenuto dei suoi fumetti, ma perché questo contenuto rispecchia fedelmente la realtà. E infatti i suoi racconti di una società omofoba, violenta e ipocrita sono confermati innanzitutto dai commenti omofobi, violenti e ipocriti che li attaccano. Le sue storie sgradevoli, volgari ed eccessive sono la fotografia fedele di una realtà sgradevole e volgare fino all’eccesso. E di un’intolleranza che tollera sé stessa, ma non di vedersi allo specchio.

E così la verità dei suoi fumetti ha gettato questo disegnatore nell’occhio del ciclone. La prima serie delle sue storie è stata censurata già da tempo e oggi la potete rileggere solo sul nostro sito. La seconda serie (che stiamo pubblicando da qualche settimana) ha spinto l’Indonesia ha chiedere ufficialmente a Instagram, attraverso il ministero dell’informazione e delle comunicazioni,  di chiudere il profilo di AlPantuni: è volgare, blasfemo e pornografico, osa rappresentare la realtà!

censura instagram

Censura anti-gay

Per fermare il cartoonist, il ministro Rudiantara è pronto a tutto, persino a oscurare completamente Instagram nel paese, nonostante ben 62 milioni di indonesiani siano iscritti a questo social network: “Se Instagram fa il disobbediente, che dobbiamo fare? Noi siamo trasparenti, ma loro vogliono essere chiusi?“. Il tono paternalistico della minaccia non deve sorprendere: Rudiantara sa che Facebook, proprietario di Instagram, si piega facilmente alle richieste censorie del governo indonesiano, come ha già dimostrato a fine 2017 accettando la censura all’interno di un altro social di sua proprietà, WhatsApp.

D’altra parte anche Google ha accettato, esattamente un anno fa, di cancellare dal Play Store indonesiano l’app di incontri gay Blued e decine di altre applicazioni destinate alla comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali). La censura ha anche colpito altri programmi e siti, come Tumblr, oscurato perché ospitava materiale giudicato pornografico (recentemente la piattaforma ha comunque deciso di autocensurarsi nel mondo intero).

Voti e profitti

Con l’avvicinarsi delle elezioni, le forze politiche indonesiane stanno facendo a gara a chi si dimostra più omofobo, mettendo in campo persino esorcisti e psicologi per “curare” le minoranze sessuali: è in questo quadro che si colloca anche questa caccia alle streghe contro AlPantuni. Intanto l’opinione pubblica internazionale è distratta, i governi si voltano dall’altra parte e i giganti della Silicon Valley, come Facebook e Google, sponsorizzano i Pride in alcuni paesi (Italia compresa), mentre in altri contribuiscono alla censura anti-LGBTQIA. Ognuno pensa a massimizzare voti e profitti, e pazienza per i diritti.

Pier Cesare Notaro
©2019 Il Grande Colibrì
foto: elaborazione da AlPantuni – Il Grande Colibrì

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