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Con il voto favorevole di 42 deputati su un totale di 81, il Montenegro ha ufficialmente approvato una legislazione che legalizza e regolarizza le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La storica decisione è stata presa nella serata dello scorso mercoledì 1 luglio e ha fatto guadagnare un importante record a livello internazionale: con questa sua scelta, infatti, il Montenegro diventa ufficialmente il primo paese dell’Europa orientale extra-UE a riconoscere legalmente le coppie omosessuali.

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Politica divisa

Un grande passo nella giusta direzioneha twittato il primo ministro Duško Marković, che non ha mancato di sottolineare come “l’uguaglianza e la parità di diritti siano i pilastri su cui si fonda l’Unione Europea”. Con questa legge il Montenegro è “più vicino a unirsi alle democrazie più avanzate del mondo”, gli ha fatto eco il presidente Milo Đukanović, anch’egli molto soddisfatto per l’esito favorevole della votazione.

Di segno totalmente opposto le reazioni di alcuni deputati montenegrini, che, oltre a esprimere la loro contrarietà attraverso il voto, hanno anche parlato di un “piano satanista globale” per distruggere la famiglia tradizionale. Per quanto durissimi, i loro attacchi non hanno comunque fermato i festeggiamenti di quanti hanno visto in questa legge una nuova, grandissima opportunità.

coppia lesbiche bianche tristiEntusiasmo prudente

Oltre ai politici, a far sentire la propria voce sono stati ovviamente anche gli esponenti delle associazioni in difesa dei diritti della comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex, asessuali) montenegrina. “È davvero straordinarioha affermato ad esempio John Barac, amministratore del gruppo di advocacy LGBT Forum Progres – Questo è davvero un grande giorno, per tutti noi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Bojana Jokić, che in una dichiarazione definisce l’approvazione della legge un evento “di importanza indescrivibile per la comunità LGBT in Montenegro. Un passo avanti enorme per la nostra società e per le persone dello stesso sesso che vivono in coppia”. Date le circostanze, occorrerà però vigilare affinché “la legge sia completamente implementata”. Come sottolineato dalla stessa attivista, nell’agenda di governo manca ancora un piano serio e concreto che affronti lo step più discusso: il diritto all’adozione esteso anche alle coppie omosessuali. Un passaggio sicuramente difficile da far digerire alle frange più conservatrici dell’opposizione, ma forse più facilmente accettabile per il resto della società.

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Dati incoraggianti

Oggi il 55% della popolazione sostiene la nuova legge” spiega Danijel Kalezic, attivista di Queer Montenegro, che non manca di ricordare come solo sette anni fa circa il 70% dei montenegrini considerava l’omosessualità una malattia. Un dato già di per sé molto incoraggiante, a cui va peraltro aggiunta anche la ricerca “Rainbow Map 2020” di ILGA Europe che colloca il Montenegro tra i paesi che più si impegnano a rispettare i diritti delle persone LGBTQIA. Un risultato davvero importante da cui l’Italia potrebbe e dovrebbe prendere esempio, vista la sua misera posizione di fanalino di coda dell’Europa occidentale…

Nicole Zaramella
©2020 Il Grande Colibrì
immagini: Il Grande Colibrì

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