Quando si parla della loro superficialità, le persone si aggrappano al termine “preferenza”, ma nella maggior parte dei casi usano il termine fuori dal contesto: lo usano per giustificare e perpetuare comportamenti nocivi.
“No neri, no checche”
Navigando nelle app di incontro, non è insolito imbattersi in profili che proclamano: “Niente grassi, checche e asiatici: è la mia preferenza, tutto qui“. Per questa ragione Grindr ha cambiato le linee guida della propria community, per “costruire una comunità più gentile“. Con il lancio di Kindr, gli utenti con un profilo discriminatorio vengono sospesi. Alcune persone hanno sostenuto che così Grindr viola la loro libertà di parola, altre hanno detto che non possono più discutere apertamente le loro preferenze.
Che ridere! Grindr ha appena lanciato Kindr, una serie di video che esplora la discriminazione contro il razzismo sessuale! Se non voglio che i vecchi bianchi mi mandino messaggi, si chiama preferenza, non razzismo! [Twitter]
I video di Kindr vogliono dirci che non dobbiamo avere preferenze? O che non dobbiamo usare le sembianze delle dinamiche sessuale e dell’anonimato per discriminare e fare i bulli? [Twitter]
Sono sconvolto: Grindr ha lanciato una serie di video per ricoprire di vergogna le preferenze sessuali delle persone. Non è razzismo non trovare sessualmente attraente una persona [Twitter]
Cos’è una preferenza?
Però una preferenza è semplicemente godersi qualcosa più di qualcos’altro. Alcune persone magari preferiscono il colore rosso al colore blu. Alcune persone preferiscono SpongeBob alle Tartarughe Ninja. Alcune persone preferiscono il gelato al cioccolato al gelato alla vaniglia. Ma preferire il gelato al cioccolato non significa che mai e poi mai ci piacerà una coppetta di gelato alla vaniglia. Preferire Spongebob alle Tartarughe Ninja non significa che spacchiamo la TV se trasmette le Tartarughe Ninja.
Nel nostro caso, preferire un twink muscoloso e caucasico non significa che non ci potrebbe mai piacere un tizio nero e in sovrappeso. Preferire un ragazzo maschile non significa che non ci potrebbe mai piacere un ragazzo effemminato. Insomma, i profili “no grassi, no checche” sono semplicemente discriminatori e inutili. Trattare le persone come se fossero non negoziabili è, in sostanza, la causa dell’intolleranza sistematica.
Capire le “preferenze”
Inoltre le persone dovrebbero chiedersi perché le loro preferenze sono quelle che sono. Perché preferisci i ragazzi bianchi a quelli neri? Perché preferisci i ragazzi più magri a quelli più robusti? Perché preferisci gli uomini gay cisgender agli uomini gay trans?
È fondamentale mettere continuamente in discussione i nostri desideri. Se la tua risposta a una qualsiasi delle domande fatte sopra è “Semplicemente non sono interessato a (uno dei gruppi menzionati)“, lo devi a te stesso di esplorarne i motivi. Magari non sei attratto dai ragazzi neri perché pensi che siano brutti? O sei razzista? Non ti piacciono gli uomini effeminati perché hai interiorizzato un sentimento omofobo? O pensi semplicemente che facciano tutti schifo? Porsi queste domande ti aiuterà a capire se la tua preferenza è davvero solo una preferenza – o se sei solo un superficiale sacco di merda.
Le nostre preferenze hanno un motivo e scoprirlo di solito è utile, perché ci indica se le nostre preferenze sono davvero solo delle preferenze – o se sono scuse pigre per escludere le persone che non corrispondono alle norme convenzionali su ciò che è attraente.
Questa regola vale in entrambe le direzioni. Trovo molti profili in cui uomini bianchi discriminano altri uomini bianchi. “Niente bianchi, solo BBC [big black cocks, grossi cazzi neri; ndt]”: qui qual è il problema Beh, questi utenti non vedono gli uomini neri come uomini neri, ma solo come grandi peni neri. Come prede sessuali. Come opportunità per soddisfare i loro feticismi offensivi. Lo stesso vale per i neri che cercano solo uomini bianchi o asiatici. Questa non è una preferenza: è un feticcio.
Oggi vi sfido tutti: cercate la definizione di “preferenza“. Non è quella che molti credono che sia.
Arkee E. per Into
traduzione di Pier Cesare Notaro
©2018 Into – Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì
Leggi anche:
