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Le ragazze e i ragazzi transgender o di genere non conforme potrebbero essere molti di più di quello che si stimava: una ricerca pubblicata su Pediatrics condotta tra quasi 81mila studenti delle scuole superiori del Minnesota, negli Stati Uniti, ha infatti visto ben il 2,7% delle persone intervistate dichiarare di essere trans, gender queer, gender fluid, insicure della propria identità di genere, o comunque di non identificarsi, completamente o in parte, con il sesso assegnato alla nascita. G. Nicole Rider, che ha condotto lo studio, ha provato a spiegare questi dati sorprendentemente alti (di solito le stime sono inferiori all’1%) così: “Grazie alla crescente visibilità trans negli Stati Uniti, alcuni giovani potrebbero fidarsi di più nel fare coming out e nel parlare della propria esplorazione di genere”.

Purtroppo, però, non ci sono solo buone notizie: lo stesso studio, infatti, ha rilevato come tra adolescenti trans e di genere non conforme ci siano più problemi di salute fisica e mentale, tassi più bassi di controlli sanitari preventivi e visite più frequenti in infermeria rispetto agli adolescenti cisgender. Anche se la ricerca non ha esaminato esplicitamente i motivi di queste differenze, Rider ipotizza che siano legate alle discriminazioni e al bullismo e per questo consiglia al personale medico di fare più attenzione nel fare sentire compresi e a proprio agio i pazienti non cisgender, chiedendogli come vogliono essere identificati e se hanno subito forme di vittimizzazione.

Pier
©2018 Il Grande Colibrì

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